Arrivano le nuove etichette energetiche per le asciugatrici. Come interpretarle correttamente per scegliere il modello più efficiente e risparmiare sui consumi, seguendo le recenti direttive europee sul risparmio energetico
Dal 1° marzo 2025, le asciugatrici domestiche adotteranno una nuova etichetta energetica, stabilita dalla normativa europea. Questo aggiornamento, previsto dal Regolamento UE 2023/2533, introduce una scala più rigorosa da A a G, eliminando le precedenti classi A+, A++ e A+++. Le modifiche sono progettate per ottimizzare le informazioni disponibili ai consumatori, migliorando la trasparenza e incentivando l'acquisto di modelli più efficienti.
Le nuove etichette energetiche sono state introdotte per semplificare la scelta di modelli efficienti e sostenibili. Utilizzano una scala da A a G, dove la classe A rappresenta i migliori livelli di efficienza energetica, mentre la classe G indica i modelli meno performanti. Questa classificazione è calibrata per rendere più stringenti gli standard e favorire la progettazione di prodotti avanzati. L'adozione della scala alfabetica consente un confronto immediato e uniforme tra i vari modelli sul mercato.
Tra gli indicatori presenti sulla nuova etichetta, il consumo energetico è espresso in chilowattora (kWh) per 100 cicli. Questa modifica supera il precedente metodo che basava i consumi sull’anno, fornendo un quadro più realistico delle abitudini di utilizzo quotidiane. Viene introdotto anche il parametro della efficienza di condensazione, che misura la capacità del dispositivo di raccogliere l'umidità, espresso come percentuale arrotondata. Inoltre, i livelli di rumorosità sono riportati in decibel (dB(A)), permettendo ai consumatori di selezionare asciugatrici silenziose in base alle proprie necessità.
Un altro elemento della nuova etichetta è l’inserimento del programma Eco come riferimento principale per tutte le valutazioni di efficienza. Questo processo standardizzato consente di confrontare i dispositivi in maniera omogenea, utilizzando parametri come il consumo energetico, la durata del ciclo e il carico. Asciugatrici prive di questa impostazione non saranno ammesse alla nuova regolamentazione e verranno progressivamente eliminate dal mercato entro il 2026.
Una novità rilevante è l’introduzione del codice QR, uno strumento digitale che consente di accedere a ulteriori dettagli del prodotto attraverso il database EPREL. Questo codice offre una panoramica aggiuntiva sulle caratteristiche tecniche, contribuendo a una maggiore trasparenza. In base ai nuovi criteri, il consumo in modalità stand-by o spento non può superare i 0,5 watt, con un’ulteriore riduzione prevista a partire dal 2027 per incoraggiare minori sprechi energetici.
Infine, i nuovi standard vietano la vendita di asciugatrici con Indice di Efficienza Energetica (IEE) superiore a 85, ovvero quelle classificate come F o G.
L'UE ha esteso l'etichettatura energetica anche alle asciugatrici con due obiettivi principali: eliminare i modelli meno efficienti (senza pompe di calore) e risparmiare energia (15 TWh tra 2020-2040). La normativa europea su etichettatura ed ecodesign, che copre oltre 30 categorie di prodotti, punta a un risparmio di 230 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio entro il 2030.
A partire da marzo 2025, le asciugatrici con classe F e G, considerate le meno efficienti, saranno vietate in Europa. Inoltre, il consumo non sarà più espresso su base annuale, ma calcolato per 100 cicli, allineandosi ai metodi già adottati per altri apparecchi come lavatrici e lavastoviglie.
Tra le novità più rilevanti, vi è l'obbligo per tutti i modelli di integrare un programma Eco, che diventerà lo standard di riferimento per tutte le valutazioni energetiche e prestazionali. I modelli privi di tale programma non potranno essere immessi nel mercato comunitario dopo marzo 2026.
La normativa promuove inoltre il tema del diritto alla riparazione. I produttori saranno obbligati a garantire la disponibilità di pezzi di ricambio fino a 10 anni dall'immissione sul mercato dell’ultimo modello, riducendo i rifiuti elettronici e incentivando interventi di riparazione invece della sostituzione. Inoltre, sarà necessaria una maggiore trasparenza verso i consumatori grazie all'integrazione di codici QR sulle etichette.
Infine, si prevede una modifica nei criteri di calcolo dell'efficienza: verranno considerati il 76% dei cicli a mezzo carico contro il precedente 57%, per riflettere meglio le abitudini di utilizzo dei consumatori europei.