Grandine e auto: cosa prevedono le polizze, quali passi seguire per aprire un sinistro, quali documenti sono necessari, quali errori evitare.
L'intensificarsi degli eventi atmosferici negli ultimi anni, specie durante la stagione estiva, ha portato a un sensibile aumento dei casi di auto danneggiate da grandine. Croste sulla carrozzeria, parabrezza rotti e danni agli accessori sono solo alcune delle conseguenze che migliaia di automobilisti si trovano a dover affrontare. Gestire in modo appropriato la procedura di apertura del sinistro per danni da grandine permette non solo di ridurre i tempi di intervento, ma anche di aumentare le probabilità di ottenere un risarcimento corretto e tempestivo da parte della compagnia assicurativa.
La tempestività nelle azioni post-evento è determinante. Subito dopo aver riscontrato danni da grandine sull'auto, occorre mettere in sicurezza il veicolo qualora possibile, evitando ulteriori peggioramenti. È essenziale documentare in modo accurato lo stato dell'auto attraverso fotografie dettagliate dei danni su carrozzeria, vetri e componenti accessori.
Le polizze assicurative che tutelano il veicolo contro i danni grandinigeni non fanno parte della copertura RC base obbligatoria. Per ottenere un indennizzo è necessario sottoscrivere coperture accessorie, tra cui:
Un dossier documentale puntuale velocizza la procedura e riduce il rischio di contestazioni. Tra i documenti richiesti generalmente dalle compagnie assicurative sono inclusi:
La corretta apertura di un sinistro per danni da grandine si articola generalmente nelle seguenti fasi:
È importante rispettare i limiti temporali previsti dal Codice Civile italiano (art. 1913): la denuncia di sinistro deve avvenire entro 3 giorni dal verificarsi dell'evento o da quando l'assicurato ne ha avuto conoscenza. Alcune compagnie possono concedere tempistiche estese, ma la regola dei tre giorni resta la buona prassi. La richiesta può essere inoltrata tramite call center, portali digitali o direttamente in agenzia secondo le modalità indicate nel contratto. Superare il termine di denuncia può comportare decadenza del diritto al risarcimento.
Dopo la denuncia, la compagnia nomina il perito assicurativo incaricato di valutare l'entità dei danni e la congruità della richiesta di indennizzo. La perizia può avvenire:
La tipologia e la gravità del danno influenzano la tecnica di riparazione e i relativi costi:
Tecnica |
Indicata per |
Pro |
Contro |
Levabolli (PDR) |
Ammaccature senza lesionare verniciatura |
Metodologia green, costi e tempi ridotti, niente riverniciatura |
Necessita operatori esperti |
Tecnica mista caldo/freddo |
Danni più gravi |
Ripristino anche di ampie superfici |
Tempi e costi maggiori, possibile riverniciatura |
Sostituzione cristalli |
Rotture estese a vetri/parabrezza |
Sicurezza ripristinata, ricambi certificati |
Costo più elevato, tempi di consegna ricambi |
I costi possono variare da 400 a oltre 5.000 euro, a seconda del numero e dell'estensione dei danni. Le riparazioni presso centri convenzionati spesso consentono tempi più brevi e prezzi calmierati rispetto a quelli di una carrozzeria tradizionale, nonché il vantaggio di lavorazioni certificate nelle metodologie più innovative come il PDR (Paintless Dent Repair).