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Bonus mamma lavoratrici 2025: quando e come avvengono i pagamenti per dipendenti e partite iva dopo approvazione domanda

di Marcello Tansini pubblicato il
Bonus mamma lavoratrici 2025 quando avve

Si preparano ad essere riconosciuti dal mese di dicembre i pagamenti del bonus mamme lavoratrici 2025: come averli

La misura di sostegno economico destinata alle madri lavoratrici ha subito importanti trasformazioni, con l’obiettivo di rafforzare la tutela sia per le dipendenti sia per le autonome. Nel 2025, la normativa nazionale ha introdotto una nuova formula di bonus che ha ridefinito le modalità di accesso e pagamento. L’iniziativa si inserisce nel contesto delle politiche a sostegno della genitorialità e della partecipazione femminile al mercato del lavoro, ponendo attenzione alle diverse tipologie di rapporti professionali e alle condizioni reddituali delle beneficiarie. 

Cos'è il Bonus mamma lavoratrici 2025: Novità rispetto agli anni precedenti

Il bonus mamme lavoratrici per il 2025 si distingue per la sua funzione “ponte”, creata per coprire l’intervallo fra il vecchio sistema di esonero contributivo e l’introduzione, prevista per il 2026, di ulteriori benefici strutturali. Il sostegno consiste in un contributo mensile di 40 euro, riconosciuto alle lavoratrici con almeno due figli in base all’attività svolta e al numero di figli presenti nel nucleo. Una delle principali innovazioni riguarda l’erogazione: invece della riduzione dei contributi in busta paga, l’importo viene corrisposto direttamente alla madre, in unica soluzione annuale, a differenza dei pagamenti rateizzati introdotti negli anni precedenti.

Il contributo nasce per sostenere in modo mirato soprattutto le lavoratrici con contratti atipici o autonomi, oltre alle dipendenti con contratti a tempo determinato, spesso escluse dalle precedenti misure di decontribuzione. Per il 2025 il bonus è esentasse, non concorre alla formazione del reddito complessivo e resta escluso dal calcolo dell’ISEE. Questa temporanea ridefinizione permette di offrire un sostegno immediato mentre si attende il ritorno, dal 2026, delle agevolazioni contributive strutturali più ampie.

A chi spetta il Bonus mamma lavoratrici 2025: requisiti anagrafici, familiari e reddituali

L’accesso al bonus mamme dipende da precisi parametri anagrafici, familiari e di reddito:

  • Requisiti familiari: La richiedente deve essere madre di almeno due figli (anche adottivi o in affidamento preadottivo). Per le madri con due figli, il più piccolo deve avere meno di 10 anni; per chi ne ha tre o più, il figlio minore deve essere under 18.
  • Requisiti lavorativi: Possono accedere le dipendenti con contratto pubblico o privato (ad esclusione del lavoro domestico), le autonome, le iscritte alla Gestione separata e alle casse professionali. Sono incluse anche lavoratrici con rapporti intermittenti, somministrati e a termine. Restano invece escluse le titolari di carichi sociali non iscritte all’Assicurazione generale obbligatoria e le imprenditrici non soggette a contribuzione obbligatoria.
  • Vincoli di reddito: Il reddito imponibile da lavoro dipendente o autonomo riferito al 2025 non deve superare i 40.000 euro lordi annui.
Il diritto decorre solo per i mesi nei quali sussiste un rapporto di lavoro attivo o un’iscrizione valida alla gestione previdenziale. Per le lavoratrici con tre o più figli titolari di contratto a tempo indeterminato, il riferimento è l’esonero contributivo, non il contributo monetario diretto. La sussistenza dei requisiti può essere perfezionata entro il 31 dicembre 2025, permettendo l’accesso anche alle neomamme che acquisiscono il diritto in corso d’anno.

Come presentare la domanda all’INPS: modalità e documentazione richiesta

La presentazione della domanda avviene esclusivamente per via telematica. Sono previsti tre possibili canali per l’invio della richiesta:

  • Sito INPS (utilizzando SPID almeno di livello 2, CIE 3.0, CNS o credenziali eIDAS);
  • Contact Center INPS (numero verde 803.164 da fisso – gratuito – o 06.164.164 da cellulare a pagamento);
  • Istituti di patronato (che supportano gratuitamente le lavoratrici nella verifica e nella trasmissione della domanda).
Per la corretta compilazione occorre procurarsi:
  • Dati anagrafici propri e dei figli (nome, data di nascita, codice fiscale);
  • Attestazione della tipologia di lavoro svolto e iscrizione alla gestione previdenziale pertinente;
  • Autocertificazione della situazione reddituale inferiore a 40.000 euro annui;
  • IBAN personale (o opzione per bonifico domiciliato);
  • Per beneficiarie con conto estero nell’area SEPA, modulo MV70 da allegare.
Il termine ordinario per l’invio è il 9 dicembre 2025. Se i requisiti vengono maturati dopo tale scadenza, è prevista una finestra fino al 31 gennaio 2026, a condizione che la maturazione avvenga entro il 31 dicembre 2025. Le dichiarazioni presentate in domanda hanno il valore di autocertificazione e sono soggette a verifica da parte dell’INPS.

Quando e come avviene il pagamento del Bonus mamma lavoratrici 2025 per dipendenti e partite IVA

Dopo l’approvazione della richiesta, il pagamento viene effettuato in modalità diversa da quanto avveniva negli anni precedenti. Per tutte le beneficiarie, lavoratrici dipendenti (pubbliche e private, escluse le domestiche) o autonome (incluse le iscritte a casse professionali e Gestione separata INPS), la liquidazione avviene in unica soluzione annuale.

La somma spettante, pari a 40 euro per ciascun mese in cui si rispetta il rapporto di lavoro attivo nel 2025 (o iscrizione alla gestione/autonoma), viene calcolata per un massimo di 12 mesi, ossia fino a 480 euro totali. L’accredito avviene:

  • Nel mese di dicembre 2025, per coloro che trasmettono la domanda entro il 9 dicembre (salvo ritardi tecnici);
  • Entro febbraio 2026, per le richieste presentate successivamente ma non oltre il 31 gennaio 2026 e in caso di domande perfezionate in tempo non utile per la liquidazione di dicembre.
Per le dipendenti, il bonus è liquidato con accredito diretto in busta paga a dicembre. Le autonome e le professioniste riceveranno il versamento tramite bonifico su IBAN indicato o, in alternativa, con bonifico domiciliato presso ufficio postale. In presenza di periodi lavorativi inferiori all’anno o di rapporti non continuativi, la cifra viene riproporzionata in base ai singoli mesi di lavoro effettivo. Al fine di assicurare l’esenzione fiscale e la trasparenza della procedura, non è prevista alcuna trattenuta IRPEF, previdenziale o contributiva e il bonus non rileva ai fini ISEE.
Di seguito una tabella riepilogativa delle tempistiche:
Data presentazione domanda Data pagamento prevista
Entro 9 dicembre 2025 Dicembre 2025
Dal 10 dicembre 2025 al 31 gennaio 2026 (con requisito maturato entro 31/12/2025) Entro febbraio 2026

Questa modalità centralizzata e unica snellisce l’iter per le beneficiarie rispetto alle precedenti edizioni del sostegno, garantendo maggiore uniformità nei tempi di erogazione.

Bonus mamma lavoratrici 2026 e prospettive future: cosa cambia e incrementi previsti

Le anticipazioni contenute nella Manovra 2026 prevedono un rafforzamento e una rimodulazione dell’agevolazione per il prossimo anno. Il bonus economico mensile aumenterà, infatti, passando da 40 euro a 60 euro mensili, con conferma delle condizioni di accesso già utilizzate nel 2025: madre con almeno due figli (il minore under 10) o tre o più figli (il minore under 18), sempre entro il tetto di reddito di 40.000 euro.

Anche per il pagamento dell’annualità 2026 è previsto l’accredito diretto e l’esenzione sia fiscale che dal calcolo ISEE.