Il nuovo rinvio delle disposizioni riguardanti l'utilizzo delle dichiarazioni sostitutive per gli stranieri è motivato dalla necessità di apportare adeguamenti informatici.
Con l'approvazione del nuovo decreto milleproroghe, il termine entro il quale i cittadini extra-UE regolarmente soggiornanti in Italia potrebbero utilizzare le dichiarazioni sostitutive riguardanti stati, qualità personali e fatti certificabili o attestabili da soggetti pubblici italiani in materia di immigrazione è stato spostato al 31 dicembre 2024. Ecco cosa c'è da sapere:
La possibilità per i cittadini stranieri di utilizzare autocertificazioni nelle procedure previste dal Testo Unico Immigrazione e dal suo regolamento di attuazione rimane ancora non attuabile nel 2024. Le motivazioni di questo ulteriore rinvio sono esplicitate nella relazione illustrativa del nuovo decreto.
L'effettiva implementazione delle disposizioni, come definite nel decreto 5 del 2012, dipende dalla creazione di un canale informatico in grado di acquisire certificati del casellario giudiziale italiano, informazioni sui procedimenti penali in corso sul territorio nazionale, dati anagrafici e di stato civile, oltre a certificazioni pertinenti per il rinnovo del permesso di soggiorno per motivi di studio, esclusivamente attraverso l'utilizzo di sistemi informatici e banche dati.
Questo processo di informatizzazione coinvolge diverse amministrazioni dello Stato incaricate del rilascio dei certificati e delle informazioni specificamente richieste dalla norma. Gli interventi di adeguamento tecnologico presso queste amministrazioni, tuttora in corso, rendono necessario posticipare il termine di applicazione delle disposizioni al 31 dicembre 2024.
Questa proroga è richiesta poiché non è ancora stato completato il previsto collegamento tra le diverse amministrazioni coinvolte, e gli interventi tecnologici in corso presso queste istituzioni richiedono altro tempo.
Nel caso in cui non venisse prorogata la disciplina transitoria, il rinnovo dei permessi di soggiorno dovrebbe avvenire sulla base di dichiarazioni sostitutive rese dagli interessati, con conseguente verifica da parte delle amministrazioni coinvolte attraverso interlocuzioni ordinarie, che comporterebbero un allungamento dei tempi e la necessità di impiegare maggiori risorse.
Il nuovo rinvio delle disposizioni riguardanti l'utilizzo delle dichiarazioni sostitutive per gli stranieri è motivato dalla necessità di apportare adeguamenti informatici.
La deroga alle norme generali riguarda solo i documenti richiesti nelle procedure previste dal Testo Unico Immigrazione, come ad esempio le domande di rilascio, rinnovo e conversione del permesso di soggiorno.
Al di fuori di tali procedimenti, i cittadini stranieri regolarmente soggiornanti possono utilizzare le dichiarazioni sostitutive previste dalla legge italiana, a condizione che tali dichiarazioni riguardino stati, qualità personali e fatti certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici italiani.