Le principali Borse europee e italiane, l’oro, il petrolio e le criptovalute sono stati protagonisti di una seduta caratterizzata da una certa volatilità ma con il comparto azionario che ha chiuso bene e in crescendo. Lo spread BTp-Bund e le decisioni sui rating completano il quadro odierno.
I mercati globali affrontano una nuova fase caratterizzata da una ritrovata fiducia degli investitori, supportata da segnali positivi provenienti sia dall’Europa sia dagli Stati Uniti. Dopo un periodo fortemente influenzato da volatilità e incertezza, i principali asset finanziari mettono in mostra performance più equilibrate. Le decisioni delle banche centrali, in particolare della Federal Reserve, continuano a influenzare le tendenze sui mercati azionari, obbligazionari e delle materie prime. Il contesto attuale vede le attese di riduzione dei tassi d’interesse e la crescente propensione degli operatori verso asset ritenuti più sicuri. Il panorama è reso complesso dalle tensioni geopolitiche, come l’evoluzione delle trattative di pace in Ucraina, e dal recente upgrade di Moody’s sulla valutazione del debito pubblico italiano, elementi che arricchiscono il quadro delle prospettive di crescita e stabilità finanziaria.
Le piazze europee hanno registrato una giornata positiva, segnando un recupero dopo un inizio settimana opaco. Milano, rappresentata dall’indice Ftse Mib, ha chiuso con un progresso dello 0,9%, sostenuta in particolare dal comparto costruzioni, con Buzzi in forte spinta (+6%), e dai titoli bancari. Parigi ha segnato un +0,8%, Francoforte un +1,0%, Amsterdam +0,6%, Madrid +0,9% e Londra +0,8%. Questa risalita è stata supportata da tre fattori:
I dati macroeconomici diffusi in giornata, tra cui la stabilità dell’indice Ifo tedesco e la leggera crescita delle vendite al dettaglio negli USA, hanno contribuito a creare un clima di fiducia moderata. Nel resto d’Europa, performance brillanti si osservano per le aziende del lusso e per i titoli ciclici, soprattutto in scia alle speranze di ripresa della domanda globale e all’attesa di una rinnovata spinta degli investimenti infrastrutturali.
| Indice | Variazione % |
| Ftse Mib (Milano) | +0,9 |
| Parigi | +0,8 |
| Francoforte | +1,0 |
| Amsterdam | +0,6 |
| Madrid | +0,9 |
| Londra | +0,8 |
rca di equilibrio da parte degli investitori.
Le dinamiche delle materie prime e delle valute hanno riflesso anche oggi l’alta sensibilità agli sviluppi internazionali e alle aspettative di politica monetaria.
| Asset | Quotazione |
| Oro | 4.139,20 $/oncia |
| Brent | 63 $/barile |
| WTI | 57,77 $/barile |
| Gas TTF | <30 €/MWh |
| EUR/USD | 1,1567 |
L’andamento degli asset digitali si conferma volatile, con Bitcoin che oggi segna un calo del 2,27% e quota circa 87.126 dollari, ancora lontano dai massimi recenti raggiunti a novembre. L’interesse istituzionale resta comunque elevato, come dimostrato dal secondo miglior trimestre per raccolta VC dalle aziende crypto dal 2022, segnale di fiducia nella crescita strutturale del settore delle criptovalute.
Un punto di particolare rilievo emerge dalla correlazione tra Bitcoin e oro. Mentre il metallo prezioso consolida la sua funzione di riserva di valore soprattutto nei periodi di alta volatilità o rischio sistemico sui mercati tradizionali, la valuta digitale mostra una maggiore sensibilità agli sviluppi regolatori internazionali e al sentiment degli investitori. Le rapide rotazioni delle politiche di supervisione nei principali paesi contribuiscono a mantenere elevato il livello di attenzione verso gli asset digitali.
Il differenziale tra BTp italiani e Bund tedeschi (spread) si è ridotto a 73 punti base con una lieve flessione rispetto alle precedenti sedute. Al contempo il rendimento decennale del BTp di riferimento è sceso al 3,40%, posizionandosi sui livelli più bassi degli ultimi mesi. Il movimento riflette le dinamiche di allentamento sui tassi eurozona e, soprattutto, l’impatto positivo dello upgrading di Moody’s che ha portato il rating sovrano da ‘Baa3’ a ‘Baa2’.
Le recenti aste di titoli di Stato hanno visto un forte interesse sia da parte dei privati che degli istituzionali, attratti da una combinazione di rendimenti ancora interessanti e traiettoria di rischio percepito in calo. In particolare, i collocamenti di BTp short-term e indicizzati all’inflazione hanno evidenziato una domanda in incremento, sintomo di rinnovata fiducia nella gestione fiscale dell’Italia.
Gli effetti della promozione di rating da parte di Moody’s sono stati immediatamente visibili anche in termini di volatilità contenuta nelle ultime sedute e in un sentiment più ottimistico verso la sostenibilità del debito sovrano. Nel complesso, emerge una visione più equilibrata sul rischio Paese, favorita dalla stabilità normativa e dalla solidità delle politiche pubbliche.
La giornata odierna sui mercati finanziari ha messo in evidenza segnali di resilienza e adattamento da parte degli investitori, che hanno saputo cogliere opportunità di rotazione settoriale e nuove occasioni nell’attuale scenario. Le Borse europee e italiane hanno beneficiato di un clima incoraggiante, sostenuto dal miglioramento dei rating sovrani e da aspettative di politiche monetarie più accomodanti. La performance degli asset rifugio, come oro ed euro, si è mantenuta vivace, mentre la volatilità delle criptovalute e dei prezzi energetici denota ancora sensibilità agli eventi esogeni.
L’attenzione degli operatori resta focalizzata sulla prossima riunione della Federal Reserve e sulle decisioni dei principali regolatori, elementi che potrebbero influenzare in modo sostanziale i flussi finanziari e la composizione dei portafogli negli ultimi mesi dell’anno. Lo scenario si conferma fluido, con opportunità selettive nei principali mercati azionari ed obbligazionari supportate da una base macro più solida rispetto alle settimane precedenti.