Le specifiche modalità di reclutamento per la scuola come la Messa a Disposizione (MAD) e l’interpello sono oggi decisamente fondamentali per la copertura dei posti vacanti che le classiche graduatorie provinciali e d’istituto non riescono a soddisfare.
Tali procedure garantiscono la continuità del servizio scolastico, offrendo un’opportunità sia ai docenti sia al personale ATA di accedere a incarichi temporanei, con retribuzioni commisurate al profilo e all’orario assegnato.
La Messa a Disposizione (MAD) è un’istanza volontaria tramite la quale aspiranti docenti o ATA propongono la propria candidatura alle scuole per incarichi temporanei.
La MAD può essere presentata per ogni profilo professionale (docente, personale amministrativo, tecnico, ausiliario), a condizione di possedere i titoli richiesti.
L’interpello è, invece, una procedura formale attivata dalle scuole o dagli Uffici Scolastici Territoriali. Viene utilizzato per coprire posti vacanti rimasti scoperti dopo l’esaurimento di tutte le graduatorie, coinvolgendo anche candidati presenti in altre province o regioni, spesso con incentivi specifici.
Si differenzia dalla MAD per la natura più strutturata: prevede la pubblicazione di un avviso pubblico e una finestra temporale prestabilita per la candidatura.
Quindi, mentre la MAD è una candidatura spontanea, l’interpello è una chiamata ufficiale della scuola di potenziali candidati.
Le assunzioni tramite Messa a Disposizione avvengono in diversi passaggi:
Per interpello la procedura richiede:
Il trattamento economico per chi ottiene incarichi tramite MAD o interpello segue i parametri previsti dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per docenti e personale ATA. Le principali differenze riguardano la durata del servizio, la quantità di ore settimanali e, solo marginalmente, l’anzianità maturata.
Le cifre sono calcolate come stipendio mensile lordo su una media nazionale, aggiornate:
Ore settimanali | Compenso medio mensile (euro) |
2 | 175 |
4 | 382 |
6 | 503 |
8 | 785 |
10 | 956 |
12 | 1.157 |
14 | 1.208 |
16 | 1.329 |
18 | 1.460 |
Personale ATA: Il collaboratore scolastico percepisce, per supplenze brevi, circa 900-1.200 euro lordi mensili in base al profilo e al numero di ore. Gli assistenti amministrativi e tecnici possono raggiungere anche 1.350-1.450 euro mensili per incarichi a tempo pieno, secondo le tabelle retributive CCNL.
I supplenti tramite MAD o interpello hanno diritto alla tredicesima mensilità (rateizzata sullo stipendio), trattenute fiscali IRPEF e contributi previdenziali, secondo il regime degli incarichi a tempo determinato.
Eventuali bonus o aumenti annuali, come il bonus fiscale previsto per 2025, incrementano il netto percepito dai dipendenti nella fascia di reddito 20.001-35.000 euro, con una media di 83,33 euro mensili in più.
I requisiti d’accesso alle procedure differiscono a seconda del profilo interessato: