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Agevolazioni e aiuti per lavori in casa e ristrutturazioni per disabili e invalidi nel 2025

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
aiuti lavori disabili

Bonus, agevolazioni fiscali e aiuti per lavori in casa e ristrutturazioni dedicate a disabili e invalidi. Requisiti, vantaggi e come ottenerli

Le persone con gravi disabilità e i familiari che li hanno fiscalmente a carico possono beneficiare non solo dei permessi 104 per l'assistenza dei disabili ma anche di diverse agevolazioni economiche, che comprendono importanti detrazioni per lavori in casa. Le ristrutturazioni edilizie per migliorare l'accessibilità domestica rappresentano infatti un aspetto fondamentale per garantire autonomia e qualità della vita. Vediamo nel dettaglio quali sono le agevolazioni e gli aiuti disponibili nel 2025 per chi deve adattare l'abitazione alle esigenze di persone con disabilità o invalidità.

Bonus Barriere Architettoniche 2025, detrazione al 75%

Il Bonus Barriere Architettoniche è uno degli incentivi più vantaggiosi per chi deve effettuare interventi di abbattimento delle barriere architettoniche nelle abitazioni. Questa agevolazione è stata prorogata fino al 31 dicembre 2025 dalla Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197 del 29 dicembre 2025).

Il bonus prevede una detrazione fiscale del 75% sulle spese sostenute per interventi volti all'eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti. Grazie a questa agevolazione, è possibile recuperare il 75% della spesa per l'acquisto e l'installazione di:

  • Ascensori
  • Montascale
  • Servoscala
  • Piattaforme elevatrici
  • Rampe
La detrazione viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo attraverso la dichiarazione dei redditi. È importante sottolineare che a partire dal 2024, le quote annuali sono diventate 10 (in precedenza erano 5).

I massimali di spesa su cui calcolare la detrazione variano in base alla tipologia di edificio:

  • 50.000 euro per edifici unifamiliari o unità immobiliari situate all'interno di edifici plurifamiliari che siano indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall'esterno
  • 40.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l'edificio, per edifici composti da 2 a 8 unità immobiliari
  • 30.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l'edificio, per edifici con più di 8 unità immobiliari
Possono beneficiare dell'agevolazione tutti i contribuenti soggetti all'imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), in particolare:
  • Proprietari dell'immobile
  • Titolari di diritti reali di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
  • Locatari o comodatari
Anche i condomini possono usufruire di questa agevolazione. In questo caso, è necessaria una delibera di acquisto in assemblea condominiale, approvata da almeno un terzo dei millesimi. La detrazione sarà poi ripartita tra i singoli condomini in base ai millesimi di proprietà.

Requisiti per accedere al Bonus Barriere Architettoniche

Per accedere a questa agevolazione, gli interventi devono rispettare i requisiti previsti dal Decreto Ministeriale n. 236 del 14 giugno 1989, che contiene le prescrizioni tecniche necessarie per garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica.

A partire dal 2024, a seguito del Decreto Legge n. 212 del 30 dicembre 2023, sono stati definiti in modo specifico gli interventi che possono beneficiare del bonus, limitandoli a:

  • Scale
  • Rampe
  • Ascensori
  • Servoscala
  • Piattaforme elevatrici
È necessario inoltre che l'intervento sia attestato da un'asseverazione rilasciata da un tecnico abilitato, che certifichi il rispetto dei requisiti tecnici previsti dal D.M. 236/1989.

I pagamenti devono essere effettuati tramite bonifico bancario parlante, indicando nella causale il riferimento normativo, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale o la partita IVA del beneficiario del pagamento.

Bonus Ristrutturazione 2025 per disabili e invalidi, detrazioni al 50%

Un'altra importante agevolazione disponibile nel 2025 è il Bonus Ristrutturazione, che prevede una detrazione IRPEF del 50% per interventi di recupero del patrimonio edilizio, inclusi quelli finalizzati all'abbattimento delle barriere architettoniche.

Questa detrazione si applica su una spesa massima di 96.000 euro per unità immobiliare, indipendentemente dal numero di proprietari o titolari. Il recupero fiscale è pari al 50% della spesa, da suddividere in 10 anni nelle dichiarazioni dei redditi.

È importante sottolineare che, secondo le nuove disposizioni della Legge di Bilancio 2025, l'aliquota del 50% è mantenuta solo per interventi sull'abitazione principale, mentre per le seconde case l'aliquota scende al 36%.

Tra gli interventi ammessi al Bonus Ristrutturazione per disabili e invalidi rientrano:

  • Installazione di ascensori e montacarichi
  • Realizzazione di elevatori esterni all'abitazione
  • Sostituzione di gradini con rampe
  • Ampliamento di porte e passaggi
  • Adeguamento dei servizi igienici
  • Installazione di dispositivi di automazione
  • Realizzazione di strumenti che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo tecnologico, favoriscano la mobilità interna ed esterna delle persone con disabilità grave
Per accedere all'agevolazione, i pagamenti devono essere effettuati mediante bonifico bancario o postale, specificando la causale del versamento con riferimento alla normativa (articolo 16-bis del D.P.R. 917/1986), il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale o numero di partita IVA del destinatario del pagamento.

Differenze tra Bonus Barriere Architettoniche e Bonus Ristrutturazione

È importante sottolineare che le due agevolazioni (Bonus Barriere Architettoniche al 75% e Bonus Ristrutturazione al 50%) non sono cumulabili per gli stessi interventi. Il contribuente può scegliere l'agevolazione più conveniente in base alla propria situazione fiscale.

In generale, il Bonus Barriere Architettoniche al 75% risulta più vantaggioso per interventi specifici di eliminazione delle barriere, mentre il Bonus Ristrutturazione può essere preferibile se si devono effettuare lavori più ampi che includono anche altri tipi di ristrutturazione.

Contributi della Legge 13/89 per l'abbattimento delle barriere architettoniche

Un'ulteriore possibilità di supporto economico è rappresentata dai contributi a fondo perduto previsti dalla Legge n. 13/89, che eroga fondi a carico dello Stato e delle Regioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati.

Questi contributi sono destinati a chiunque presenti menomazioni o limitazioni funzionali permanenti (compresa la cecità) che rendano difficoltoso o pericoloso superare le barriere architettoniche. La condizione di disabilità può essere attestata mediante un certificato rilasciato anche dal medico di base, senza necessità di documentazioni specifiche.

Le persone con disabilità riconosciute invalide civili dall'Azienda Sanitaria Locale hanno diritto di precedenza nella graduatoria delle domande ammesse al contributo. L'importo del contributo varia in base alla spesa sostenuta:

  • Fino a € 2.582,28: il contributo copre l'intera opera di ristrutturazione
  • Fino a € 12.911,42: viene rimborsato il 25% della spesa sostenuta oltre la quota base di € 2.582,28
  • Tra € 12.911,42 e € 51.645,69: viene rimborsato il 5% della spesa oltre la quota di € 12.911,42
  • Per una spesa pari o superiore a € 51.645,69: la quota di rimborso è di € 7.101,28
La domanda per ottenere il contributo deve essere presentata al sindaco del comune in cui si trova l'immobile entro il 1° marzo di ogni anno, allegando un certificato medico, il preventivo di spesa e un'autocertificazione dalla quale risultino l'ubicazione dell'immobile, gli interventi da realizzare e la conferma che per tali opere non sono stati concessi altri contributi.

IVA agevolata al 4% per ausili e interventi

Per agevolare le persone con disabilità nell'acquisto di mezzi e strumenti necessari per migliorare la loro autonomia, è prevista l'applicazione dell'IVA agevolata al 4% (anziché l'aliquota standard del 22%) su:

  • Mezzi necessari all'accompagnamento, alla deambulazione e al sollevamento delle persone con disabilità
  • Ausili tecnici e informatici destinati a facilitare l'autosufficienza e l'integrazione
  • Protesi e ausili per menomazioni funzionali permanenti
  • Apparecchi di ortopedia e ausili per la deambulazione
  • Servoscala e altri mezzi similari per il superamento di barriere architettoniche
Per usufruire dell'IVA agevolata, è necessario presentare al venditore la documentazione che attesta il diritto all'agevolazione, come il certificato attestante l'invalidità o la disabilità e, in alcuni casi, un'autocertificazione che attesti che l'acquisto è finalizzato al superamento delle barriere architettoniche.

Installazione di montascale e piattaforme elevatrici, procedure e agevolazioni

L'installazione di montascale, servoscala o piattaforme elevatrici rappresenta uno degli interventi più comuni per l'abbattimento delle barriere architettoniche, soprattutto in edifici esistenti dove non è possibile realizzare un ascensore tradizionale.

Questi dispositivi consentono alle persone con mobilità ridotta di superare agevolmente le scale e accedere ai diversi livelli dell'abitazione, migliorando significativamente la loro autonomia e qualità della vita.

Nel 2025, per l'installazione di montascale o piattaforme elevatrici, si può beneficiare di diverse agevolazioni:

  • Detrazione del 75% con il Bonus Barriere Architettoniche
  • Detrazione del 50% con il Bonus Ristrutturazione
  • Detrazione del 19% per le spese sanitarie
  • IVA agevolata al 4%
  • Contributi a fondo perduto della Legge 13/89
Per l'installazione di questi dispositivi in condominio, è necessario seguire una procedura specifica:
  1. Presentare una richiesta formale all'amministratore di condominio
  2. Sottoporre la richiesta all'assemblea condominiale
  3. Ottenere l'autorizzazione (in caso di installazione di dispositivi mobili che non modificano le parti comuni, l'autorizzazione non può essere negata)
  4. Procedere con la progettazione e l'installazione nel rispetto delle normative tecniche
È importante sottolineare che, in base alla legge, il condominio non può vietare l'installazione di montascale o altri dispositivi simili destinati a persone con disabilità, anche se comportano l'occupazione di parti comuni dell'edificio, purché le modifiche non rendano le parti comuni inservibili o ne alterino la destinazione.

Adeguamento del bagno per disabili, requisiti e interventi agevolati

L'adeguamento del bagno è uno degli interventi più frequenti per migliorare l'accessibilità dell'abitazione per persone con disabilità o mobilità ridotta. Un bagno accessibile deve rispettare specifici requisiti tecnici stabiliti dal D.M. 236/1989, tra cui:

  • Dimensioni minime che consentano lo spazio di manovra per una sedia a ruote
  • Spazio laterale al water di almeno 100 cm per consentire il trasferimento dalla sedia a ruote
  • Lavabo senza colonna, posto a un'altezza di circa 80 cm dal pavimento
  • Doccia a filo pavimento, preferibilmente con sedile ribaltabile
  • Porte con luce netta di almeno 75-80 cm, preferibilmente scorrevoli o che si aprono verso l'esterno
  • Maniglie e supporti per facilitare i movimenti
  • Pavimentazione antisdrucciolo
È importante notare che, a seguito delle modifiche introdotte dal Decreto 212/2023, l'adeguamento del bagno non rientra più tra gli interventi che possono beneficiare della detrazione del 75% con il Bonus Barriere Architettoniche, a meno che non sia parte di un intervento più ampio che comprenda anche scale, rampe, ascensori, servoscala o piattaforme elevatrici.

Tuttavia, è possibile usufruire della detrazione del 50% con il Bonus Ristrutturazione, a condizione che l'intervento sia finalizzato all'eliminazione delle barriere architettoniche e al miglioramento della mobilità per persone con disabilità.

Interventi per domotica e tecnologie assistive

La domotica e le tecnologie assistive rappresentano soluzioni innovative per migliorare l'autonomia e la qualità della vita delle persone con disabilità. Questi sistemi consentono di controllare diversi aspetti dell'abitazione attraverso comandi vocali, smartphone o altri dispositivi adattati alle esigenze specifiche dell'utilizzatore.

Tra gli interventi di domotica che possono beneficiare di agevolazioni fiscali rientrano:

  • Sistemi di automazione per l'apertura e chiusura di porte, finestre e tapparelle
  • Controllo a distanza dell'illuminazione e del riscaldamento
  • Sistemi di sicurezza e teleassistenza
  • Dispositivi per il controllo vocale degli elettrodomestici
  • Sensori di movimento per l'attivazione automatica di luci e apparecchi
Questi interventi possono beneficiare del Bonus Ristrutturazione con detrazione del 50% se finalizzati a favorire la mobilità interna ed esterna delle persone con disabilità grave. Inoltre, per l'acquisto di dispositivi domotici e tecnologie assistive è possibile usufruire della detrazione IRPEF del 19% come spese sanitarie, se questi rientrano nella categoria dei sussidi tecnici e informatici.

È importante che il dispositivo sia specificamente rivolto a compensare una menomazione o una disabilità e che vi sia una certificazione medica che ne attesti la necessità.

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