Stiglitz, la Germania o l'Italia dovrebbero uscire dall'euro. I vantaggi

di Luigi Mannini pubblicato il
Stiglitz, la Germania o l'Italia dovrebb

Perché l'Italia dovrebbe uscire dall'euro

La presa di posizione del Premio Nobel per l'Economia Joseph Eugene Stiglitz: l'Italia lasci l'euro perché i vantaggi sarebbero chiari, lineari e considerevoli.

O la Germania lasci l'euro se non decide di comportarsi in un altro modo oppure all'Italia conviene adnare fuori e avrebbe dei notevoli vantaggil. E lo dice il premio nobel Stiglitz
 

A dirlo non è stato questa volta un economista improvvisato ovvero uno di quelli che fa le valutazione sulla base di un'analisi seria e attendibile. A sostenere l'indispensabilità dell'uscita dall'Italia dall'euro è il Premio Nobel per l'Economia Joseph Eugene Stiglitz. Secondo l'economista americano, proprio quella dell'abbandono della moneta unica sarebbe la strada più conveniente perché assicurerebbe chiari vantaggi al nostro Paese. Tuttavia le speranze (se mai lo siano) sono destinate a morire molto presto poiché un colosso come la Germania si muoverebbe in ogni direzione per impedire questa possibilità. Tuttavia ragiona l'economista e saggista statunitense, arrivati a questo punto del percorso, l'Eurozona avrebbe bisogno di una riforma radicale contro li poteri forti che si oppongono al cambiamento.

Perché l'Italia dovrebbe uscire dall'euro

Proprio questo è il punto centrale perché secondo Stiglitz è proprio la Germania non voler alcuna riforma dell'Unione europea e di conseguenza l'Italia farebbe bene a uscire dalla moneta unica. Come fare? Con l'introduzione di una moneta parallela e con l'utilizzo di una moneta elettronica più semplice ed efficace. Un proposta con molti punti in comune con quelle avanzate in passato dall'economista Nino Galloni e da Claudio Borghi Aquilini, responsabile economico della Lega. L'economista statunitense ammette che la decisione presenterebbe molti profili di rischi, tuttavia il gioco varrebbe la candela perché i vantaggi sarebbero "chiari, lineari e considerevoli". Un cambio più basso consentirebbe all'Italia di esportare di più e i consumatori sostituiranno le merci italiane per le importazioni.

Inutile girarci troppo attorno perché questo euro - è il suo pensiero - è fonte di divisioni all'interno dell'Unione europea, soprattutto tra Paesi creditori e debitori. E non si tratta di parole rubate e reinterpretate in occasione di una conferenza pubblica. Stiglitz ha infatti messo tutto nero su bianco sul sito di Politico Global Policy Lab, riconoscendo come nelle posizioni di Salvini e Di Maio, peraltro adesso più morbide, ci sia qualcosa di fondato. Se l'Europa che ha fortemente bisogno di essere riformata - sostiene chiaramente l'economista - la stessa Europa ha introdotto forti restrizioni su debiti e deficit che rappresentano ulteriori ostacoli alla ripresa economica. E alla base di tutto ci sarebbe a riluttanza della Germania "che blocca ogni cambiamento".

E se fosse la Germania a lasciare l'euro

C'è poi un'altra considerazione di Stiglitz destinata a far discutere: se la Germania non è disposta a prendere i passi fondamentali necessari per migliorare l'unione monetaria - scrive testualmente il Premio Nobel per l'Economia Joseph Eugene Stiglitz - dovrebbe fare la cosa migliore: lasciare l'eurozona. Così il valore dell'euro si ridurrebbe e le esportazioni dell'Italia e di altri paesi dell'Europa meridionale aumenterebbero. Vale a pena ricordare come una presa di posizione simile è stata assunta da un altro premio Nobel, Paul Krugman.