Scattano dal primo gennaio 2024 l’obbligo di comunicazione delle operazioni di acquisti e vendite online sui siti e-commerce: cosa prevede, per chi e date da ricordare
Cosa prevedono i controlli al via su acquisti e vendite online degli italiani su siti e-commerce per scoprire evasione fiscale 2024? Scatta dal prossimo primo gennaio 2024 l’obbligo di comunicazione delle operazioni di acquisti e vendite online sui siti e-commerce, ulteriore sistema stabilito dall’Ue per combattere l’evasione fiscale.
Con l’avvio dei nuovi controlli per vendite e acquisti online da parte dell’Agenzia delle Entrate, si applica ufficialmente la direttiva europea Dac7. Vediamo cosa prevede e per chi.
La nuova direttiva Ue ha l'obiettivo di verificare la situazione reddituale degli utenti che operano online vendendo prodotti, beni e servizi e non per chi acquista, anche se l'eventuale sistema di riscossione di imposte da parte delle Entrate deve ancora essere ben definito.
Per all'attività di e-commerce, legato alla vendita di oggetti su piattaforme online, le Entrate per riscuotere le tasse devono innanzitutto verificare che ci sia effettivo svolgimento di un'attività commerciale continuativa in forma di impresa, in base a numero di transazioni ed entità degli importi, e per cui sarebbe necessario aprire una Partita Iva e quindi versare tasse sul reddito accumulato. Per vendite online sporadiche, infatti, non dovrebbe essere previsto alcun pagamento di tasse.
Stando a quanto deciso, entro il 31 gennaio 2024 le piattaforme online dovranno comunicare all'Agenzia delle Entrate tutti i dati sulle vendite di beni e servizi effettuati sui diversi siti e app.
Il meccanismo di controllo su vendite e acquisti online sui siti di e-commerce funziona nel seguente modo: le diverse piattaforme presenti in un paese membro dell'Unione europea comunicano le informazioni sugli utenti entro il 31 gennaio dell'anno successivo a quello cui si riferisce la comunicazione.
Le prime informazioni relative al 2024 dovranno essere comunicate entro il 31 gennaio 2024 e, non appena ricevute tutte le informazioni necessarie, le 27 amministrazioni fiscali dell'Unione europea condivideranno i dati relativi agli utenti residenti in un determinato paese.
Per esempio, la piattaforma di vendita di vestiti usati Vinted, al cui società è residente in Lituania, trasmetterà i dati degli utenti all'amministrazione fiscale lituana, che a sua volta invierà i dati relativi agli utenti italiani all'Italia, e così via.
Il primo scambio di informazioni su vendite e acquisti online degli italiani su siti di e-commerce avverrà entro il 29 febbraio 2024.