Le lavoratrici che decidono di andare in pensione con opzione donna e maturano i requisiti entro il 31 dicembre 2020 hanno diritto ad uscire prima anche se opzione donna non viene confermata nel 2021 perché il diritto viene cristallizzato ma a condizione che i requisiti siano stati raggiunti entro il termine della sperimentazione della misura.
Chi matura il diritto alla pensione anticipata con opzione donna perché ha raggiunto i requisiti richiesti può presentare relativa domanda di pensionamento all’Inps e cristallizza così, come si suol dire, il suo diritto alla pensione con la forma pensionistica scelta anche se si invia in ritardo la domanda effettiva all’Inps. Quando si matura il diritto alla pensione con opzione donna si mantiene per sempre?
Le lavoratrici che maturano i requisiti per andare in pensione anticipata con opzione donna e decidono di fare domanda all’Inps entro il 2021 possono farlo grazie alla cristallizzazione del diritto alla pensione maturato, che vale anche quando opzione donna sarà esaurita e il lavoratore decida di fare domanda di pensione anticipata nel 2021.
Le lavoratrici che decidono di andare in pensione con opzione donna e maturano i requisiti entro il 31 dicembre 2020 hanno, infatti, diritto ad uscire prima anche se opzione donna non viene confermata nel 2021 perché il diritto viene cristallizzato.
Se, dunque, il diritto alla pensione con opzione donna è stato maturato entro il periodo di sperimentazione della misura, la lavoratrice mantiene il diritto per sempre anche una volta esaurita la misura, cristallizzando il diritto all’uscita. Ma se matura i requisiti per andare in pensione con opzione donna e presenta domanda all’Inps dopo l’esaurimento della misura, il diritto maturato non vale più. Ciò significa che se si matura il diritto alla pensione con opzione donna si mantiene per sempre se si maturano i requisiti entro i termini di validità della sperimentazione ma se i requisiti si maturano dopo non si acquisisce il diritto all’uscita con opzione donna.
Il diritto alla pensione con opzione donna si matura raggiungendo il requisito contributivo di almeno 35 anni e il requisito anagrafico di 58 anni di età per le lavoratrici dipendenti, sia statali che private, e di 59 anni di età per le lavoratrici autonome.
La pensione con opzione donna vale per tutte le lavoratrici dipendenti e autonome che hanno raggiunto i requisiti appena riportati ma per l’uscita definitiva e la decorrenza ufficiale della pensione bisogna calcolare le due finestre previste che sono:
La pensione finale con opzione donna si calcola esclusivamente con sistema contributivo e anche alle lavoratrici che decidono di andare in pensione con opzione donna spetta l’integrazione al trattamento minimo ma non spettano le maggiorazioni dei contributi previste per la pensione calcolata con metodo contributivo.