Per calcolare l'aumento annuale dell'assegno di mantenimento, è necessario applicare la percentuale Foi corrispondente al mese indicato nella sentenza del giudice.
La legislazione stabilisce che anche l'assegno di mantenimento destinato ai figli o al coniuge sia soggetto a rivalutazione annuale in base agli indici Istat. Questo meccanismo di rivalutazione è finalizzato a mantenerlo in linea con il costo della vita e le variazioni dei prezzi, al fine di preservare il potere di acquisto di chi lo riceve. È importante notare che la legge fa una distinzione tra l'assegno di mantenimento destinato ai figli e quello destinato al coniuge.
Per quanto riguarda l'assegno di mantenimento per i figli, la rivalutazione è prevista in modo esplicito ed è automatica. Questo significa che l'importo dell'assegno sarà adeguato annualmente in base agli indici Istat senza bisogno di ulteriori azioni legali.
In riferimento all'assegno di mantenimento per il coniuge, la legge fa riferimento esplicitamente al divorzio, ma la Corte di Cassazione ha stabilito che la stessa regola dovrebbe essere applicata anche nei casi di separazione legale. Ciò significa che anche l'assegno destinato al coniuge sarà rivalutato annualmente in base agli indici Istat, al fine di mantenerlo in linea con l'andamento dei prezzi e del costo della vita. Il calcolo dell'adeguamento Istat avviene in modo automatico utilizzando gli indici forniti dall'Istat stesso.
Questi indici tengono conto delle variazioni dei prezzi e dei costi nella società, e in base a essi, l'importo dell'assegno di mantenimento viene adeguato di conseguenza. Questa rivalutazione assicura che l'assegno mantenga il suo valore reale nel corso del tempo e sia in grado di coprire adeguatamente le necessità dell'ex coniuge e dei figli beneficiari.
Nel 2024, l'importo mensile dell'assegno di mantenimento subirà un adeguamento in base agli indici Istat, garantendo così la sua adeguatezza alle spese correnti e alle condizioni economiche attuali. Vediamo quindi:
Nel caso in cui la percentuale stimata rimanga invariata, anche se è importante notare che qualsiasi modifica sarà probabilmente contenuta, coloro che rivalutano l'assegno di mantenimento a gennaio 2024 percepiranno un aumento dell'importo pari al 5,4% rispetto all'anno precedente.
L'ammontare dell'aumento dell'assegno di mantenimento dipende ovviamente dall'importo iniziale su cui si basa la rivalutazione. A scopo illustrativo, nella seguente tabella sono riportati diversi importi e come varieranno nel prossimo anno con una rivalutazione al 5,4% e al 5,6%:
Per calcolare l'aumento annuale dell'assegno di mantenimento, è necessario applicare la percentuale Foi corrispondente al mese indicato nella sentenza del giudice che stabilisce l'importo dell'assegno. Nel caso in cui il mese di riferimento non sia specificato, si utilizzerà il mese in cui l'accordo è stato sottoscritto.
Gli assegni di mantenimento non vengono rivalutati a partire da gennaio di ogni anno, ma dal mese in cui sono stati stabiliti, considerando l'indice Foi dell'anno in corso. Ad esempio, se una sentenza di separazione o divorzio del settembre 2019 stabilisce che un genitore deve versare 400 euro al mese per il mantenimento dei figli, ogni settembre si procederà all'adeguamento dell'importo, utilizzando come riferimento l'indice dell'anno precedente.
L'adeguamento annuale successivo si calcola quindi sulla base dell'importo già rivalutato nell'anno precedente, e di conseguenza, l'assegno di mantenimento avrà avuto l'importo iniziale di 400 euro solo per il primo anno. Dal secondo anno in poi, sarà soggetto a rivalutazioni annuali che ne aumenteranno gradualmente l'importo. Nel caso specifico citato, l'assegno è stato rivalutato a settembre 2020, settembre 2021, settembre 2022 e settembre 2023. Per il 2024, la rivalutazione si effettuerà nuovamente a settembre, applicando l'indice FOI relativo alla differenza di inflazione tra settembre 2023 e settembre 2024.