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Guadagnare online, come capire se i vari modi e metodi proposti su Instagram, TikTok e Facebook sono una truffa

Promesse di guadagni facili online proliferano sui social, ma riconoscere le truffe tra influencer, piattaforme non sicure e manipolazioni digitali fondamentale. Ecco come orientarsi tra rischi, inganni e difese concrete.

Autore: Marcello Tansini
pubblicato il
Guadagnare online, come capire se i vari

Sui social network la figura dell'influencer ha assunto molte sfumature: accanto a professionisti seri si sono sviluppati falsi esperti e cosiddetti Fuffa Guru, capaci di mascherare la mancanza di competenze dietro una comunicazione persuasiva. I "fininfluencer" sono individui che si presentano come esperti di finanza o investimenti pur non avendo reale esperienza o qualifiche riconosciute. Il pericolo maggiore di questi personaggi consiste nel diffondere consigli errati, promuovere piattaforme non regolamentate e sfruttare le emozioni per indurre a scelte impulsive.

Piattaforme, modalità e truffe ricorrenti: come funzionano i raggiri su social e app

Il contesto digitalizzato consente ai truffatori di agire rapidamente, sfruttando piattaforme che spesso non riescono a bloccare le pratiche fraudolente prima che facciano danno. Un aspetto ricorrente è la combinazione tra testimonial falsi, piattaforme non regolamentate e racconti persuasivi. Tali truffe colpiscono sia chi desidera investire (trading online, criptovalute), sia chi cerca guadagni passivi (like, visualizzazioni o video da guardare), fino a sfociare in raggiri sentimentali e contenuti artificiali di bassa qualità, generati con l'AI. La capacità di “camuffarsi” delle moderne truffe rende difficile per l'utente medio identificare subito gli schemi fraudolenti, specie quando sono implicate emozioni o bisogni primari come denaro, lavoro e relazioni.

Trading online, criptovalute e piattaforme non regolamentate

Uno dei raggiri più diffusi riguarda gli investimenti in piattaforme di trading e criptovalute, spesso pubblicizzate tramite inserzioni appariscenti che sfruttano volti noti o fake testimonial. L'utente viene indotto a versare una somma iniziale su siti che promettono guadagni costanti, ma che una volta ricevuto il denaro rendono impossibile il prelievo, chiedendo sempre nuovi versamenti. Queste piattaforme non sono riconosciute da autorità di vigilanza come CONSOB e ESMA e operano fuori dai controlli europei: elemento che dovrebbe sempre far scattare l'allarme truffa.

Guadagnare guardando video, like e offerte di lavoro “facili”

Numerose applicazioni e gruppi su Telegram promettono micro-guadagni per semplici azioni come la visione di video, i like o il test di prodotti. Pur essendo alcune piattaforme GPT (Get Paid To) effettivamente paganti (Swagbucks, Freecash, Idle-Empire), i guadagni reali sono estremamente bassi e la soglia di payout spesso irraggiungibile senza settimane di attività. Molti raggiri, invece, chiedono versamenti iniziali o dati personali con lo scopo di sottrarre fondi, identità o indurre a comportamenti illeciti (riciclaggio).

Romance scam e false relazioni digitali: la trappola emotiva

I romance scam, o truffe sentimentali, rappresentano una delle frodi più subdole del panorama digitale. Il truffatore sviluppa una relazione attraverso social o app di messaggistica, instaura un legame affettivo e, conquistata la fiducia della vittima, avanza richieste di denaro motivate da presunti problemi familiari, di salute o logistica. I danni possono essere gravi non solo economicamente, ma anche emotivamente, lasciando nella vittima senso di vergogna e isolamento.

Truffe legate a intelligenza artificiale e contenuti spazzatura (AI Slop)

L'emergere di contenuti generati con l'intelligenza artificiale (AI Slop) ha aperto una nuova frontiera di manipolazione online. Questi materiali – immagini, testi e video prodotti da AI – appaiono autentici ma spesso sono privi di senso, manifestano errori anatomici o volti sfocati e puntano a raccogliere like, condivisioni o engagement, talvolta orientando verso piattaforme truffaldine. Il fenomeno rende ancora più sfumata la linea tra vero e falso e mette in crisi la capacità critica degli utenti.

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