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Bonus luce e gas di 55 euro per le bollette nel 2026: chi lo potrà avere, requisiti, cumulabilità e come funziona

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Il bonus luce e gas di 55 euro previsto per il 2026 promette sostegno concreto alle famiglie, illustrando requisiti, funzionamento e confronto con altre agevolazioni. Si analizzano vantaggi, limiti e prospettive future.

Negli ultimi aggiornamenti normativi riguardanti il settore energetico italiano, è stato previsto per il 2026 un contributo straordinario di 55 euro annui destinato all’alleggerimento delle spese energetiche delle famiglie considerate "vulnerabili". Questa iniziativa, parte integrante del nuovo decreto energia, si inserisce nel solco delle politiche orientate a sostenere i nuclei più fragili rispetto all’incremento dei costi di luce e gas. L’obiettivo principale di tale misura è di rafforzare il supporto socio-economico, soprattutto nei contesti di maggiore disagio economico, garantendo la possibilità di accedere ai servizi essenziali e contenere l’incidenza delle bollette sulle dinamiche familiari. Il nuovo contributo si affianca ai bonus sociali già esistenti, confermando la centralità dei temi di equità e tutela.

Chi può beneficiare del bonus da 55 euro: requisiti e numero di famiglie interessate

L’accesso al contributo straordinario di 55 euro per la bolletta elettrica nel 2026 è riservato a specifiche categorie individuate dal legislatore, con criteri volti a garantire una maggiore efficacia nell'individuazione dei veri nuclei vulnerabili. In particolare, la platea dei beneficiari è stimata in circa 4,5 milioni di famiglie su tutto il territorio nazionale. Le condizioni per accedere prevedono:

  • Indicatore ISEE entro i 15.000 euro per la generalità delle famiglie residenti;
  • ISEE fino a 20.000 euro se nel nucleo sono presenti almeno quattro figli a carico.
Questi criteri di selezione tengono conto delle modifiche introdotte nei bonus sociali, offrendo una copertura supplementare rispetto alle precedenti soglie, e puntano a sostenere quei nuclei che, a causa dell’aumento di costi energetici, rischierebbero una maggiore esclusione dai servizi essenziali. Il sostegno si concentra specificamente sulle utenze domestiche residenziali e l’ottenimento avviene senza necessità di presentare nuova domanda, poiché le informazioni utili vengono acquisite automaticamente grazie all’incrocio delle banche dati tra INPS e operatori del settore.

Bisogna sottolineare che il finanziamento di questa misura, che pesa sulle casse pubbliche per un totale di 250 milioni di euro, rappresenta un passo pragmatico verso una maggiore inclusività nel welfare energetico. La scelta dei parametri ISEE e della numerosità familiare riflette la volontà di intervenire nei casi di maggiore criticità, anche seguendo l’esperienza maturata con i precedenti contributi ordinari e straordinari riconosciuti negli anni passati.

Funzionamento del bonus: modalità di erogazione e cumulabilità con altri aiuti

Per garantire la massima praticità ed efficacia, il bonus da 55 euro sarà accreditato direttamente in bolletta, analogamente a quanto avviene con il bonus sociale per elettricità e gas. Non è richiesta alcuna procedura attiva da parte dei cittadini: la sola presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per l’ISEE aggiornata all’INPS attiva, in modo del tutto automatico, la verifica dei requisiti e l’applicazione dello sconto. I beneficiari visualizzeranno la riduzione direttamente sul prospetto periodico emesso dal proprio fornitore di energia elettrica per l'anno 2026.

Un aspetto rilevante è la piena cumulabilità del contributo straordinario con gli altri bonus sociali esistenti, a condizione che siano rispettati tutti i requisiti previsti per ciascuna agevolazione. In particolare, sarà possibile sommare questa nuova misura:

  • al bonus sociale ordinario per energia elettrica, rivolto alle famiglie con ISEE inferiore a 9.530 euro (o 20.000 euro per nuclei numerosi);
  • a eventuali altre misure una tantum, come il contributo straordinario di 200 euro per redditi fino a 25.000 euro che è stato implementato per il 2025;
  • al bonus sociale per disagio fisico, riconosciuto in presenza di patologie che richiedono l'uso di apparecchiature elettromedicali salvavita.
Questo approccio consente di offrire un sostegno strutturato e modulare, fornendo aiuti calibrati in base alle condizioni specifiche di ciascun nucleo. Tutte le informazioni riguardanti modalità e tempistiche saranno confermate dagli enti preposti all’attivazione delle procedure di gestione delle risorse.

Bonus sociali esistenti per luce e gas: differenze e importi previsti

Oltre al contributo straordinario in arrivo per il 2026, restano operative le principali agevolazioni dedicate alle famiglie che affrontano situazioni di disagio economico o fisico. Nel dettaglio, le misure attualmente previste includono:

  • Bonus elettrico: disponibile per chi ha un ISEE fino a 9.530 euro, oppure fino a 20.000 euro in presenza di almeno quattro figli. L’importo è modulato sulla base della composizione familiare, partendo da circa 56 euro all’anno fino a oltre 240 euro per i nuclei con più di quattro persone;
  • Bonus gas: il valore varia in funzione del luogo di residenza, della grandezza del nucleo e dell’uso prevalente (riscaldamento, acqua calda, cottura). Nel 2025, la forbice va da circa 94 euro fino a 442 euro per le famiglie numerose in zona fredda;
  • Bonus idrico: coinvolge le utenze domestiche e comporta la fornitura gratuita di 50 litri d’acqua al giorno per componente familiare;
  • Bonus disagio fisico: riservato a chi necessita di apparecchiature medico-terapeutiche elettriche, senza limite di reddito.
I bonus, garantiti tramite l’aggiornamento annuale della DSU, vengono accreditati automaticamente in bolletta e riconosciuti per tutta la durata dell’anno di competenza. Gli importi sono aggiornati periodicamente dall’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA), che stabilisce anche le regole applicative di dettaglio.
Tipologia Bonus Importi annui 2025 (esempio)
Luce (fino a 4 componenti) 56,10 – 180,34 euro
Luce (oltre 4 componenti) 76,12 – 240,45 euro
Gas (fino a 4 componenti) 93,73 – 306,29 euro
Gas (oltre 4 componenti) 129,22 – 442,11 euro

La cumulabilità tra bonus assicura ai nuclei più fragili una protezione articolata sulle diverse voci di spesa energetica domestica.

Limiti e criticità del bonus secondo le associazioni dei consumatori

Nonostante il contenuto innovativo della misura, diverse associazioni di tutela dei consumatori hanno espresso riserve rispetto all’efficacia dei nuovi contributi. Fra i rilievi principali, emerge la constatazione che una erogazione una tantum di 55 euro possa risultare insufficiente per fronteggiare la crescita esponenziale dei costi energetici avvenuta negli ultimi anni.

Secondo Codacons e altre organizzazioni, “il bonus da 55 euro non è sufficiente a colmare il divario generato dal caro-bollette, visto che tariffe e prezzi restano su livelli ancora superiori rispetto al periodo pre-crisi.” Tale posizione evidenzia come il provvedimento odierno costituisca solo un passo temporaneo nell’ambito di una strategia più ampia, che dovrebbe prevedere misure strutturali per ridurre la spesa energetica, sia per i privati sia per il comparto produttivo.

L’Unione Nazionale Consumatori sottolinea inoltre la necessità di una rimodulazione delle soglie ISEE e il ripristino di parametri già sperimentati in passato, per una maggiore inclusività. Si suggerisce di definire importi più proporzionati alle effettive esigenze familiari e ai reali livelli di consumo, evitando il rischio che aiuti di carattere occasionale si sostituiscano a riforme di sistema. Infine, permane la richiesta di una stabilità normativa e programmabilità delle agevolazioni, per offrire alle famiglie certezze nel tempo e sostegno continuativo.

Prospettive future: novità sui requisiti ISEE e possibili evoluzioni dei bonus bollette

Il panorama dei bonus per energia e gas è destinato a evolversi, come anticipato dalle analisi governative e dalle comunicazioni degli enti regolatori. Le novità principali per il 2026 prevedono una stretta sui requisiti ISEE: le soglie di accesso potrebbero essere abbassate a 8.500 o 9.000 euro per le famiglie ordinarie, mantenendo valori tra 15.000 e 17.000 euro per i nuclei più numerosi.

L’ARERA e l’INPS stanno valutando l’introduzione di indicatori di vulnerabilità energetica per affinare ulteriormente la distribuzione degli aiuti e promuovere un uso più razionale delle risorse pubbliche. Si punta anche alla modulazione degli importi in funzione della composizione del nucleo familiare, del tipo di utilizzo della fornitura (ad esempio solo elettricità o anche gas e acqua) e delle condizioni climatiche della zona di residenza.

Un’ulteriore innovazione riguarda la digitalizzazione delle procedure di accesso e l’erogazione automatica tramite incrocio di dati tra INPS, ARERA e operatori, che dovrebbe accelerare la concessione dei bonus eliminando ostacoli burocratici.

  • Progressiva integrazione con bonus per i rifiuti (TARI), che dal 2026 offrirà sconti anche sulla tassa sui rifiuti;
  • Aumento dell’importo complessivo annuale potenzialmente raggiungibile sopra i mille euro in specifiche condizioni familiari e geografiche;
  • Conferma del bonus disagio fisico, senza limiti reddituali ma previa certificazione sanitaria.
Queste linee evolutive evidenziano una decisa tendenza a maggiore selettività e precisione nell’attribuzione degli aiuti pubblici, promuovendo contemporaneamente la sostenibilità dei bilanci familiari e delle finanze dello Stato.


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