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Cosa occorre conoscere e valutare di un Etf prima di sceglierlo e investirci

Analizzare la composizione dell'Etf fondamentale per comprendere l'esposizione geografica e settoriale del portafoglio.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Cosa occorre conoscere e valutare di un

Gli Etf sono strumenti finanziari che combinano la diversificazione dei fondi comuni con la flessibilità delle azioni. Questi fondi replicano l'andamento di un indice di riferimento e consentono agli investitori di accedere a più asset con un'unica operazione. La loro popolarità è attribuibile a diversi fattori, tra cui la trasparenza, la liquidità e i costi contenuti. Ma per sfruttare i vantaggi offerti dagli Etf bisogna comprendere le diverse caratteristiche che li contraddistinguono e valutare le proprie esigenze finanziarie. Analizziamo quindi:

  • Strategie di selezione degli Etf

  • Aspetti tecnici degli Etf

Strategie di selezione degli Etf

Prima di selezionare un Etf è importante definire i propri obiettivi finanziari. Si cerca una crescita del capitale nel lungo termine o un flusso di reddito regolare? La risposta influenzerà la scelta tra Etf azionari, obbligazionari o misti. La tolleranza al rischio personale gioca un ruolo cruciale: gli Etf azionari tendono a essere più volatili, mentre quelli obbligazionari offrono maggiore stabilità.

Analizzare la composizione dell'Etf è fondamentale per comprendere l'esposizione geografica e settoriale del portafoglio. Ad esempio, un Etf che replica l'indice MSCI World offre una diversificazione globale, ma può essere concentrato su determinati mercati, come quello statunitense. Di conseguenza può essere opportuno combinare più Etf per ottenere una diversificazione più equilibrata.

Al di là dell'aspetto della tassazione, i costi associati agli Etf, anche se inferiori rispetto ai fondi attivi, possono influenzare i rendimenti nel lungo termine. Il Total Expense Ratio rappresenta le spese annuali del fondo. Un TER basso è preferibile, ma è anche importante considerare altri costi, come lo spread denaro-lettera e le commissioni di negoziazione. Infine, valutare la tracking difference, ovvero la differenza tra la performance dell'Etf e quella dell'indice di riferimento, può fornire indicazioni sulla qualità della replica dell'indice.

Aspetti tecnici degli Etf

Gli Etf possono replicare l'indice in modo fisico o sintetico. La replica fisica comporta l'acquisto diretto dei titoli dell'indice, mentre quella sintetica utilizza strumenti derivati, come gli swap. La replica fisica è considerata più trasparente, ma comporta costi più elevati, soprattutto per indici con molti titoli o titoli illiquidi. La replica sintetica può essere più efficiente in termini di costi, ma introduce un rischio di controparte.

Gli Etf possono reinvestire i proventi (accumulazione) o distribuirli periodicamente agli investitori (distribuzione). La scelta dipende dalle esigenze personali: gli Etf ad accumulazione sono ideali per la crescita del capitale, sfruttando l'effetto dell'interesse composto, mentre quelli a distribuzione possono essere preferiti da chi cerca un reddito periodico.

La liquidità di un Etf influisce sulla facilità di acquisto e vendita delle quote. Etf con elevati volumi di scambio giornalieri e un patrimonio gestito tendono ad avere spread denaro-lettera più contenuti, riducendo i costi di transazione. Un patrimonio gestito superiore a 100 milioni di euro è considerato un indicatore di stabilità e liquidità.

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