Stando a quanto previsto dalla normativa vigente, la rinuncia all’eredità, come l'accettazione, non è mai soggetta a condizioni, nè può essere limitata solo ad una parte. Ciò significa che se non si vuole ricevere solo un bene o una parte dell'eredità, non si può fare perché o si accetta o si rifiuta tutta.
Se non voglio ricevere solo un bene o una parte dell'eredità posso farlo? Le regole della successione e la divisione di una eredità sono disciplinate dalla legge e sono molto chiare.
Lasciano, infatti, pochi dubbi e incertezze considerando che stabiliscono ogni passaggio da effettuare, procedura da seguire per le diverse decisioni e percentuali di una eredità da assegnare ad ogni erede, tramite le cosiddette quote legittime.
Eppure spesso c’è chi si chiede se può volere solo uno o più beni di una eredità rinunciando agli altri o se per averli debba necessariamente accettare tutti i beni patrimoniali ereditati. Cerchiamo di fare chiarezza in merito.
Gli eredi legittimi che ricevono una eredità possono rinunciarvi, per tutto però e non per una sola parte, con una dichiarazione scritta ricevuta da un notaio o dal Cancelliere del Tribunale.
La rinuncia all’eredità, come l'accettazione, non è mai soggetta a condizioni, nè può essere limitata solo ad una parte.
Ciò significa che se non si vuole ricevere solo un bene o una parte dell'eredità, non si può fare perché o si accetta o si rifiuta tutta.
Se si dovesse fare, infatti, solo per una parte di eredità o un solo bene, la dichiarazione di rinuncia risulterebbe nulla e non produrrebbe alcun effetto. Dunque, la rinuncia parziale di un'eredità non è possibile.
Per esempio, non si può rinunciare solo ai beni immobili per ottenere invece i beni mobili o somme di denaro, a meno che questi non rientrino già nel patrimonio degli altri chiamati e che siano questi ultimi a procedere ad un trasferimento all’erede rinunciante.
Stando a quanto previsto dalla legge, alla scomparsa di un familiare, gli eredi hanno ben 10 anni di tempo per decidere se accettare o rifiutare l’eredità dal giorno della morte del defunto.
Se dovesse verificarsi uni caso di accertamento giudiziale dello stato di figlio, il termine inizia a decorrere dal passaggio in giudicato della relativa sentenza.
La rinuncia viene considerata valida solo se il soggetto interessato rinuncia, in concreto, a tutti i diritti lui spettanti e derivanti dall’apertura della successione.
Una volta fatta, la rinuncia può essere revocata se l’eredità non è nel frattempo già stata acquistata da altri e fino a che il diritto di accettarla non è prescritto.
Al momento dell’apertura della successione, l’erede o gli eredi devono decidere di accettarla o rifiutarla, interamente. Non è possibile, quindi, tenere una parte di essa.
Per presentare la rinuncia all’eredità bisogna fare una dichiarazione o tramite notai o davanti al cancelliere di un tribunale. Quello a cui fare riferimento deve essere quello dove è stata aperta la successione.
Per la redazione dell’atto di rinuncia all’eredità bisogna presentare una serie di documenti che sono:
I documenti devono essere presentati al notaio o presso il tribunale personalmente da chi rinuncia all’eredità e dai genitori, nel caso in cui la rinuncia sia per gli eredi minorenni.