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Cambia il tasso legale da pagare su debiti, cartelle fisco e altri adempimenti. E c'è una sorpresa positiva

di Marianna Quatraro pubblicato il
tasso interesse 2025

Quali sono i casi in cui si calcola il tasso di interesse legale e qual è il suo valore quest’anno 2025: i chiarimenti e il calcolo

Quale è il tasso di interesse legale nel 2025? Il tasso di interesse legale rappresenta il parametro di riferimento per il calcolo degli interessi in diversi ambiti, incidendo direttamente su numerose operazioni finanziarie e fiscali.

Gli interessi legali vengono applicati in mancanza di una specifica indicazione contrattuale per compensare il creditore per il ritardo di pagamenti. Il suo valore viene stabilito annualmente dal Ministero dell'Economia tramite apposita decreto. Vediamo qual è quello in vigore quest’anno.

  • Qual è il tasso di interesse legale nel 2025
  • Quando e come si calcola il tasso di interesse legale ed esempi

Qual è il tasso di interesse legale nel 2025

Il Decreto del MEF del 10 dicembre 2024 ha fissato il tasso di interesse legale al 2% (dal precedente 2,5%) in vigore a partire dal primo gennaio 2025.

Come previsto dalla normativa vigente, l'aggiornamento del tasso avviene sulla base del rendimento medio annuo lordo dei titoli di Stato di durata non superiore a dodici mesi e tenuto conto del tasso di inflazione registrato nell’anno.

Quando e come si calcola il tasso di interesse legale ed esempi

Sono diversi gli ambiti e i casi in cui viene calcolato il tasso di interesse legale. L’esempio più chiaro è la procedura di ravvedimento operoso per il pagamento in ritardo di imposte e contributi.

Ma si applica anche: 

  • sulla riscossione dei debiti per tributi fiscali e locali;
  • per calcolare la quantificazione fiscale dell’usufrutto e delle rendite;
  • sull’applicazione della presunzione di fruttuosità dei capitali dati a mutuo;
  • per i contribuenti in attesa di rimborsi fiscali, per determinare l’importo degli interessi maturati sulle somme dovute dall’erario.
Gli interessi legali si calcolano a decorrere dal momento dell’esigibilità del credito, cioè da quando quest’ultimo non è soggetto a termine o condizione, e dalla sua liquidità. 

Per esempio, se l’obbligazione scade il 31 luglio, il creditore non può esigere il pagamento degli interessi il 15 luglio, perché, a quella data, il credito non è esigibile. 

Se il pagamento della somma è, poi, subordinato al compimento di un determinato evento, fino a quando non accade, il credito non è esigibile.

Gli interessi maturano nel tempo (periodicità), sono calcolati con un saggio (cioè in percentuale) e in relazione al capitale. 

Per esempio, per un capitale iniziale, con data iniziale da restituire il 7 gennaio 2025 e data finale fissata all'8 gennaio 2026, considerando la capitalizzazione annuale e il tasso al 2%, gli interessi legali da pagare risultano di 13 euro.
 

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