La Manovra Finanziaria 2026 si presenta come uno dei documenti più attesi dagli addetti ai lavori e dalle persone coinvolte, soprattutto per le molteplici novità a sostegno di invalidi, disabili e anziani. Le misure varate puntano ad adeguare i sistemi di welfare pubblico alle esigenze di una popolazione in continuo invecchiamento e a rendere effettivi i principi di inclusione e tutela stabiliti dalle recenti riforme. Pur confermando alcune tutele storiche, la nuova Manovra introduce criteri più selettivi di accesso alle prestazioni.
Le principali misure per invalidi, disabili e anziani: cosa prevede la Manovra Finanziaria
La Manovra aggiorna e proroga molti strumenti di tutela e supporto per le categorie più vulnerabili, come invalidi, disabili e anziani, introducendo modifiche rilevanti in tema di detrazioni, bonus e assistenza. Si segnalano le seguenti principali misure:
- Estensione e rafforzamento della tutela per le persone con disabilità, con conferma e revisione dei bonus specifici come l’Assegno di inclusione (ADI) e la Disability Card. L’ADI viene confermato per i nuclei familiari con ISEE fino a 9.360 euro e maggiorazioni per presenza di disabili o anziani.
- Nuovi limiti per le detrazioni fiscali collegati al numero di figli e alla presenza di soggetti con disabilità nel nucleo familiare, mentre per i figli disabili a carico la soglia di reddito per le detrazioni è rimasta invariata.
- Bonus barriere architettoniche al 75% confermato per il 2025, che garantisce detrazioni sulle spese di adeguamento abitativo, con possibilità di successiva revisione dal 2026.
- Stanziamento di nuovi fondi per caregiver e non autosufficienza, con risorse che confluiscono nel Fondo per la Non Autosufficienza fino all’effettiva attuazione di interventi legislativi specifici per il riconoscimento del ruolo sociale e degli oneri del caregiver familiare.
- Nuove assunzioni previste per insegnanti di sostegno e incentivi all’associazionismo volto all’inclusione sociale.
- Riforma della disabilità e cani di assistenza: il nuovo impianto normativo prevede l’equiparazione dei diritti per chi utilizza cani di assistenza per diverse disabilità, la creazione di un registro per gli enti di formazione degli animali e nuovi parametri di benessere e standard di addestramento.
Invalidità civile e disabilità: benefici confermati, nuovi requisiti e strumenti introdotti
Per invalidi e disabili sono stati confermati gli importi per assegno mensile (circa 336 euro per invalidità dal 74% al 99%) e
pensione di inabilità per invalidi totali (100%), mentre
l’indennità di accompagnamento è riconosciuta ai soggetti non autosufficienti, raggiungendo una cifra superiore ai 540 euro mensili. L’introduzione dell’
Assegno di inclusione copre il fabbisogno di nuclei familiari con componenti fragili, accrescendo la rispondenza del sistema ai nuovi bisogni:
- L’adeguamento all’inflazione degli importi è un ulteriore elemento di tutela, così come la possibilità di richiedere pensionamento anticipato a determinate condizioni di invalidità e la maggiore valorizzazione dei contributi per chi lavora con una percentuale di disabilità riconosciuta.
- Sul piano fiscale, sono confermate agevolazioni per l’acquisto e l’adattamento di veicoli destinati a persone disabili, detrazioni sulle spese sanitarie anche senza franchigia, deduzioni su spese specifiche di assistenza e applicazione dell’IVA agevolata per sussidi tecnici e informatici.
- Restano valide le agevolazioni previste dalla legge 104/1992, come i permessi retribuiti, i congedi straordinari e il diritto alla scelta della sede di lavoro più vicina per i lavoratori disabili e i loro familiari. Le nuove agevolazioni per la Disability Card e per i grandi invalidi mostrano la volontà legislativa di uniformarsi agli standard europei di inclusione.
Prestazione universale anziani e bonus: criteri di accesso, modalità e limiti della misura
Nel quadro delle novità più rilevanti, la
Prestazione Universale per Anziani rappresenta una svolta significativa per sostenere gli ultraottantenni non autosufficienti. Il beneficio, sperimentale dal 2025 al 2026, è destinato agli over 80 già titolari di indennità di accompagnamento e con ISEE sociosanitario non superiore a 6.000 euro. Ha un importo mensile complessivo che può superare i 1.390 euro, comprendendo sia la quota fissa dell’accompagnamento sia quella integrativa di 850 euro da investire obbligatoriamente in servizi di cura, assistenti domiciliari o l’acquisto di servizi presso strutture qualificate. Inoltre:
- Il riconoscimento del diritto è subordinato a una verifica medica e sociale della condizione di “bisogno assistenziale gravissimo”, secondo parametri stringenti (es. coma, stato vegetativo, gravi disabilità motorie o cognitive, deprivazione sensoriale).
- La richiesta può essere fatta direttamente tramite il portale INPS o tramite patronati, con controlli automatici sulla regolarità dei requisiti.
- Il beneficio è reversibile: il richiedente può scegliere di rinunciare alla prestazione universale per tornare all’indennità ordinaria di accompagnamento in caso di mutate esigenze o difficoltà nella rendicontazione delle spese.
- Per garantire la correttezza nell’utilizzo delle risorse pubbliche, i fruitori devono documentare le spese per il personale di cura o servizi specifici; in caso di mancata rendicontazione, il bonus decade.
Gli aiuti, agevolazioni e bonus esclusi o limitati dalla Manovra 2026: le misure rimaste fuori
Alcuni aiuti di rilievo non sono stati confermati o risultano limitati nella nuova Manovra. Ecco una sintesi delle principali esclusioni e restrizioni:
- Non è ancora prevista una misura strutturale e autonoma per il caregiver familiare, benché i fondi siano stati temporaneamente assegnati al Fondo per la Non Autosufficienza.
- Restano escluse proroghe per alcune agevolazioni per l’acquisto di ausili tecnologici e bonus specifici (ad esempio, bonus smartphone e PC per titolari di Legge 104 non menzionati fra gli strumenti strutturali del 2026), che potrebbero essere oggetto solo di interventi con futuri decreti.
- L’assegno unico con maggiorazione per figli disabili è stato confermato, ma la maggiorazione extra di 120 euro per i nuclei familiari con ISEE inferiore a 25.000 euro non è stata strutturalmente rifinanziata dopo il 2025.
- L’esclusione dal beneficio determina una minore tutela per i disabili che abbiano nel nucleo famigliare altri soggetti a carico non inclusi nei parametri ISEE validi.
I punti da chiarire e le criticità aperte della legge di bilancio per invalidi, disabili e anziani
Nonostante i passi avanti normativi, la Manovra 2026 evidenzia ancora
alcune incertezze operative e questioni non risolte:
- Permane l’attesa per molteplici decreti attuativi, determinanti per regolamentare nel dettaglio criteri di accesso e modalità erogative di nuove misure (come il bonus per i servizi di cura e la disciplina definitiva delle nuove commissioni di accertamento).
- Risulta stringente il requisito ISEE richiesto per la Prestazione Universale anziani, anche dopo le interpretazioni che permettono l’uso dell’ISEE nucleo ristretto.
- La digitalizzazione dei controlli e delle pratiche amministrative, se non adeguatamente accompagnata da campagne informative accessibili, rischia di escludere le persone più anziane o poco digitalizzate, in particolare coloro che hanno maggiore bisogno di assistenza.
- Non sono ancora stati chiariti i criteri per le esclusioni relative ai registri dei soggetti abilitati all’addestramento e al rilascio dei tesserini identificativi per i cani di assistenza.
- Criticità emergono anche sul tema della rendicontazione delle spese legate ai nuovi importi assistenziali: le verifiche potrebbero generare problematiche e richieste di recupero nei confronti di famiglie già fragili.
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