Se si resta disoccupati senza lavoro e mancano dai 2 ai 5 anni alla pensione è possibile ricorrere a diverse soluzioni che garantiscono anche riconoscimento dei contributi ai fini pensionistici, vale a dire richiesta dell’indennità di disoccupazione Naspi, che vale se mancano fino a due anni alla pensione considerando che ha durata massima di 24 mesi, richiesta di Ape social o di Isopensione, se si soddisfano le relative condizioni.
Cosa posso fare se sono disoccupato e mi mancano 1-5 anni alla pensione? Le condizioni occupazionali ed economiche del nostro Paese migliorano ma sono ancora tanti coloro che hanno un'età avanzata e faticano a trovare un nuovo lavoro se restano disoccupati.
L'alternativa è capire cosa si può fare se manca ancora qualche anno al raggiungimento della pensione finale e si è disoccupati.
Se si resta senza lavoro e mancano uno o due anni per raggiungere la pensione, una soluzione possibile è quella di richiedere l’indennità di disoccupazione Naspi.
La sua durata è, infatti, di 24 mesi, vale a dire due anni, al massimo, il che significa che se si deve andare in pensione a 67 anni di età e a 65 si resta senza lavoro, la Naspi funziona come scivolo di accompagnamento alla pensione finale e contribuisce anche al calcolo della pensione finale, considerando che durante il periodo di Naspi, al soggetto interessato vengono riconosciuti contributi figurativi utili ai fini della misura della pensione finale.
Se si rimane senza lavoro e mancano 2 anni alla pensione allora la domanda di Naspi all’Inps si può tranquillamente presentare, considerando lo stato di totale disoccupazione, involontaria, o per licenziamento o dimissioni per giusta causa.
Un’ulteriore alternativa per andare in pensione prima se si è disoccupati e mancano tre anni ancora al raggiungimento dei requisiti richiesti è la pensione anticipata nel sistema contributivo puro.
Chi ha contributi accreditati esclusivamente dal primo gennaio 1996, può andare in pensione a 64 anni di età, cioè tre anni prima rispetto ai 67 anni richiesti, ma solo se si soddisfano le seguenti condizioni:
Un'altra soluzione possibile se si resta senza lavoro e mancano 4 anni al raggiungimento dei normali requisiti per andare in pensione è l’Ape sociale. Anche questo sistema funziona come scivolo di accompagnamento pensione e solo per le cosiddette categorie di persone considerate svantaggiate che sono, tra le altre, anche i disoccupati che restano involontariamente senza lavoro, cioè per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale.
Le condizioni per usufruire dell'ape sociale per andare in pensione prima se si è disoccupati sono:
Chi chiede l'ape sociale può avere un importo massimo di 1.500 a seconda dei casi, per 12 mesi nell'anno, e fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia.
Chi resta senza lavoro ma è ancora lontano qualche anno dalla pensione, se soddisfa determinate condizioni previste, può ricorrere all’Isopensione.
Si tratta di uno scivolo di accompagnamento alla pensione usato per permettere alle aziende di anticipare l’uscita di lavoratori in esubero con definizione di piani di turn over a lavoro per sostenere l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.
Per evitare che i lavoratori restino disoccupati alle soglie della pensione, le aziende possono scegliere l’isopensione per anticipare l’uscita fino a 7 anni ai lavoratori di aziende con più di 15 dipendenti, previ accordi sindacali, pagando al lavoratore sia un assegno di accompagnamento alla pensione e sia contributi all’Inps per garantire al lavoratore una regolare posizione contributiva ai fini pensionistici.
L’importo dell’isopensione è pari al trattamento pensionistico che spetterebbe al lavoratore al momento del pensionamento e cessa nel momento in cui il lavoratore matura i normali requisiti per andare in pensione.