La giornata finanziaria del 16 dicembre 2025 si apre tra attese per appuntamenti macroeconomici, dati su inflazione, occupazione e PMI, riflettendosi su indici, Borse internazionali e principali titoli a Piazza Affari.
Oggi martedì 16 Dicembre, è una giornata ricca di avvenimenti e dati economici attesi dai protagonisti della scena finanziaria internazionale. Gli investitori guardano con grande attenzione a una serie di indicatori utili a valutare la salute economica di diverse aree geografiche. Come ogni inizio settimana di metà dicembre, si concentrano appuntamenti di rilievo che offriranno nuove indicazioni su inflazione, progresso dei settori manifatturiero e dei servizi, livello dei prezzi e dati occupazionali. In questo contesto, il quadro delineato dalle principali piazze mondiali orienterà le strategie di breve e medio periodo dedicando particolare attenzione anche alle notizie societarie provenienti da Milano. Il focus odierno è sull’attendismo prudente che accompagna i mercati a ridosso delle festività, mentre numeri e aggiornamenti macro porebbero influenzare le aspettative su crescita e politiche monetarie.
Oggi si susseguono numerosi eventi e pubblicazioni che coinvolgono il panorama europeo e internazionale. Particolarmente rilevanti sono:
I dati PMI (Purchasing Managers’ Index) rappresentano il termometro avanzato dell’attività economica nei principali blocchi mondiali. Oggi sono previsti diversi aggiornamenti:
Sul fronte occupazionale, la Gran Bretagna pubblica il tasso di disoccupazione e le retribuzioni medie relative a ottobre (4,4% il dato atteso), mentre negli Stati Uniti il focus è proiettato sulle nuove assunzioni non agricole di novembre (NFP), variabile fondamentale per anticipare possibili decisioni della Federal Reserve sui tassi.
Infine, i dati sulle vendite al dettaglio sia in area euro sia negli USA sono osservati speciali: le attese si attestano su un contenuto +0,2% mensile. L’analisi congiunta di questi elementi offre agli operatori una lettura delle tendenze macro a breve termine e delle eventuali pressioni sui margini aziendali e sulla propensione dei consumatori alla spesa.
L’avvicinamento alle festività di fine anno tradizionalmente coincide con uno scenario improntato a cautela, ma la presenza di molteplici dati macro di rilievo può investire i mercati di nuove volatilità. Gli indici principali come il Ftse Mib, il Dax tedesco, il Cac francese e lo Stoxx 600 si muovono su livelli elevati, dopo un inizio settimana contraddistinto da forti rialzi grazie a flussi di acquisto nei settori bancari e industriali.
A trainare i listini sono stati soprattutto i titoli finanziari, in attesa delle decisioni della Federal Reserve e della Banca Centrale Europea sui tassi. Le aspettative degli operatori si indirizzano verso uno scenario di tassi invariati in Europa, con qualche scommessa su primi tagli nel prossimo semestre. Negli Stati Uniti, la pubblicazione dei posti di lavoro non agricoli e dei dati sulle retribuzioni sarà determinante per ridefinire le previsioni delle future mosse della Fed, in particolare sul potenziale avvicendamento alla presidenza dopo Powell.
Le previsioni sulle prospettive dei listini restano positive: la Borsa di Milano può contare su una crescita annuale del 29% a oggi, superando i 44.000 punti e mostrando una resilienza superiore rispetto ad altri mercati europei. Tuttavia, non sono escluse prese di profitto dopo il rally recente, specie se gli indicatori macro mostrassero segnali di debolezza o decelerazione, o in caso di sorprese negative dagli Stati Uniti, spesso influenti sull’umore degli investitori mondiali.
Sul mercato italiano, nel corso delle ultime sedute, la performance del Ftse Mib si è attestata su livelli elevati, con una chiusura positiva che conferma la leadership di Milano in Europa. Il balzo sopra i 44.000 punti del principale indice riflette una forte domanda su bancari e industriali, sostenuta dalle aspettative per un contesto di tassi più favorevoli e dalla buona salute del comparto.
I più recenti rialzi sono guidati da:
Oltre i confini italiani, la panoramica sui mercati internazionali mostra listini asiatici in recupero, con Tokyo e Hong Kong che registrano progressi superiori all’1%. Wall Street chiude la sessione precedente con dati misti: bene Dow Jones e S&P 500, nuovo record per il primo, mentre il Nasdaq, indebolito dai tecnologici e dal comparto IA, arretra leggermente.
L’analisi valutaria indica un euro/dollaro stabile intorno a quota 1,1750. Sullo sfondo, lo yen risulta in rafforzamento, alimentato dalle attese di un imminente rialzo dei tassi in Giappone, mentre il dollaro statunitense resta sulla difensiva in attesa dei dati sull’occupazione e dei segnali della Federal Reserve.
| Valuta | Quotazione |
| Euro/Dollaro | 1,1750 |
| Yen/Euro | 182,50 |
| Yen/Dollaro | 155,25 |
Materie prime e asset rifugio contribuiscono all’orientamento degli investitori: il petrolio tenta un recupero (Brent a 61 dollari, WTI a 58), il gas naturale si muove in leggero ribasso e l’oro resta prossimo ai livelli record, offrendo copertura in un contesto di volatilità e transizione tra cicli economici diversi.
Nel quadro meneghino risaltano raccomandazioni e movimenti societari che influiscono su diversi titoli:
La chiusura degli scambi odierni offrirà indicazioni preziose sul sentiment degli operatori a ridosso della parte finale dell’anno. I mercati restano in una fase di ottimismo cauto, sostenuta da una solida impostazione dei principali listini, dalla resilienza degli asset industriali e bancari, nonché dalla ricerca di rendimento in un contesto caratterizzato da variabili macroeconomiche complesse.
L’ampia serie di appuntamenti e dati pubblicati oggi costituirà la base di valutazione sulla quale modellare le decisioni di investimento per il prossimo trimestre. Restano sotto osservazione le possibili evoluzioni di politica monetaria, gli aggiustamenti del quadro tassi negli Stati Uniti, il dialogo europeo sugli standard ambientali e le dinamiche strategiche delle principali aziende quotate. In sintesi, la giornata offre spunti decisivi per valutare bilanci e direzioni future dei mercati finanziari globali e domestici.