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Pensione minima e assegno sociale, quale č la differenza? Spiegazione ed esempi INPS

Cosa cambia tra la pensione minima e l'assegno sociale, a chi spettano e come si possono avere: i chiarimenti forniti dall’Inps

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Pensione minima e assegno sociale, quale

Qual č la differenza tra la pensione minima e l'assegno sociale?

La differenza tra la pensione minima e l'assegno sociale sta nella natura dei trattamenti, uno è prettamente previdenziale e l'altro è assistenziale, e nelle condizioni per poterne avere accesso nonchè nelle categorie di persone che possono beneficiarne. 

Qual è la differenza tra pensione minima e assegno sociale? L’Inps riconosce a chi si ritrova in determinate condizioni e soddisfa specifici requisiti diversi trattamenti, che possono essere sia prettamente previdenziali che assistenziali.

Tra le prestazioni previste ci sono anche la pensione minima, nota anche come trattamento di integrazione al minimo, e l’assegno sociale, ex pensione sociale. 

  • Pensione minima, le caratteristiche
  • Cosa cambia rispetto all’assegno sociale 

Pensione minima, le caratteristiche

La pensione minima è una prestazione previdenziale riconosciuta dall’Inps come forma di sostegno economico per chi ha un assegno pensionistico non adeguato a garantire un’esistenza dignitosa.

Come chiarito dall’Inps, si può ottenere solo quando si raggiungono i requisiti per la pensione di vecchiaia, cioè a 67 anni di età e con almeno 20 anni di contributi e si rientra nei limiti reddituali previsti dalla legge, considerando sia il reddito singolo che del coniuge, in caso di soggetti coniugati. 

Tale trattamento non spetta per le pensioni liquidate interamente con il sistema contributivo, cioè a coloro che hanno iniziato a versare contributi a partire dal 1996, così come a:

  • coloro che hanno chiesto la pensione in totalizzazione;
  • chi ha scelto il computo in Gestione Separata;
  • chi ha optato per l’opzione contributiva per la liquidazione della pensione;
  • chi ha redditi personali e coniugali elevati.

L’importo della pensione minima non è fisso ma varia ogni anno per effetto della rivalutazione sul tasso stabilito e ha l’obiettivo di garantire al pensionato che l’assegno percepito non sia inferiore al minimo vitale per vivere bene. 

Per richiedere la pensione minima, è necessario presentare apposita domanda all’Inps, o direttamente online, tramite il sito dell’Istituto di Previdenza, o rivolgendosi ad un Caf o a un patronato.

L’assegno sociale

A differenza della pensione minima, che viene riconosciuta come integrazione all’assegno percepito quando risulta troppo basso quando si maturano i normali requisiti per la pensione, l’assegno sociale è un trattamento assistenziale che viene riconosciuto, sempre dall’Inps, a chi non ha mai versato contributi e non può ricevere la pensione neanche quella minima. 

Le condizioni per ottenere l'assegno sociale sono le seguenti:

  • non avere i requisiti per andare in pensione;
  • avere la residenza in Italia;
  • essere cittadini italiani, cittadini comunitari iscritti all'Anagrafe del comune di residenza, cittadini extracomunitari familiari di cittadino comunitario, cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo e ai cittadini stranieri o apolidi titolari dello status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria;
  • essere in condizioni economiche di difficoltà.

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