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Carta di identità elettronica (Cie) o passaporto obbligatori dal 2026 per viaggiare andare in qualsiasi nazione anche UE

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Carta identità elettronica obbligatoria

Dal 2026 la carta d'identità cartacea non sarà più valida per i viaggi all'estero, anche in UE. Cosa cambia con l'obbligo di CIE o passaporto, motivazioni, procedure e consigli pratici per adeguarsi

A partire dall'agosto 2026, i cittadini italiani si troveranno davanti a un cambiamento di rilievo in materia di documenti obbligatori per il viaggio all’estero. La carta d’identità cartacea, fino a oggi diffusamente accettata come documento di espatrio anche verso Paesi dell’Unione Europea, non garantirà più la possibilità di superare le frontiere internazionali. Questa evoluzione, richiesta da direttive europee e già da tempo discussa nell’ambiente amministrativo, rappresenta una svolta decisiva verso la digitalizzazione e il rafforzamento dei controlli di identità. La decisione riflette la volontà di aggiornare gli standard di sicurezza dei documenti di viaggio e di adattarsi a sistemi di controllo automatizzati adottati in tutta l’area UE. Per i viaggiatori e per chi risiede in Italia, l’attenzione si concentra dunque sulla necessità di dotarsi di idonei strumenti d’identificazione elettronica, consapevoli delle nuove regole di espatrio che interesseranno anche chi si sposta solo all’interno del territorio europeo.

Il nuovo obbligo dal 2026, cosa cambia per chi viaggia anche nell’Unione Europea

Dal 3 agosto 2026, la normativa europea, prevede che la classica carta d’identità cartacea non potrà più essere utilizzata per varcare i confini nazionali. Questo significa che anche per viaggi verso Paesi Schengen o Stati membri dell’UE sarà obbligatorio dotarsi della Carta d’Identità Elettronica (CIE) o, in alternativa, di un passaporto in corso di validità. Il nuovo obbligo coinvolge non solo i cittadini italiani adulti, ma anche minori e stranieri residenti nel territorio. Le autorità europee hanno posto particolare attenzione alla sicurezza documentale, puntando su sistemi di riconoscimento biometrici e digitali e abbandonando così supporti che non garantiscono la lettura automatica dei dati, come la vecchia CIC. Chi viaggia abitualmente all’interno dell’Unione dovrà quindi programmare per tempo il rinnovo o la sostituzione della propria identità cartacea, pena il rischio di non poter partire o di trovarsi in difficoltà durante i controlli di frontiera. Si tratta di un passaggio che coinvolgerà milioni di cittadini e richiede, per la sua portata, attenzione alle tempistiche e alla corretta comprensione delle nuove modalità procedurali anche per chi viaggia occasionalmente all’estero.

Le ragioni alla base della normativa europea e i nuovi standard di sicurezza

L’introduzione del nuovo requisito nasce dalla volontà dell’Unione Europea di aumentare il livello di protezione contro la falsificazione dei documenti di identità e di uniformare i criteri di sicurezza tra tutti gli Stati membri. Il Regolamento UE 2019/1157 sancisce l’obbligo per le pubbliche amministrazioni di emettere documenti dotati di MRZ (Machine Readable Zone), una sezione specifica sul retro della CIE che consente la lettura elettronica dei dati. In questo modo, la verifica dell’identità diventa più rapida e affidabile, riducendo le possibilità di uso illecito e agevolando i controlli automatizzati agli ingressi di aeroporti e frontiere. Il documento elettronico integrato di microchip e dati biometrici, come impronte digitali e fotografia digitale, limita fortemente il rischio di contraffazione rispetto al formato cartaceo, ormai considerato superato sul piano della sicurezza. La modernizzazione dei sistemi di identificazione rappresenta quindi una risposta concreta alle esigenze di prevenzione e contrasto ai reati transfrontalieri, in linea con iniziative europee condotte anche in altri settori strategici legati alla sicurezza dei cittadini e alla libera circolazione.

Tempistiche e modalità per richiedere la CIE o il passaporto in Italia e all’estero

La procedura per ottenere i documenti prevede tempistiche diverse a seconda della località e del tipo di documento richiesto. In Italia, la domanda di CIE si presenta presso l’Ufficio Anagrafe del Comune di residenza o domicilio. Per gli italiani all’estero la competenza spetta normalmente ai Consolati o alle Ambasciate. Il rilascio della carta elettronica, per motivi legati alla personalizzazione e spedizione, non è immediato: il documento viene prodotto dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e consegnato entro circa 6 giorni lavorativi all’indirizzo indicato in fase di prenotazione. Durante l’appuntamento vengono acquisite le impronte digitali e la firma; viene rilasciata una ricevuta temporanea valida solo sul territorio nazionale. Il passaporto rimane alternativa valida per chi necessita tempestivamente di un documento per tutti i Paesi del mondo, anche se i tempi di attesa possono essere più lunghi, specie nei periodi di maggiore richiesta come l’estate.

Procedura per la richiesta della CIE presso il Comune in Italia

Per ottenere la CIE presso il proprio Comune è necessario seguire una procedura standardizzata. La prenotazione può avvenire tramite il portale online dedicato, telefonicamente o direttamente presso l’ufficio anagrafe. All’appuntamento occorre portare una fototessera recente, la precedente carta d’identità o la denuncia di furto/smarrimento, la tessera sanitaria e la ricevuta del pagamento. L’addetto acquisirà digitalmente fotografia, impronte e firma. Il colloquio dura normalmente circa 20 minuti; al termine verrà fornita una ricevuta utilizzabile come documento d’identità provvisorio per usi interni. La carta definitiva verrà poi inviata dall’Istituto Poligrafico all’indirizzo di recapito indicato. È previsto che dal compimento dei 12 anni venga rilevata anche l’impronta digitale. Tutte le specifiche possono essere approfondite nei documenti ufficiali disponibili sui siti comunali e sul portale del Ministero dell’Interno.

Richiesta della CIE per italiani residenti all’estero e presso i Consolati

I cittadini iscritti all’AIRE, residenti fuori dai confini italiani, possono domandare la CIE presso Ambasciate e Consolati. La procedura ricalca quella italiana: occorre presentare documento precedente, codice fiscale, fototessera conforme agli standard internazionali e corrispondere il pagamento previsto. Gli uffici consolari raccomandano una programmazione anticipata della richiesta, specie nei mesi che precedono la scadenza della carta di identità attualmente in uso, per evitare possibili attese dovute all’alto numero di richieste simultanee. La presenza del richiedente in Consolato per l’acquisizione dei dati biometrici è obbligatoria.

Documenti necessari, costi e validità della CIE

  • Documento d’identità valido (o due testimoni per il primo rilascio)
  • Fototessera recente (conforme agli standard ICAO)
  • Tessera sanitaria (codice fiscale)
  • Ricevuta del versamento – generalmente 22 euro
  • Per i minori, presenza di ambedue i genitori o assenso scritto
Durata Validità
0-3 anni 3 anni
3-18 anni 5 anni
Maggiorenni 10 anni
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