L'APE Sociale resta confermata per tutto il 2025 per chi intende accedere alla pensione agevolata e appartiene a specifiche categorie considerate fragili. Questa misura di anticipo pensionistico, introdotta nel 2017 e prorogata con la legge n. 207/2024, consente di lasciare il lavoro prima dell'età pensionabile standard, accompagnando il beneficiario fino alla pensione di vecchiaia.
Chi ha diritto all'APE Sociale 2025, i Requisiti Fondamentali
Hanno diritto a ottenere l'anticipo pensionistico sociale nel 2025, in base alla nuova normativa ufficiale in vigore, coloro che raggiungono 63 anni e 5 mesi di età (e non più 63 anni come in precedenza) e maturano almeno 30 anni di contributi, ma solo se appartenenti a determinate categorie di persone considerate socialmente vulnerabili.
Per accedere all'APE Sociale nel 2025, è necessario essere iscritti all'Assicurazione Generale Obbligatoria dei lavoratori dipendenti, ai fondi ad essa esclusivi o sostitutivi, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi o alla Gestione Separata dell'INPS. Sono esclusi i liberi professionisti iscritti a ordini e collegi con casse professionali proprie.
Le Quattro Categorie di Beneficiari
L'APE Sociale nel 2025 spetta esclusivamente a:
- Disoccupati che siano rimasti involontariamente senza lavoro, raggiungono 63 anni e 5 mesi di età, maturano almeno 30 anni di contributi e hanno esaurito integralmente tutti i sussidi di disoccupazione. Questa categoria include anche i lavoratori il cui stato di disoccupazione derivi dalla scadenza di un contratto a termine, a condizione che nei tre anni precedenti la cessazione del rapporto abbiano avuto periodi di lavoro dipendente per almeno 18 mesi.
- Invalidi e disabili che raggiungono 63 anni e 5 mesi di età e 30 anni di contributi e hanno un'invalidità riconosciuta superiore al 74%.
- Caregiver che assistono da almeno 6 mesi, al momento della domanda di APE Sociale, un coniuge, una persona in unione civile o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104. Dal 2018, l'accesso è stato esteso anche a chi assiste un parente o un affine di secondo grado convivente, qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 70 anni di età, siano anch'essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.
- Lavoratori addetti a mansioni gravose da almeno 6 anni in via continuativa negli ultimi 7 anni oppure per almeno 7 anni negli ultimi 10 anni, che raggiungono 63 anni e 5 mesi di età e in questo caso almeno 36 anni di contributi (32 anni per gli operai edili, ceramisti e conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica).
Agevolazioni per le Lavoratrici Madri
Per le lavoratrici è prevista una riduzione dei requisiti contributivi pari a 12 mesi per ciascun figlio, fino a un massimo di 2 anni. Ciò significa che le donne potrebbero accedere all'APE Sociale con 28 anni di contributi invece di 30, o con 34 anni invece di 36 per le mansioni gravose.
La Lista dei Lavori Gravosi per l'APE Sociale 2025
La lista dei lavoratori con mansioni gravose che hanno diritto alla pensione anticipata con l'APE Sociale nel 2025 comprende numerose categorie professionali, tra cui:
- Operatori sanitari qualificati e infermieri
- Ostetriche
- Docenti di scuola primaria e pre-primaria (maestre d'asilo ed elementari)
- Personale non docente della scuola (bidelli)
- Addetti all'assistenza di persone non autosufficienti
- Operatori della cura estetica
- Cassieri e commessi
- Panettieri e macellai
- Operatori ecologici e raccoglitori di rifiuti
- Personale delle pulizie
- Magazzinieri e addetti alla logistica
- Operai dell'edilizia e dell'industria estrattiva
- Facchini e addetti allo spostamento merci
- Conducenti di mezzi pesanti, autobus, tram e treni
- Conducenti di gru e macchinari per la perforazione
- Operai dell'agricoltura, della zootecnia e della pesca
- Marittimi e pescatori
- Forestali
- Operai siderurgici e del settore metallurgico
- Verniciatori industriali e saldatori
- Falegnami
- Benzinai
- Conciatori di pelli e pellicce
- Operatori di impianti per la trasformazione del legno e la fabbricazione della carta
- Operai delle industrie chimiche e del vetro
Importo dell'APE Sociale 2025 e Modalità di Erogazione
Chi matura i requisiti richiesti per accedere all'APE Sociale nel 2025 riceve un importo mensile pari alla rata mensile della pensione calcolata al momento dell'accesso all'indennità, fino a un massimo di 1.500 euro lordi al mese. Questa indennità viene corrisposta fino al raggiungimento dell'età necessaria per la pensione di vecchiaia a 67 anni (con almeno 20 anni di contributi) e viene erogata per 12 mensilità all'anno, senza tredicesima.
Durante il periodo di godimento dell'APE Sociale non spetta contribuzione figurativa. Il trattamento cessa in caso di decesso del titolare e non è reversibile ai superstiti. Inoltre, ai beneficiari non spettano gli Assegni per il Nucleo Familiare (ANF).
Cumulabilità con Redditi da Lavoro
Dal 1° gennaio 2024, secondo quanto stabilito dall'articolo 1, comma 137 della legge n. 213/2023, l'APE Sociale non è più cumulabile con redditi da lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale, entro il limite di 5.000 euro lordi annui.
I beneficiari sono tenuti a comunicare all'INPS l'eventuale ripresa dell'attività lavorativa o il superamento del limite reddituale entro 5 giorni dall'evento, pena la decadenza dal beneficio e il recupero delle somme indebitamente percepite.
Come Richiedere l'APE Sociale 2025: Procedure e Scadenze
Per ottenere l'APE Sociale nel 2025, è necessario seguire un processo in due fasi:
1. Domanda di Certificazione dei Requisiti
Prima di presentare la domanda vera e propria per l'APE Sociale, è necessario ottenere la certificazione del diritto al beneficio. Per il 2025, le domande di riconoscimento delle condizioni di accesso possono essere presentate entro tre finestre temporali:
- Entro il 31 marzo 2025 (istanza tempestiva)
- Entro il 15 luglio 2025 (istanza intermedia)
- Non oltre il 30 novembre 2025 (istanza tardiva, soggetta a disponibilità di fondi residui)
L'INPS comunicherà l'esito dell'istruttoria delle domande di verifica delle condizioni:
- Entro il 30 giugno 2025 per le domande presentate entro il 31 marzo
- Entro il 15 ottobre 2025 per le domande presentate entro il 15 luglio
- Entro il 31 dicembre 2025 per le domande presentate dopo il 15 luglio ma entro il 30 novembre
2. Domanda di Accesso alla Prestazione
Dopo aver ottenuto la certificazione dei requisiti, è necessario presentare la domanda di accesso alla prestazione vera e propria. Per non perdere ratei di trattamento, se si è già in possesso di tutti i requisiti previsti (compresa la cessazione dell'attività lavorativa), si può presentare contestualmente sia la domanda di certificazione sia quella di accesso all'APE Sociale.
Il pagamento dell'APE Sociale 2025 decorre dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda di accesso alla prestazione, previa cessazione dell'attività lavorativa dipendente, autonoma o parasubordinata, svolta in Italia o all'estero.
Documentazione Necessaria
Ai fini del rilascio della certificazione da parte dell'INPS, il richiedente deve presentare:
- Un'istanza di riconoscimento delle condizioni per il diritto all'APE Sociale
- Un'autodichiarazione di possesso dei requisiti anagrafici, contributivi e soggettivi al momento della domanda o entro il 31 dicembre 2025
- Documentazione specifica che certifichi il possesso dei requisiti soggettivi, variabile in base alla categoria di appartenenza (ad esempio, verbale ASL per il riconoscimento dell'invalidità civile)
Per i disoccupati, potrebbe essere richiesta la lettera di licenziamento o dimissioni per giusta causa, o il verbale di risoluzione consensuale. Per i lavoratori con mansioni gravose, è necessaria un'attestazione del datore di lavoro che indichi i periodi di lavoro prestato, il contratto collettivo applicato, le mansioni svolte e il livello di inquadramento.
Modalità di Presentazione della Domanda
La domanda per l'APE Sociale 2025 può essere presentata attraverso diversi canali:
- Direttamente online sul sito dell'INPS, tramite le credenziali digitali SPID, CIE (Carta d'Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi)
- Telefonicamente, contattando il Contact Center INPS
- Rivolgendosi ai Patronati o ai CAF, che offrono assistenza gratuita nella compilazione e nell'invio della domanda
Monitoraggio e Gestione delle Risorse
L'APE Sociale è soggetta a un plafond annuale legato alle risorse accantonate dalla legge n. 232/2016. Qualora queste risorse si esauriscano, non sarà più possibile riconoscere il beneficio, anche in presenza di tutti i requisiti.
Per valutare se le risorse finanziarie stanziate risultino sufficienti a copertura del beneficio rispetto al numero degli aventi diritto, l'INPS effettua un monitoraggio sulla base della maggiore prossimità al requisito anagrafico di vecchiaia e, a parità di requisito, sulla base della data di presentazione della domanda.
È quindi consigliabile presentare la domanda di certificazione il prima possibile, idealmente entro la prima finestra del 31 marzo 2025, per aumentare le probabilità di accesso alla prestazione.
Novità e Ultime Modifiche per l'APE Sociale 2025
In base al messaggio INPS n. 502 del 10 febbraio 2025, è stato aggiornato l'applicativo per la presentazione dell'istanza di certificazione dell'APE Sociale, in conformità con le modifiche apportate dall'articolo 1, commi 175 e 176, della legge n. 207/2024 (legge di bilancio 2025).
Questa agevolazione, attiva già dal 2017, è stata prorogata fino al 31 dicembre 2025, mantenendo invariati i requisiti contributivi e le categorie di beneficiari, ma con l'innalzamento dell'età anagrafica a 63 anni e 5 mesi (rispetto ai 63 anni richiesti fino al 31 dicembre 2023).
Nel 2025, continua ad applicarsi anche la regola dell'incumulabilità dell'APE Sociale con i redditi da lavoro, salvo quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale entro il limite di 5.000 euro annui. Questa regola, introdotta nel 2024, rappresenta un cambiamento significativo rispetto al passato, quando era consentito cumulare l'indennità con redditi da lavoro dipendente fino a 8.000 euro e da lavoro autonomo fino a 4.800 euro annui.
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