La Manovra finanziaria introduce nuove misure e aiuti destinati ai separati, con particolare attenzione ai genitori, ISEE e agevolazioni abitative.
L'inclusione di aiuti per chi, a seguito della fine di una convivenza o di un matrimonio, si trova a dover affrontare difficoltà legate all'abitazione e all'equilibrio fra responsabilità genitoriali e autonomia economica rappresenta un segnale di attenzione normativa. Questo quadro si inserisce in una panoramica di misure più ampia che mira, da una parte, a sostenere i nuclei familiari in condizioni di vulnerabilità e, dall'altra, a favorire la coesione sociale, introducendo importanti aggiornamenti in materia di indicatori economici e supporti finanziari.
L'intervento normativo per il 2026 assume una portata significativa, con uno stanziamento di 18,7 miliardi di euro che pone la famiglia e le forme di sostegno alla natalità fra le priorità di governo. Il contesto economico, ancora segnato da pressioni inflazionistiche e fragilità del potere d'acquisto, richiedeva risposte mirate: la rimodulazione dell'Irpef per il ceto medio, la revisione dell'ISEE, l'introduzione di bonus significativi e una maggiore attenzione ai percorsi di sostegno per chi attraversa fasi di transizione familiale come la separazione.
Il pacchetto famiglia, con una dotazione di 3,5 miliardi nel triennio, interviene dunque su molti fronti, mirando ad alleggerire la pressione sulle fasce più esposte e a garantire equità nell'accesso ai servizi. Particolare rilievo è riservato alla tutela della prima casa e all'inclusione di meccanismi che facilitano, per chi si trova in difficoltà, il ritorno a condizioni di abitatibilità dignitosa e stabile, in sinergia con politiche di welfare e lotta alla povertà.
L'attenzione verso i genitori separati si traduce, nella Manovra, nell'introduzione di contributi economici destinati a chi ha perso la disponibilità dell'immobile familiare a seguito di separazione. Gli aiuti ai separati Manovra finanziaria sono studiati per rispondere a un'esigenza concreta: fornire un sostegno tangibile a coloro che, soprattutto tra i padri, si trovano frequentemente esclusi dal circuito abitativo tradizionale, con esiti talvolta di forte precarietà.
Una delle principali innovazioni riguarda la modalità di calcolo dell'ISEE, strumento fondamentale per l'accesso alle agevolazioni. Per la prima volta, la prima casa viene esclusa dal calcolo, purché rientri entro la soglia catastale di 92.000 euro. L'esclusione consente ai separati di accedere più facilmente a diverse forme di sostegno economico, in quanto molte prestazioni sono condizionate dall'indicatore:
Vantaggi dell'esclusione della prima casa dall'ISEE |
- Maggiore equità nell'accesso al welfare |
- Possibilità per separati e famiglie monogenitoriali di ottenere bonus finora preclusi |
Parallelamente, sono potenziati i meccanismi di agevolazione abitativa per chi, dopo una separazione, si trova ad affrontare difficoltà nell'accesso a un nuovo alloggio. L'erogazione di specifici contributi mira a colmare il gap tra esigenze reali e possibilità economiche, rafforzando i percorsi di reinserimento abitativo anche per i soggetti più vulnerabili:
La Manovra rinnova e potenzia strumenti già esistenti e ne introduce di ulteriori rivolti a tutta la platea dei nuclei familiari. Lo stanziamento su questo fronte, che ammonta a 1,6 miliardi di euro, riguarda: