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Aiuti e agevolazioni per le persone malate di Alzheimer e per i loro coniugi, figli e familiari

di Marianna Quatraro pubblicato il
Aiuti malati Alzheimer

Dalla pensione di invaliditŕ, a detrazioni e agevolazioni per il lavoro ma non solo: quali sono le agevolazioni in vigore per i malati di Alzheimer e chi li assiste

Quali sono gli aiuti e le agevolazioni disponibili per le persone malate di Alzheimer e per i loro coniugi, figli e familiari? L’Alzheimer è una malattia sempre più diffusa e sempre più difficile da affrontare.

Secondo il rapporto 'L'impatto economico e sociale della malattia di Alzheimer dopo la pandemia da Covid-19', realizzato dal Censis in collaborazione con l'Associazione Italiana Malattia di Alzheimer (Aima), ci vogliono anni per la diagnosi, ci sono ancora pochi riferimenti per le terapie, e i familiari che assistono i malati, i cosiddetti caregiver, sono sempre più soli nella cura dei congiunti. La situazione sarebbe, dunque, da migliorare. 

  • Quali sono gli aiuti disponibili nel 2024 per i malati di Alzheimer e i loro familiari
  • E cosa si può ancora fare per migliorare la vita dei malati di Alzheimer e dei loro familiari

Quali sono gli aiuti disponibili nel 2024 per i malati di Alzheimer e i loro familiari

La normativa italiana prevede per i malati di Alzheimer il riconoscimento di diversi aiuti, a partire dalla indennità di accompagnamento e dalla pensione d'invalidità civile. 

La prima è una prestazione riconosciuta dall’Inps ai cittadini in possesso di specifici requisiti sanitari, residenti stabilmente in Italia, indipendentemente da età e reddito personale annuo.

Per averla, bisogna presentare la domanda direttamente all’Ente previdenziale e solo in modalità online o rivolgendosi ad un Caf.

La pensione di invalidità civile è una prestazione assistenziale, sempre erogata dall’Inps, riservata a coloro ai quali viene riconosciuta, e accertata da una apposita commissione medica dell’Istituto previdenziale, una riduzione della capacità lavorativa al 100% e a condizione di rientrare nel limite di reddito.

Per avere la pensione di invalidità non è necessario soddisfare alcun requisito contributivo. L'importo per il 2024 è pari a 531,76 euro mensili. Anche in questo caso la domanda va inviata all'Inps insieme al certificato medico.

Ai malati e ai relativi familiari vengono, inoltre, riconosciute ulteriori diverse agevolazioni e aiuti come: 

  • il permesso di sosta auto per invalidi e agevolazioni per i mezzi di trasporto privati, sia per i pazienti disabili e sia per i loro familiari che prevedono l’Iva agevolata al 4%, l’esenzione dal bollo auto e dalle tasse di trascrizione per il passaggio di proprietà;
  • l’erogazione di contributi per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati;
  • la possibilità di una detrazione d’imposta pari al 19% sulle spese sanitarie di qualsiasi tipo (generiche, specialistiche, per medicinali e analisi, ecc.) e, se il paziente riconosciuto è invalido civile o portatore di handicap, si possono dedurre interamente dal reddito le spese mediche generiche e di assistenza specifica, mentre se la persona disabile è ricoverata in un istituto o frequenta un centro diurno, si può dedurre la somma sostenuta per le spese mediche generiche e di assistenza specifica; 
  • esenzioni dal pagamento dei ticket sanitari per prestazioni specialistiche ambulatoriali e di diagnostica strumentale strettamente correlate alla malattia di Alzheimer, e in tal caso la domanda deve essere presentata alla ASL di competenza corredata dalla copia del verbale di riconoscimento dell’invalidità civile o dalla certificazione medica attestante la diagnosi e redatta da specialisti di una struttura pubblica o di istituti autorizzati oppure dalla copia delle cartelle cliniche;
  • permessi a lavoro e congedi biennali retribuiti per i familiari che assistono i malati, non più riservati solo ai genitori o ai fratelli/sorelle conviventi (in caso di scomparsa o inabilità dei genitori);
  • esenzione dal turno di lavoro notturno, che prevede almeno tre ore di lavoro nella fascia tra le 00:00 e le 5:00 del mattino seguenti, per i dipendenti che hanno a carico una persona riconosciuta disabile secondo la Legge 104.

 
E cosa si può ancora fare per migliorare la vita dei malati di Alzheimer e dei loro familiari

Per garantire un’adeguata assistenza ai malati di Alzheimer e alleviare il peso ai familiari, un ruolo importante potrebbe essere ricoperto dalle stesse strutture residenziali che ospitano i malati e che, secondo gli esperi del settore, dovrebbero aprirsi al territorio con eventi divulgativi o serate a tema per aiutare i caregiver anche nella cura a domicilio dei propri cari. 

Bisognerebbe anche prevedere forme di aiuto concreto ai familiari che non possono occuparsi ventiquattro ore su ventiquattro dei loro familiari perché la gestione della malattia può influenzare negativamente la vita privata.