Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Auto cinesi con marchio Volkswagen a prezzi concorrenziali: arriveranno in Italia?

di Chiara Compagnucci pubblicato il
auto Volkswagen cinesi

Dalla crescente presenza delle auto elettriche cinesi a marchio Volkswagen alle strategie produttive nel polo di Hefei, fino alle possibili conseguenze per il mercato italiano ed europeo: tutte le nuove sfide della mobilità.

Il panorama automobilistico globale sta assistendo a una trasformazione guidata dall’innovazione tecnologica e dalla crescente competitività dei produttori d’Oriente, soprattutto dalla Cina. In questo scenario, Volkswagen si posiziona come uno degli attori principali nello sviluppo di soluzioni innovative nel segmento delle auto a batteria, riconoscendo il potenziale e il dinamismo del mercato cinese. .

In Cina, il segmento delle auto elettriche si è evoluto con rapidità, facendo leva su una domanda interna in costante crescita e su una filiera produttiva saldamente radicata sul territorio.

Per Volkswagen, espandere direttamente la produzione e lo sviluppo di modelli dedicati rappresenta una mossa strategica per recuperare la leadership tecnologica. I

L'innovazione Volkswagen in Cina: il centro di Hefei e la produzione competitiva

La risposta del gruppo tedesco a questo scenario si materializza nella città di Hefei, dove Volkswagen ha investito 2,5 miliardi di euro per dar vita a un polo di sviluppo e produzione completamente integrato. Situato nella Cina orientale, a circa due ore da Shanghai, questo centro è stato definito dalla stampa internazionale come una seconda Wolfsburg asiatica, testimonianza della portata e dell’ambizione industriale di quest’iniziativa.

Il complesso si estende su una superficie pari a 15 campi da calcio e ospita oltre centouno laboratori specializzati. Qui, la filiera produttiva è stata ottimizzata in ogni passaggio: dallo sviluppo dei software di bordo fino all’assemblaggio delle componenti, incluse le batterie. La chiave del successo è nella capacità di accorciare i tempi di progettazione e industrializzazione, oggi ridotti di circa il 30% rispetto allo standard precedente.

Il modello operativo adottato permette di azzerare quasi completamente il coinvolgimento del quartier generale tedesco sui progetti destinati al mercato interno cinese, evidenziando come il polo di Hefei sia un laboratorio di sperimentazione e autonomia tecnologica. La produzione beneficia di salari più contenuti rispetto all’Europa e di una supply chain locale fortemente integrata, soprattutto per quanto riguarda batterie ed elettronica di potenza. Il risultato? I costi di produzione dei nuovi modelli elettrici risultano inferiori anche del 50% rispetto ai parametri storici della Germania, rendendo i veicoli Volkswagen prodotti a Hefei fra i più competitivi in assoluto.

Le sinergie tra il gruppo di Wolfsburg e partner tecnologici come Xpeng – attivo nel settore della guida autonoma – e la statunitense Rivian – focalizzata su piattaforme software avanzate – rafforzano ulteriormente la capacità innovativa del sito cinese. In questo contesto, Volkswagen punta ad ampliare la propria offerta nel segmento elettrico, con oltre trenta nuovi modelli previsti sul mercato cinese nei prossimi cinque anni. Questa rinnovata competitività va letta alla luce del tentativo di riguadagnare le quote perse negli ultimi anni sulla spinta delle politiche industriali di Pechino e dell’ascesa dei produttori locali.

Vantaggi principali del centro di Hefei
– Riduzione costi di produzione fino al 50% rispetto alla Germania
– Oltre 100 laboratori su 15 campi da calcio di superficie totale
– Sviluppo di software e hardware completamente integrato
– Tempi di progettazione ridotti del 30% rispetto agli standard tradizionali
– Supply chain locale ottimizzata, soprattutto per le batterie

Le prospettive di arrivo delle auto Volkswagen cinesi sul mercato italiano ed europeo

L’ipotesi di una distribuzione delle auto elettriche prodotte in Cina sulle strade italiane ed europee solleva interrogativi che coinvolgono tematiche regolamentari, strategiche e di percezione del consumatore. L’obiettivo della casa tedesca di riposizionarsi al vertice della competitività globale include una valutazione attenta sulle possibilità di esportazione dei modelli realizzati nel nuovo hub orientale.

Al momento, la strategia ufficiale del gruppo è di concentrare l’export delle vetture prodotte a Hefei su mercati emergenti, a partire dall’Asia centrale, dal sud-est asiatico e dai paesi arabi. Per l’Europa, l’orientamento resta quello di preservare la produzione e l’assemblaggio nei siti storici, mantenendo il valore industriale all’interno dei confini della UE. Questa scelta è influenzata sia dalla necessità di rispettare le normative europee su standard di sicurezza, riciclabilità, etichettatura energetica – elementi normativi come la Direttiva 2007/46/CE e il Regolamento (UE) 2018/858 sono fondamentali in questo contesto – sia dalla volontà di sostenere l’occupazione e il tessuto produttivo europeo.

Alcuni osservatori sottolineano tuttavia che il vantaggio sui costi ottenuto in Cina potrebbe rappresentare un’opportunità per rilanciare modelli entry-level e aumentare la competitività anche nel Vecchio Continente, qualora le condizioni di mercato e la sensibilità del consumatore europeo dovessero cambiare nei prossimi anni. L’eventuale arrivo di questi modelli in Italia dipenderà quindi da variabili che comprendono:

  • L’andamento della domanda di veicoli elettrici a basso costo nel mercato domestico
  • Le politiche tariffarie e gli eventuali dazi imposti dall’Unione Europea verso le importazioni asiatiche
  • I requisiti minimi di omologazione e sicurezza dettati dalla normativa europea
  • La capacità di differenziare l’offerta per rispondere alle aspettative del pubblico italiano
  • La gestione del marchio Volkswagen come sintesi di qualità tedesca e innovazione globale


Leggi anche