Se non si ha la possibilità di pagare i debiti contratti e non si ricorre alle soluzioni previste dalla normativa vigente, il rischio che si corre è quello di un certo pignoramento dei beni, sia mobili che immobili, e cioè di case, conti correnti, stipendi, pensioni, o altri prodotti finanziari, nonché di fermi amministrativi su veicoli di proprietà.
Se ho troppi debiti e non riesco a pagare con i soldi che ho, i beni o le case di proprietà, cosa posso fare? Non capita ormai di rado che chi contrae debiti non riesca a ripagarli.
Complice il periodo di forte crisi economica che abbiamo attraversato, molti italiani sono ricorsi a prestiti e finanziamenti per avere una liquidità tale per poter sostenere anche le spese quotidiane.
Spesso, però, alcuni rischiano di ritrovarsi nella situazione di non essere più in grado di ripagare i propri debiti perché magari i soldi che hanno o altri beni di proprietà, come anche le case, che rischiano di essere pignorate, non bastano. Vediamo allora quali sono le altre soluzioni possibili.
Proprio per evitare queste situazioni estreme, ci sono banche e finanziarie che vanno incontro ai debitori cercando di aiutarli e concordando una soluzione tra debitore e creditore, sia che sia un privato sia che si tratti di enti finanziari.
Se non si ha la possibilità di pagare i debiti contratti, il rischio che si corre è quello del pignoramento dei beni, sia mobili che immobili, e cioè di case, conti correnti, stipendi, pensioni, o altri prodotti finanziari, nonché di fermi amministrativi su veicoli di proprietà.
Le soluzioni per ripagare i debiti elevati che non si possono estinguere ‘normalmente’ perché non si hanno abbastanza soldi, e per evitare che scatti il pignoramento su case di proprietà, conti correnti, o altri beni, mobili e immobili, possono essere, come:
Ma c’è anche il pignoramento presso terzi
Se non si hanno abbastanza soldi per ripagare un debito contratto, può scattare anche il pignoramento presso terzi.
Tale procedura permette ad un creditore di recuperare il proprio credito aggredendo i beni o i crediti del debitore che sono nella disponibilità di un terzo soggetto.
Per esempio, il recupero del credito può essere disposto direttamente ad un committente che paga la fattura ad un lavoratore.
Precisiamo che non si può sempre richiedere il pignoramento presso terzi. Non vale, infatti, nei seguenti casi: