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Case ad 1 euro in Campania 2025. Lista Comuni dove si possono comprare aggiornata

di Chiara Compagnucci pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
Dove comprare case a 1 euro

Case ad 1 euro in Campania 2025. Lista Comuni dove si possono comprare aggiornata

L'acquisto di case a 1 euro in Campania rappresenta una concreta opportunità, sempre più discussa negli ultimi anni a livello nazionale. Grazie a iniziative locali finalizzate alla rigenerazione urbana e al contrasto dello spopolamento, diversi comuni campani mettono a disposizione immobili a costi simbolici, in cambio dell’impegno per la ristrutturazione e la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente. Il fenomeno, regolato da bandi comunali aggiornati anche nel 2025, attira sia acquirenti italiani sia internazionali interessati a investire nel recupero di borghi storici e paesaggi di pregio.

Come funziona il progetto "Case a 1 euro" in Campania

Il progetto case a 1 euro Campania segue una procedura formalizzata da ciascun Comune aderente. Questi sono generalmente caratterizzati da una marcata tendenza allo spopolamento e dalla presenza di un ampio patrimonio immobiliare inutilizzato o bisognoso di interventi di recupero. I bandi pubblicati prevedono:

  • Il trasferimento della proprietà dell’immobile al prezzo simbolico di 1 euro;
  • L’impegno scritto, da parte dell’acquirente, a realizzare lavori di ristrutturazione edilizia nel rispetto dei vincoli storici e architettonici;
  • Il versamento di una cauzione fideiussoria (variabile tra 1.000 e 5.000 euro) a garanzia dell’intervento;
  • Il rispetto di tempistiche precise: presentazione del progetto di ristrutturazione entro 12 mesi e completamento dei lavori entro 36 mesi;
  • La copertura delle spese legali, notarili e catastali connesse al passaggio di proprietà e all’accatastamento.
È fondamentale sottolineare che il modello amministrativo può variare da bando a bando. Alcuni Comuni offrono anche contributi o incentivi all’acquisto e alla ristrutturazione, come il caso di Calitri e Teora, dove sono previsti bonus economici specifici. Tutte le condizioni sono dettagliate nei bandi sui rispettivi siti istituzionali, come quello del Comune di Bisaccia.

Lista aggiornata dei Comuni della Campania che aderiscono all’iniziativa case a 1 euro (2025)

L’elenco delle realtà comunali campane coinvolte nel progetto si è ampliato negli anni più recenti grazie all’interesse e al successo delle edizioni precedenti. Di seguito la lista aggiornata al 2025.

Zungoli (Avellino): bandi e vantaggi dell’edizione 2025

Zungoli, dichiarato tra i Borghi più belli d’Italia, è celebre per le sue case in pietra, il Castello, e le scalinate storiche. Il bando 2025 prevede l’assegnazione di immobili nel centro antico, con facilità di accesso anche a stranieri e giovani coppie. Gli acquirenti devono sostenere la ristrutturazione e possono destinare l’immobile a fini abitativi, turistici o artigianali (B&B, ristorazione, botteghe ecc.). La restituzione della cauzione è garantita al termine dei lavori certificati. Link al Comune di Zungoli.

Bisaccia (Avellino): modello pubblico e facilitazioni amministrative

Particolarità di Bisaccia è la gestione comunale diretta degli immobili disponibili, eredità della ricostruzione post-sisma degli anni ’80. Gli immobili, vincolati al decoro e alla sicurezza strutturale, possono essere acquistati anche da cittadini stranieri, con iter semplificato. Per dettagli e bando consultare il sito del Comune.

Pietramelara (Caserta): il borgo senza abitanti

In questa città il progetto intende rilanciare il centro storico quasi del tutto spopolato. Il focus è sulla creazione di attività ricettive e artigianali, con priorità per chi trasferisce la residenza stabile, anche solo dopo la ristrutturazione. Maggiori dettagli sul sito istituzionale.

Altavilla Silentina (Salerno): bandi temporaneamente sospesi

Attualmente la disponibilità di immobili è esaurita a causa dell’alta richiesta e delle difficoltà legate all’identificazione dei proprietari nel centro storico. Tuttavia, il Comune prevede nuove aperture dei bandi in caso di disponibilità futura. Aggiornamenti periodici sono disponibili sul sito istituzionale.

Calitri e Teora: bonus e incentivi previsti nel 2025

  • Calitri: contributo fino a 5.000 euro, subordinato alla residenza e al mantenimento del vincolo per almeno cinque anni (info Calitri);
  • Teora: bonus affitto (150 euro/mese) o bonus acquisto casa (5.000 euro), iniziative legate alla ripopolazione stabile (info Teora).

Condizioni e obblighi per comprare una casa a 1 euro in Campania

L’acquisto case a 1 euro Campania comporta una serie di impegni vincolanti per l’acquirente. Oltre alla cifra simbolica, il nuovo proprietario deve:
  • Redigere un piano di intervento dettagliato con il supporto di tecnici abilitati;
  • Rispetta le norme urbanistiche e paesaggistiche, spesso più restrittive per immobili vincolati dal Codice dei Beni Culturali (D.Lgs. 42/2004);
  • Presentare fideiussione bancaria a favore del Comune (tipicamente euro 5.000, restituiti a lavori ultimati al termine previsto);
  • Trasferire la residenza nel Comune per una durata stabilita (più frequentemente almeno cinque anni);
  • Avviare i lavori entro due mesi dall’ottenimento dei permessi;
  • Saldare competenze notarili, imposte catastali e tasse di proprietà come IMU, se dovuta;
  • Garantire la destinazione d’uso conforme al bando (abitativa, ricettiva, commerciale, ecc.).
Le tempistiche di presentazione progetti e avvio lavori variano a seconda del regolamento comunale. La mancata esecuzione degli interventi secondo i termini determina, in molti casi, la perdita della caparra e la nullità della compravendita.

Costi “nascosti” e budget per ristrutturare una casa a 1 euro

Il prezzo simbolico di acquisto rappresenta soltanto una minima parte dell’investimento complessivo richiesto. Comprare casa a 1 euro Campania significa sostenere costi aggiuntivi così classificabili:

  • Lavori di ristrutturazione: mediamente tra 20.000 e 50.000 euro, in base a stato, metratura, vincoli e livello di finitura desiderato;
  • Spese notarili, burocratiche e fiscali: atto pubblico, volture e accatastamento (1.500 – 3.000 euro);
  • Polizza fideiussoria: somma congelata tra 1.000 e 5.000 euro;
  • Tasse immobiliari: IMU, TARI, imposte registro e catastali;
  • Consulenze tecniche e legali: architetto, geometra, commercialista;
  • Eventuali spese per arredamento e sanatorie urbanistiche.
Per una stima realistica occorre rivolgersi a professionisti locali, considerare eventuali bonus edilizi attivati dal Governo e i bandi regionali. Inoltre, alcune categorie di acquirenti potrebbero accedere a agevolazioni ad hoc (come detrazione ristrutturazioni, bonus verde, incentivi antisismici statuati dal D.L n. 34/2020 e successive modifiche – cosiddetto “Decreto Rilancio”).
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