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Cartello stradale blu con rombo bianco: cosa significa e indica, regole e dove si trova

di Chiara Compagnucci pubblicato il
segnale blu con grande rombo bianco

Il cartello stradale con rombo bianco identifica corsie riservate al carpooling e rappresenta una novitŕ di matrice europea. L'origine, significato, regole e l’impatto atteso sulle strade italiane.

Negli spostamenti internazionali su strada, negli ultimi anni, una segnaletica dal significato innovativo ha attirato l’attenzione di moltissimi automobilisti europei: un segnale blu con un grande rombo bianco al centro. Il simbolo, non accompagnato da scritte o pittogrammi tradizionali, risulta a prima vista misterioso a chi viaggia tra Francia, Germania e Spagna. La sua introduzione si inserisce nel quadro delle nuove politiche europee orientate alla promozione della mobilità sostenibile e al decongestionamento delle principali arterie urbane.


Il rombo bianco trae ispirazione dalle esperienze internazionali, soprattutto dagli Stati Uniti, dove simboleggia le High Occupancy Vehicle lanes (HOV): corsie preferenziali dedicate a veicoli con almeno due o tre persone a bordo.

In Europa, questo tipo di segnaletica è stato implementato per la prima volta in città francesi come Grenoble, Lione e Strasburgo, con sperimentazioni avviate su tratti strategici come il tunnel di Fourvière a Lione. Il modello, pur con regole e limiti diversi, si è esteso anche a punti chiave della rete stradale tedesca e spagnola, e diverse capitali – tra cui Parigi – valutano ampliamenti a nuove aree urbane.

L’Italia, al momento, non prevede segnali simili nel proprio Codice della Strada ma osserva con crescente interesse le implicazioni positive delle iniziative straniere su viabilità, traffico e inquinamento.

Cosa indica il cartello con rombo bianco e come funziona la corsia riservata al carpooling

Il segnale rappresentato da un rombo bianco centrale su fondo blu comunica una prescrizione chiara e vincolante: la corsia sulla quale è posizionato è riservata a veicoli con passeggeri multipli, ovvero mezzi condivisi. Questo tipo di corsia – nata come risposta diretta all’esigenza di limitare il traffico individuale nei centri urbani e sulle arterie più congestionate – si rivolge in particolare a chi pratica il carpooling, o condivisione dell’auto, spesso nelle ore di punta.

Le principali caratteristiche di queste corsie possono essere riassunte nei seguenti punti:

  • Accessibilità vincolata al numero minimo di occupanti (generalmente due o più, secondo la normativa locale).
  • Segnaletica semplificata, composta da unicamente un rombo bianco senza ulteriori indicazioni verbali o simboliche.
  • Collocazione strategica in tratti soggetti a rallentamenti e traffico elevato, come tunnel urbani, tangenziali, autostrade in ingresso alle grandi città.
  • Controllo delle violazioni sia da parte delle forze dell’ordine che, in prospettiva, mediante sistemi automatizzati (telecamere, sensori ottici).
L’adozione di questo sistema incentiva una logica di trasporto razionale, premiando i veicoli più efficienti in termini di utilizzo. La scelta di non aggiungere altri pittogrammi o scritte risponde all’esigenza di immediatezza: un simbolo semplice e facilmente riconoscibile anche in situazioni di traffico intenso. 


I regolamenti possono variare, ma comunemente la presenza del rombo bianco equivale a una corsia HOV in cui la regola principale è la presenza di almeno due persone a bordo. 


In Francia, ad esempio, dove la sperimentazione è maggiormente avanzata, la segnaletica delimita corsie sulle principali arterie in corrispondenza delle aree urbane più sottoposte a congestione. Chi utilizza abusivamente queste corsie rischia sanzioni pesanti – attualmente elevate direttamente dagli agenti, ma è già prevista l’introduzione di controlli elettronici automatici capaci di appurare in tempo reale la legittimità dell’accesso. L’importo delle sanzioni può raggiungere 135 euro per ogni infrazione riscontrata.

Oltre al traffico privato, in alcune varianti la corsia condivisa è aperta anche a taxi, pullman e – talvolta – veicoli ecologici (full electric), espandendo l’impatto positivo sulla fluidità del traffico e sulla sostenibilità ambientale. È importante sottolineare che la disciplina di queste corsie è sempre chiaramente indicata dalle autorità locali, talvolta mediante pannelli integrativi che stabiliscono fasce orarie o condizioni particolari.

Benefici, regole e possibili sviluppi in Italia delle corsie HOV

L’introduzione e la diffusione delle corsie HOV, segnalate dal rombo bianco, sta comportando in Europa benefici misurabili sia dal punto di vista ambientale che della mobilità urbana. I vantaggi documentati includono una significativa diminuzione del traffico veicolare durante le ore di punta, tempi di percorrenza ridotti, minore consumo di carburante e diminuzione delle emissioni inquinanti grazie a un migliore rapporto tra veicoli circolanti e numero di passeggeri trasportati.

Benefici principali Contesto europeo
Riduzione traffico Diminuzione dai 5% fino al 15% delle code in ore critiche, secondo rilevamenti francesi
Diminuzione emissioni Calato l’inquinamento locale (NOx, CO2, PM) nelle aree pilota
Migliore efficienza trasporti Un maggior utilizzo della capienza dei veicoli ha permesso una mobilità più razionale

Le regole di utilizzo delle corsie carpooling non sono armonizzate a livello europeo; ogni paese e spesso ogni città può definire autonomamente le proprie soglie minime di passeggeri, orari di validità e categorie di veicoli ammessi. In tutte le applicazioni, la trasparenza normativa e l’efficacia nella comunicazione della segnaletica risultano essenziali per garantire sicurezza e rispetto delle prescrizioni.

L’Italia, pur non disponendo ancora di una segnaletica ad hoc con rombo bianco, osserva da vicino gli sviluppi e i risultati delle sperimentazioni condotte oltreconfine. Il Codice della Strada italiano prevede già corsie riservate per bus, taxi e in alcuni casi per veicoli ecologici; le iniziative francesi e tedesche dimostrano come l’introduzione di corsie destinate alla condivisione dell’auto possano rappresentare un importante passo evolutivo verso una mobilità più efficiente e rispettosa dell’ambiente urbano.

I possibili sviluppi nel territorio nazionale sono oggetto di crescente attenzione anche da parte di amministrazioni locali impegnate a ridurre la congestione e abbattere la soglia di smog nei centri più popolati. Prima di un eventuale recepimento nel quadro normativo italiano, sarà necessario valutare attentamente:

  • L’adozione di criteri di accessibilità chiari e condivisi, resi pubblici tramite campagne informative
  • L’integrazione degli strumenti di controllo tecnologicamente avanzati, come telecamere e sensori
  • La definizione di un apparato sanzionatorio efficace e proporzionato rispetto agli obiettivi prefissati