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Affitto brevi casa, nuove leggi e regole ufficiali 2024

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
affitti brevi 2024

Cosa cambia per le norme sugli affitti brevi delle case nel 2024: i chiarimenti e le spiegazioni

Quali sono le nuove leggi per gli affitti brevi delle case nel 2024? La questione sugli affitti brevi delle case si è a lungo dibattuta e sono cambiate le regole, soprattutto relativamente ad alcune situazioni. Vediamo cosa prevedono. 

  • Quali sono le nuove leggi 2024 sugli affitti brevi delle case  
  • Come cambia la cedolare secca per le case in affitto breve

Quali sono le nuove leggi 2024 sugli affitti brevi delle case 

Cambiano alcune regole da rispettare per i proprietari che decidono di dare in affitto breve le proprie case. E si parte dal debutto del cosiddetto Cin.

Da settembre sarà, infatti, ufficialmente in vigore (secondo quanto al momento stabilito) l’obbligo di indicazione del Codice identificativo nazionale, Cin, da associare alle unità immobiliari.

Si tratta di una novità che sarà necessaria per la definizione di una banca dati unica nazionale per le strutture ricettive (alberghi, ostelli, motel, agriturismi, campeggi) e per gli immobili destinati alle locazioni brevi con l’intento di contrastare l’evasione fiscale.

Il database permetterà, infatti, all’Agenzia delle Entrate e alla Guardia di Finanza di effettuare incroci e individuare le eventuali situazioni a rischio, da sottoporre a controlli.

Il Cin dovrà essere esposto all’esterno dello stabile nel quale si trova l’appartamento e deve indicato in ogni annuncio. Chi non lo farà, rischierà sanzioni molto pesanti, comprese tra gli 800 e anche i 10mila euro.

E' stata definita poi una procedura di registrazione online gratuita, o comunque ad un costo irrisorio, per gli immobili in affitto breve nei paesi dell’Ue al termine della quale gli host ricevono un numero di registrazione che permette di affittare regolarmente e correttamente il proprio immobile per brevi periodi.

Grazie alla nuova procedura di registrazione online, le autorità competenti possono conoscere l’identità degli ospiti e verificarne le relative informazioni.

Dal canto loro, le piattaforme online dovranno garantire agli utenti di identificare l’immobile nell’annuncio tramite il numero di registrazione dell’host.

Come cambia la cedolare secca per le case in affitto breve

E' cambiata anche la cedolare secca che si può applicare sui contratti di case in affitto breve.

L'aliquota è, infatti, passata dal 21% al 26% ma solo per chi affitta dal secondo immobile in poi e fino a quattro.

Ciò significa che sul primo immobile che si decide di dare in affitto breve si paga la cedolare secca al 21%, dal secondo al quarto si paga al 26% e dal quinto immobile da locare in poi si deve aprire la partita Iva. 

Il vantaggio della cedolare secca è che comunque riunisce in un’unica imposta:

  • Irpef;
  • addizionale comunale e regionale;
  • imposta di registro;
  • imposta di bollo.
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