Come cambiano i requisiti per andare in pensione anticipata con l'ape sociale dopo la recente sentenza della Corte di Cassazione: i chiarimenti
Come cambiano i requisiti per andare in pensione con l’ape sociale secondo quanto previsto da una nuova sentenza della Corte di Cassazione? I requisiti per andare in pensione anticipata con l’ape sociale cambiano e a modificarli è una recente sentenza della Cassazione che rivede alcune condizioni previste soprattutto per l’uscita dei disoccupati. Vediamo cosa cambia effettivamente.
Per i giudici, la fruizione della Naspi non rientra tra i requisiti fissati dalla normativa per l’accesso all’ape sociale, considerando che si fa riferimento solo alla condizione della cessazione del rapporto di lavoro o della cessazione di fruizione dell'indennità di disoccupazione, ma solo se è stata richiesta e si è davvero usufruito della misura.
La Corte ha, dunque, affermato che si può avere diritto all’ape sociale semplicemente se si è in uno stato di disoccupazione senza necessità che il soggetto abbia anche beneficiato dell’indennità di disoccupazione, a meno che l’interessato non ne abbia già beneficiato ed essa sia cessata.
Ciò significa che per richiedere l’ape sociale all’Inps, è necessario solo provare lo stato di disoccupazione a seguito della conclusione di un rapporto di lavoro subordinato.
I disoccupati potranno, dunque, richiedere l’ape sociale solo a condizione di aver raggiunto 63 anni e 5 e mesi di età e aver maturato almeno 30 anni di contributi e dimostrare lo stato disoccupazione senza necessità di aver usufruito della Naspi.
Gli altri requisiti per ottenere la Naspi sono i seguenti: