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Pensioni, 120 euro di aumento nel 2025-2026 in riforma fiscale. Per chi e da quando scatterebbero

di Marianna Quatraro pubblicato il
Pensioni aumenti chi

I pensionati si preparano a ricevere nuovi aumenti degli assegni mensili fino a 120 euro: i motivi degli incrementi che si potrebbero ricevere già a fine anno

Per effetto della nuova riforma fiscale e una ulteriore riduzione delle aliquote Irpef di tassazione sui redditi, i pensionati si preparano a ricevere nuovi aumenti degli assegni mensili.

Tutto dipende dai tempi approvazione del provvedimento. Vediamo cosa cambierebbe nel dettaglio e quali sono gli incrementi che si prospettano.

  • Cosa prevede la nuova riforma del Fisco 
  • Gli aumenti stimati
  • Quali sono i tempi attesi

Cosa prevede la nuova riforma del Fisco 

La riforma del Fisco prevede una nuova revisione dell’Irpef. Un primo passo è stato già fatto l'anno scorso con la riduzione degli scaglioni Irpef da quattro a tre: il primo è rimasto al 23% per i redditi fino a 28.000 euro; il secondo è stato accorpato al primo, con aliquota al 35% per i redditi compresi tra 28.000 e 50.000 euro, e il terzo è stato fissato al 43% per i redditi oltre i 50mila euro.

Il governo si concentra ora sull’attuale secondo scaglione, quello dei redditi da 28.000 a 50.000 euro. L’intenzione è quella di ridurre l’aliquota dal 35% al 33%, un 2% in meno, una riduzione importante che si tradurrebbe in aumenti di oltre 400 euro. 

Gli aumenti stimati

Entrando più nel dettaglio, l'ulteriore riordino dell’Irpef potrebbe portare anche ad una estensione della soglia dello secondo scaglione di reddito da 50.000 a 60.000 euro, per cui l’aliquota massima del 43% si applicherebbe solo sulla quota eccedente i 60.000 euro, mentre la parte compresa fra 50mila e 60mila euro sarebbe tassata al 33% piuttosto che al 43%.

Ciò significa che su 10.000 euro si avrebbe una riduzione dell’aliquota di 10 punti percentuali, con un risparmio finale di mille euro che, sommandosi ai 440 euro, implicano un aumento complessivo di 1440 euro all’anno, per 120 euro in più sulla pensione netta.

Beneficerebbero di tale aumento, dunque, solo i pensionati rientranti nel secondo scaglione reddituale, non tutti.

Quali sono i tempi attesi

La nuova riforma dovrebbe essere portata a termine entro l'estate, completando così il secondo passaggio del riordino dell’Irpef per garantire i nuovi aumenti delle pensioni a partire dal 2026 ma che potrebbero essere anche anticipati, come già accaduto in passato, (ma attualmente poco verosimilmente) alla fine del 2025.

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