Di quanto e perché aumentano quest’anno le buste paga entro i 15mila euro annui: calcoli, chiarimenti e spiegazioni
Di quanto aumento lo stipendio con una busta paga di 15mila euro nel 2024? Tra taglio del cuneo fiscale fino al 7% confermato per tutto il 2024, estensione della no tax area per lavoratori dipendenti e pensionati fino a 8.500 euro, revisione delle aliquote Irpef e nuovi fringe benefit per lavoratori dipendenti, si prospettano importanti aumenti di stipendio nel 2024. Ma c’è chi beneficerà di aumento maggiori rispetto ad altri.
L’aumento dipende certamente dall’applicazione del taglio del cuneo fiscale 2024 confermato al 7% per chi ha redditi entro i 25mila euro annui (cioè per chi percepisce stipendi mensili fino a 1.923 euro lordi) e al 6% per chi ha redditi tra 25mila e 35mila euro annui (cioè per chi percepisce stipendi mensili fino a 2.692 euro lordi), anche se non si tratta di una novità rilevante per il 2024, considerando che lo stesso taglio del cuneo fiscale è stato applicato anche nei mesi scorsi, per cui si era già avuto un aumento dello stipendio per questo motivo.
Piuttosto ad incidere maggiormente sulle buste paga entro i 15mila euro nel 2024 sono le nuove detrazioni. La riforma fiscale 2024 ha, infatti, modificato non solo le aliquote Irpef, passate da quattro a tre (ma per redditi entro i 15mila euro nulla è cambiata perché è stata confermata l’aliquota di tassazione al 23% estesa però per redditi fino a 28mila euro), ma anche le detrazioni fiscali sui redditi da lavoro dipendente e la soglia della no tax area per lavoratori dipendenti.
Nel 2023 la detrazione per i redditi da lavoro dipendente era, infatti, di 1.880 euro entro i primi 15mila euro. Quest’anno, invece, l’importo delle detrazioni sale a 1.955 euro, mentre la no tax area per lavoratori dipendenti nel 2024 è passata da 8.147 euro a 8.500 euro. Ciò significa che chi ha un reddito annuo entro i 15mila euro paga meno tasse e quindi gode di aumenti di stipendi netti.
Per fare esempi di calcolo di aumenti degli stipendi per chi ha una busta paga di 15mila euro, considerando l’aliquota Irpef sempre al 23%, per un totale di tasse da pagare di 3.450 euro l’anno, quest’anno bisogna sottrarre di detrazioni un importo di 1.955 euro e non più di 1.880, per cui nel 2023 l’Irpef dovuta da chi percepiva un reddito di 15 mila euro era pari a 1.570 euro, mentre quest’anno scende a 1.495 euro, con contestuali aumenti di stipendio netto, seppur relativamente bassi, perché si parla di aumenti di 75 euro annui, per poco più di 5 euro al mese.
E a tale aumento si deve aggiungere anche il cosiddetto bonus Renzi che viene riconosciuto, come previsto dalle leggi in vigore, per l’importo di 100 euro, e un totale di 1.200 euro all’anno, a chi percepisce redditi entro i 15mila euro annui.
La percentuale del bonus si abbassa per chi supera la soglia dei 15mila euro ma resta entro la soglia annua dei 28mila euro di reddito. In questo caso, se l'Irpef lorda da pagare risulta più alta delle detrazioni, si ha diritto al bonus in forma ridotta di importo pari alla differenza tra imposta e detrazioni.