Gli incentivi ecobonus attualmente in vigore, ancorati alle disposizioni di un precedente Dpcm, rimarranno disponibili solo per un breve periodo.
Come funzionano i nuovi bonus auto del 2023 che ripartono il 23 gennaio 2024? Il programma di agevolazioni ecobonus per i veicoli automobilistici, precedentemente in sospeso, è stato reintegrato in attesa dell'entrata in vigore dei più recenti e sostanziosi incentivi.
A partire dal 23 gennaio, alle ore 10:00, le concessionarie avranno la facoltà di effettuare inserimenti sulla piattaforma ecobonus per le prenotazioni finalizzate all'ottenimento di contributi destinati all'acquisto di autoveicoli non inquinanti di categoria M1, motocicli e ciclomotori di classe L1e - L7e, nonché veicoli commerciali di classe N1 e N2.
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha precisato che è al lavoro per apportare modifiche al decreto in vigore, mirando a ottimizzare l'incentivazione, in linea con l'evoluzione del mercato. Questa iniziativa riguarda l'introduzione di un nuovo schema di contributi. Vediamo tutti i dettagli:
Oggi ci si deve accontentare dei parametri esistenti. Per le vetture elettriche, l'incentivo massimo è di 5.000 euro, mentre per le ibride plug-in con emissioni comprese tra 21 e 60 g/km, l'importo è di 2.000 euro senza rottamazione e 4.000 euro con rottamazione. Per i veicoli con motore termico e emissioni comprese tra 61 e 135 g/km, l'incentivo è di 2.000 euro solo con rottamazione.
La reazione degli automobilisti è incerta, ma è possibile che aspetteranno l'implementazione del nuovo meccanismo, determinando un rallentamento delle vendite di veicoli. Le case automobilistiche stanno già attuando campagne promozionali aggiuntive per sostenere le immatricolazioni in questo periodo di transizione.
L'attuale configurazione dell'ecobonus prevede incentivi differenziati in base alle categorie di emissioni dei veicoli. Per autovetture con emissioni comprese tra 0 e 20 g/km di CO2 (modelli fino a 35.000 euro più Iva), l'incentivo è di 5.000 euro con rottamazione e 3.000 euro senza. Per veicoli con emissioni nella fascia 21-60 g/km di CO2 (fino a 45.000 euro più Iva), gli acquirenti possono beneficiare di 4.000 euro con rottamazione e 2.000 euro senza. Infine, per veicoli con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km di CO2 (fino a 35.000 euro più Iva), l'incentivo è di 2.000 euro solo con rottamazione.
Il prossimo schema di incentivi prevede un budget compreso tra 900 milioni e 1 miliardo di euro, a seconda degli avanzi della versione precedente. Le tre fasce di emissioni (0-20 g/km, 21-60 g/km, 61-135 g/km) sono confermate. Nelle prime due fasce, si applicherà un aumento del 25% per le persone fisiche con Isee inferiore a 30.000 euro, e sono ammesse anche le persone giuridiche, inclusi i soggetti di noleggio, ma esclusi i concessionari.
Per coloro che acquistano senza procedere alla rottamazione, l'incentivo sarà di 6.000 euro nella fascia 0-20, 4.000 euro nella 21-60, mentre non è previsto alcun bonus nella terza categoria di emissioni. L'importo con la rottamazione aumenta progressivamente in base all'età e al livello di inquinamento del veicolo. Rottamando un veicolo Euro 4, si può beneficiare di 9.000 euro nella fascia 0-20, 5.500 euro nella 21-60 e 1.500 euro nella 61-135. Con un Euro 3, l'incentivo sale a 10.000 euro, 6.000 euro e 2.000 euro. Con un Euro 0, 1 o 2, si osserva un aumento rispettivamente a 11.000 euro, 8.000 euro e 3.000 euro.
Per tutti questi incentivi, è fissata una soglia di prezzo massimo del modello acquistabile, Iva esclusa, di 35.000 euro nelle fasce di emissioni 0-20 e 61-135, e di 45.000 euro nella fascia intermedia 21-60.