Le modifiche su tasse conti correnti, Btp, obbligazioni, Bot, fondi, azioni in delega fiscale approvata

di Marianna Quatraro pubblicato il
Le modifiche su tasse conti correnti, Bt

Tasse sulle rendite dei diversi prodotti finanziari: quali sono al momento e come e quando potrebbero cambiare conti correnti, Btp, Bot, obbligazioni, azioni, fondi e investimenti

Come cambiano tasse su conti correnti, Btp, Bot, obbligazioni, azioni, fondi e investimenti nelle delega fiscale appena approvata dal Parlamento? Il testo votato dedica ampio spazio, insieme a revisione delle aliquote Irpef per la tassazione sui redditi e riordino delle detrazioni, anche al sistema fiscale che riguarda le diverse categorie di reddito. 

Stando a quanto annunciato, tutti dovrebbero essere tassati allo stesso modo a prescindere dalla tipologia di reddito posseduto e dovrebbe essere prevista una revisione delle categorie di reddito, dall'individuazione di un'unica categoria per i redditi finanziari oggi divisi in redditi di capitale e redditi diversi, alla revisione del concetto di reddito agrario non più allineato al concetto di imprenditore agricolo, ad altri redditi.

Da sottolineare che il voto positivo sulla delega fiscale non innesca immediatamente la riforma fiscale con nuove leggi in vigore, ma obbliga il Governo in carica di dover occuparsi dei temi segnalati e indicati nel testo (alcuni specifici e altri in modo generale) realizzando entro 2 anni decreti dedicati e leggi relative.

  • Come cambiano tasse su conti correnti in riforma fisco
  • Modifiche tasse su Btp, Bot, obbligazioni, azioni, fondi e investimenti in nuova riforma fiscale

Come cambiano tasse su conti correnti in riforma fisco Marzo

Partendo dalle possibili modifiche che nella riforma del fisco potrebbero interessare i conti correnti, relative ad un nuovo sistema di tassazione, è bene dire che sui conti correnti non è inicata al momento alcuna modifica, né nuova tassazione.

Esattamente seguendo la scia di quanto avviato dall’ex governo Draghi con la sua riforma fiscale sui conti correnti non sembra che ci sarà alcuna novità per cui i correntisti possono tirare un sospiro di sollievo nella consapevolezza che i loro soldi in banca sui conti correnti non saranno toccati.

Modifiche tasse su Btp, Bot, obbligazioni, azioni, fondi e investimenti in delega fiscale

Ciò che, invece, potrebbe arrivare, perché al momento non figura, potrebbe essere una modifica della tassazione su prodotti finanziari come Btp, bot, obbligazioni, azioni, fondi e investimenti. Già nella riforma fiscale avviata dall’ex premier Draghi c'era l'idea di rimodulare le tasse su btp, bot, ecc ma poi tutto è stato bloccato.

Trattandosi, però, di una richiesta avanzata da Ue, prima o poi bisognerà rimettersi a lavoro sulla determinazione di una nuova tassazione dei prodotti finanziari, da btp a bot, obbligazioni, azioni, ecc.

Nella nuova riforma del Fisco di marzo, in riferimento ai redditi di natura finanziaria, i principali punti riguardano:

  • riunione dei redditi di capitale e dei redditi diversi di natura finanziaria con tassazione per cassa;
  • eliminazione della tassazione su quanto maturato e mantenimento della tassazione sul realizzato, cioè del regime della dichiarazione o tramite intermediari;
  • agevolazioni su previdenza complementare e casse previdenziali.
Nulla di esplicito è previsto al momento previsto per Btp, Bot, obbligazioni, azioni, fondi e investimenti ma probabilmente si riprenderà ciò che aveva già avviato l'ex premier Draghi seppur con qualche modifica. 

Il governo Draghi aveva, infatti, iniziato a lavorare sulla modifiche della tassazione sulle rendite finanziarie, cioè su redditi derivanti da prodotti come Bot, btp, obbligazioni, ecc. Se oggi è, infatti, prevista una flat tax del 26% sulla maggior parte dei profitti maturati con investimenti finanziari, per esempio con compravendita di azioni o Btp o obbligazioni, e un’aliquota del 12,5% sui rendimenti dei titoli di Stato, l’ex governo Draghi puntava a introdurre due aliquote sui redditi da capitale del 15% e del 26% e un'aliquota proporzionale unica al 23%. 

Bisognerà ora capire quali sono le intenzioni di lavoro in tal senso del governo Meloni e se si riuscirà a inserire qualcosa già nella nuova riforma fiscale o se eventuali novità saranno poi definite in un secondo momento, magari arrivando anche alla fine dell’anno.