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A chi spetta agevolazione e bonus prima casa 2025 in caso di successione ed eredità

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
Bonus prima casa 2024 2024 successione

Bonus prima casa 2025 in caso di successione, eredità. A chi spettano e quali agevolazioni

Il bonus prima casa costituisce un'importante opportunità fiscale per chi intende acquistare una nuova abitazione, consentendo un notevole risparmio sulle imposte dovute durante la fase di acquisto. Questa agevolazione è accessibile solo rispettando determinate condizioni stabilite dalla normativa vigente. Per esempio, chi acquista un immobile da un privato o da un'impresa che vende in esenzione IVA, come indicato dall'Agenzia delle Entrate, può versare un'imposta di registro ridotta al 2% anziché al 9% sul valore catastale dell'immobile.

Le imposte ipotecaria e catastale, in questi casi, ammontano a una cifra fissa di 50 euro ciascuna. Per beneficiare delle riduzioni fiscali previste per la prima abitazione, i cittadini devono rispettare requisiti specifici stabiliti dall'Agenzia delle Entrate. Vediamo nel dettaglio come funziona il bonus prima casa 2025 nei casi particolari di successione ed eredità.

Bonus prima casa 2025, come funziona in caso di eredità

L'Agenzia delle Entrate ha chiarito che, in caso di successione ereditaria, chi riceve un immobile può ottenere il bonus prima casa 2025 sull'abitazione ereditata, purché vengano rispettate una serie di condizioni, analoghe a quelle previste per i normali atti di compravendita immobiliare.

In particolare, per poter usufruire dell'agevolazione fiscale sulla prima casa ricevuta in eredità, è necessario che il beneficiario non sia già proprietario di un'abitazione nello stesso comune e che rispetti tutti gli altri requisiti previsti dalla normativa fiscale. Questo permette a chi eredita un immobile di accedere a importanti riduzioni d'imposta, rendendo meno oneroso il processo di successione.

Requisiti necessari per ottenere il bonus prima casa 2025 in successione

Per poter usufruire del bonus prima casa 2025 in caso di successione ereditaria, sia l'immobile che gli eredi devono soddisfare specifici requisiti stabiliti dalla normativa fiscale:

  • Assenza di altre proprietà nel comune: l'erede non deve essere proprietario di altro immobile adibito ad abitazione nello stesso Comune dove si trova l'immobile ereditato per cui si richiede l'agevolazione;
  • Nessuna abitazione agevolata sul territorio nazionale: il beneficiario non deve possedere altre abitazioni in tutto il territorio italiano acquistate con agevolazioni fiscali, oppure deve impegnarsi a venderle entro un anno dalla data di apertura della successione;
  • Tipologia di immobile non di lusso: l'immobile ereditato non deve rientrare nelle categorie catastali A1, A8, A9, pertanto sono esclusi dal bonus prima casa 2025 abitazioni di lusso, ville di grandi dimensioni, castelli e palazzi di pregio storico o artistico. Rimangono esclusi anche terreni, uffici, negozi e magazzini;
  • Trasferimento della residenza: l'erede deve trasferire la propria residenza nel Comune dove si trova l'immobile ereditato entro 18 mesi dalla data di apertura della successione.
Riguardo all'ultimo punto, è fondamentale che nella dichiarazione di successione l'erede specifichi espressamente l'impegno a trasferire la residenza nei termini previsti. La mancata dichiarazione o il mancato trasferimento entro il termine stabilito comportano la perdita del bonus prima casa 2025, con conseguente obbligo di versare le maggiori imposte originariamente dovute, gli interessi maturati e una sanzione pari al 30% dell'importo dovuto.

Agevolazioni fiscali previste dal bonus prima casa 2025

Le agevolazioni fiscali che spettano nell'ambito del bonus prima casa 2025 sono diverse e variano in base alla tipologia di acquisto e alla situazione del contribuente:

  • IVA ridotta al 4% per acquisti da imprese costruttrici o di ristrutturazione, anziché l'aliquota ordinaria del 10%;
  • Imposta di registro ridotta al 2% (invece del 9%) e imposte ipotecaria e catastale fissate a 50 euro ciascuna per acquisti da privati o da imprese in esenzione IVA;
  • Imposte ipotecaria e catastale equiparate a quelle degli acquisti dalle imprese costruttrici (200 euro ciascuna) per acquisti mediante successione o donazione;
  • Credito d'imposta per chi vende una casa acquistata con le agevolazioni prima casa e ne riacquista un'altra entro 12 mesi, beneficiando nuovamente delle stesse agevolazioni.

Procedura per richiedere il bonus prima casa 2025 in caso di successione

Per richiedere il bonus prima casa 2025 in caso di successione ereditaria, è necessario seguire una procedura specifica:
  1. Presentazione della dichiarazione di successione: deve essere presentata entro 12 mesi dalla data del decesso del de cuius;
  2. Dichiarazione di intenti: nella dichiarazione di successione, l'erede deve espressamente indicare la volontà di usufruire delle agevolazioni fiscali prima casa e dichiarare di possedere tutti i requisiti necessari;
  3. Impegno al trasferimento della residenza: se non già residente nel comune dove si trova l'immobile ereditato, l'erede deve dichiarare l'impegno a trasferirvi la residenza entro 18 mesi;
  4. Verifica dell'assenza di impedimenti: è necessario verificare che non vi siano condizioni ostative all'ottenimento del beneficio, come il possesso di altre abitazioni acquistate con agevolazioni.
Nel caso in cui l'erede sia già proprietario di un'altra abitazione acquistata con il bonus prima casa, può comunque beneficiare nuovamente dell'agevolazione sull'immobile ereditato, a condizione che venda l'abitazione precedente entro un anno dall'apertura della successione.

Differenze tra acquisto e successione per il bonus prima casa 2025

Esistono alcune differenze significative tra l'applicazione del bonus prima casa 2025 in caso di acquisto ordinario e in caso di successione:

  • Imposte dovute: mentre nell'acquisto standard si applica l'imposta di registro al 2% o l'IVA al 4%, nella successione si applicano l'imposta di successione (con franchigie e aliquote diverse in base al grado di parentela) e le imposte ipotecaria e catastale in misura fissa (200 euro ciascuna) se si richiede l'agevolazione;
  • Tempistiche: in caso di acquisto, la dichiarazione di voler stabilire la residenza va fatta nell'atto di compravendita, mentre nella successione va inserita nella dichiarazione di successione;
  • Decadenza: in entrambi i casi, il mancato trasferimento della residenza entro 18 mesi comporta la perdita dell'agevolazione, ma i termini decorrono da momenti diversi (rogito per l'acquisto, apertura della successione per l'eredità).
È importante sottolineare che, a differenza dell'acquisto diretto, nell'eredità non si pone il requisito che l'immobile si trovi nel comune di residenza o di lavoro dell'erede, essendo sufficiente l'impegno a trasferirvi la residenza.

Casi particolari di successione e bonus prima casa 2025

Esistono alcune situazioni particolari che possono influenzare l'applicazione del bonus prima casa 2025 in caso di successione:

Successione con più eredi

Quando un immobile viene ereditato da più persone, ciascun erede può richiedere l'agevolazione per la propria quota di proprietà, purché soddisfi individualmente tutti i requisiti necessari. Se anche solo uno degli eredi non possiede i requisiti o non richiede l'agevolazione, gli altri possono comunque beneficiarne per le loro quote.

Consolidamento dell'usufrutto

Nel caso in cui un erede riceva la nuda proprietà di un immobile e successivamente acquisisca anche l'usufrutto per morte dell'usufruttuario, il consolidamento dell'usufrutto non costituisce un nuovo acquisto e non è quindi soggetto a ulteriori imposte.

Immobili situati all'estero

Per gli immobili situati all'estero ricevuti in eredità, il bonus prima casa 2025 non è applicabile, in quanto le agevolazioni fiscali italiane si applicano solo agli immobili situati nel territorio nazionale.

 

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