La Carta Dedicata a te 2025 si conferma come uno strumento essenziale nel panorama delle misure di sostegno alimentare per i nuclei familiari che affrontano difficoltà economiche. Frutto della collaborazione tra Ministero dell’Agricoltura, INPS e Comuni, questa iniziativa prevede l’erogazione automatica, senza necessità di presentare domanda, di una carta prepagata ricaricata con un contributo una tantum.
L’obiettivo primario è quello di sostenere le famiglie nell'acquisto di beni alimentari di prima necessità, restringendo ulteriormente rispetto alle edizioni precedenti la tipologia di beni ammessi. Nel 2025, infatti, non è più possibile utilizzare il contributo per carburante o trasporti pubblici: il supporto è dedicato all’alimentazione.
La novità principale, oltre alla limitazione merceologica, riguarda anche gli stringenti tempi di utilizzo del beneficio: la prima spesa deve essere effettuata entro una data precisa a pena di decadenza dal diritto.
Requisiti per accedere alla Carta Dedicata a te 2025 e chi viene escluso
La selezione per l’assegnazione della Carta Dedicata a te avviene automaticamente sulla base di dati anagrafici e reddituali. I criteri d’accesso sono:
- Residenza e iscrizione nell’Anagrafe comunale di tutti i componenti del nucleo;
- ISEE ordinario non superiore a 15.000 euro;
- Appartenenza a un nucleo familiare – con priorità a famiglie numerose secondo criteri specifici (vedi sezione dedicata ai criteri di priorità).
Rimangono esclusi dal beneficio coloro che
- già percepiscono forme di sostegno come l’assegno di inclusione, il reddito di cittadinanza o la carta acquisti;
- sono titolari di NASpI, DIS-COLL, CIG, indennità di mobilità o fondi di solidarietà;
- ricevono qualsiasi altra misura, nazionale o locale, di sostegno economico similare.
La priorità nella formazione delle liste di beneficiari tiene conto sia della composizione del nucleo che della presenza di bambini, offrendo una tutela particolare alle famiglie più vulnerabili.
Procedura automatica di assegnazione e distribuzione della carta
Il processo di assegnazione è gestito in modo informatizzato, seguendo una precisa sequenza:
- L’INPS individua i nuclei idonei utilizzando i dati presenti negli archivi anagrafici e reddituali aggiornati.
- Gli elenchi dei beneficiari sono trasmessi ai Comuni, che hanno 30 giorni per convalidare la correttezza dei nominativi e segnalare eventuali incompatibilità o errori.
- Dopo la convalida, la lista passa a Poste Italiane, incaricata di emettere e caricare le carte prepagate nominative.
- I Comuni avvisano le famiglie selezionate tramite apposita comunicazione individuale e/o pubblicazione protetta sul sito istituzionale.
La distribuzione fisica delle carte avviene tramite gli sportelli abilitati di Poste Italiane: i nuovi beneficiari devono presentarsi con comunicazione, documento d’identità valido e codice fiscale. I possessori delle versioni precedenti ricevono direttamente la ricarica sulla carta già in loro possesso.
L’importo previsto è di 500 euro per ciascun nucleo familiare, non frazionabile e non cumulabile con altre forme di supporto economico similari. La carta è utilizzabile esclusivamente per gli acquisti ammessi, presso gli esercizi convenzionati.
Scadenze fondamentali: primo pagamento obbligatorio entro il 16 dicembre 2025 e termine ultimo di utilizzo
Le tempistiche imposte sono rigorose e la loro mancata osservanza comporta la perdita del beneficio. La normativa di riferimento prevede:
- Entro il 16 dicembre 2025 occorre effettuare il primo acquisto utilizzando la carta assegnata.
- Il saldo residuo deve essere interamente speso entro il 28 febbraio 2026. Le somme non utilizzate saranno revocate.
Il rispetto di queste scadenze non è derogabile:
chi non utilizza la carta con almeno un’operazione entro la metà di dicembre è escluso automaticamente dalla misura e il relativo credito viene annullato. Analogo destino per chi non esaurisce la somma entro la fine di febbraio dell’anno successivo.
I Comuni, l’INPS e Poste Italiane hanno il compito di informare chiaramente i destinatari riguardo
le date da rispettare, secondo quanto previsto dal Decreto MASAF e dalla circolare attuativa INPS.
| Scadenza |
Obbligo per il beneficiario |
| 16 dicembre 2025 |
Primo utilizzo della carta (almeno 1 spesa) |
| 28 febbraio 2026 |
Spesa totale del credito disponibile |
La definizione di tali step temporali garantisce un impiego tempestivo ed efficace della misura, rendendo immediatamente disponibili le risorse destinate alle famiglie più vulnerabili.
Quali acquisti sono consentiti e dove usare la Carta Dedicata a te 2025
La normativa indica in modo tassativo l’elenco dei beni acquistabili tramite la social card. Sono inclusi alimenti di base, tra cui:
- carni, pesce, latte e derivati, uova
- olio, pane, pasta, riso, farine, zucchero, miele
- frutta, verdura, legumi (sia freschi, sia conservati), alimenti per l’infanzia
- cioccolato, cacao, caffè, tè, camomilla
- prodotti riconosciuti DOP o IGP
- acque minerali, aceto
Sono severamente esclusi tutti i beni non alimentari, nonché le bevande alcoliche, carburanti, abbonamenti a trasporti pubblici o qualsiasi altro prodotto non compreso esplicitamente nella lista predisposta dal Ministero dell’Agricoltura.
La spesa è ammessa esclusivamente presso supermercati e punti vendita aderenti, facilmente riconoscibili grazie alla segnaletica e all’abilitazione dei POS. Il controllo avviene tramite i codici dei prodotti inseriti nelle casse, che escludono automaticamente gli acquisti non autorizzati.
Sanzioni e cause di decadenza dal beneficio
L’utilizzo scorretto della carta o la mancata osservanza dei termini comporta l’applicazione di specifiche sanzioni.
Queste includono:
- Decadenza immediata dal beneficio e disattivazione della carta in caso di mancato primo utilizzo entro il termine fissato
- Revoca totale del credito per uso improprio (acquisti non autorizzati, cessione della carta a terzi, dichiarazioni false)
- L’obbligo di restituzione degli importi percepiti in modo illecito, con la possibilità di segnalazione all’autorità giudiziaria nei casi più gravi
Rischiare la decadenza può avere implicazioni anche su eventuali successive edizioni della misura, limitando la possibilità di accedere ad analoghi sostegni in futuro.