Via libera all'uso del Tfr per anticipare l'età della pensione, maggiore ricorso alla previdenza complementare, sostenere i rinnovi contrattuali e potenziare il welfare: quali sono gli interventi annunciati dalla ministra Calderone che potrebbero rientrare nella prossima Manovra Finanziaria
Durante il recente forum di Cernobbio, l’attuale responsabile del Ministero del Lavoro ha illustrato un quadro dettagliato delle sfide prioritarie che caratterizzano l’agenda economica nazionale. L’attenzione si è concentrata in modo particolare su pensioni, salari, tutela delle partite IVA e strumenti di welfare.
Un filo conduttore accomuna questi temi: la necessità di adottare politiche sostenibili e innovative in grado di garantire equilibrio tra crescita economica, inclusione sociale e stabilità finanziaria per le famiglie italiane. Al centro delle future deliberazioni saranno la previdenza, la valorizzazione della contrattazione collettiva, la revisione degli incentivi alle imprese, la sicurezza sul lavoro e una razionalizzazione della pressione fiscale per i nuclei più esposti.
Il tema previdenziale assume un rilievo centrale nell’impostazione della prossima manovra economica, come evidenziato dall’intervento della ministra a Cernobbio. La principale questione in discussione riguarda la flessibilità dell’età pensionabile e il rafforzamento degli strumenti di tutela, soprattutto per quei lavoratori che hanno avuto carriere discontinue o effettivamente più usuranti.
La ministra rilancia sulla promozione di una maggiore cultura sulla previdenza, per sensibilizzare i lavoratori sui vantaggi che l’adesione a fondi pensione complementari può offrire in termini di integrazione dell’assegno futuro.
Appoggia poi la proposta di utilizzare il tfr per anticipare l'età della pensione e si dice favorevole a un nuovo semestre di silenzio assenso, perché crede che sia importante soprattutto per le giovani generazioni far comprendere quanto è importante oggi costruire un secondo pilastro pensionistico.
Ha, quindi, precisato che saranno messi in campo strumenti di incentivazione alla costruzione di una previdenza integrativa più robusta, anche attraverso benefici fiscali ampliati per le adesioni individuali e collettive, innanzitutto aumentando la deducibilità fiscale dei contributi versati in fondi pensione, oggi limitata a circa 5.160 euro annui.
La ministra Calderone ha poi definito irrinunciabile il sostegno ai rinnovi contrattuali, sia per i comparti lavorativi che attendono da tempo il riconoscimento di adeguamenti retributivi, sia per rafforzare la pratica dei rinnovi a scadenza dei contratti collettivi. Un pilastro della strategia governativa è spingere la contrattazione di secondo livello, che consente di premiare in modo mirato i lavoratori in base a performance, produttività e specificità settoriali. Tra le misure annunciate figurano:
Sul fronte lavoro, la ministra ha anche spiegato che il dialogo con i sindacati su caporalato e contratti e loro utilizzo improprio va avanti e si continua a lavorare sul fronte della sicurezza sul lavoro. Ha, infatti, anche annunciato l'assunzione di più di 500 ispettori del lavoro.
L’ampliamento delle politiche di welfare aziendale rappresenta uno dei pilastri per il rilancio del lavoro di qualità e la conciliazione tra esigenze produttive e benessere personale. Sono in programma diverse misure per rafforzare l’integrazione tra retribuzione e benefit non monetari, come rimborso spese, buoni pasto potenziati e sostegni per energia, affitto, mutuo.
Ulteriori misure importanti riguardano l’allargamento della detassazione su tutti i benefit riconosciuti, con particolare attenzione alle famiglie con figli, alle quali è offerta la possibilità di accedere ad un plafond maggiorato rispetto ad altri lavoratori. In quest’ottica, la ministra ha sottolineato l’importanza di un welfare aziendale strutturato, non temporaneo ma parte integrante di un sistema di tutela.
Parallelamente, si investe sulla sicurezza sui luoghi di lavoro: l’obiettivo è rafforzare controlli, formazione, responsabilizzazione delle figure aziendali, implementando strumenti di vigilanza e incentivi per la prevenzione degli infortuni.
Sul fronte fiscale, la nuova Manovra Finanziaria 2026 si propone di offrire una risposta concreta sia al ceto medio sia alle categorie produttive più esposte ai rischi dell’inflazione e dell’instabilità economica.
Gli interventi principali prospettati includono una ulteriore revisione dell'Irpef 2026 con la riduzione dal 35% al 33% dell'aliquota di tassazione per i redditi fino a 60.000 euro, destinata a generare un risparmio annuo stimato fra i 40 e i 1.440 euro in base alle fasce di reddito.
Inoltre, la possibile esclusione della prima casa dal calcolo dell’Isee, proposta discussa nei tavoli tecnici, mira ad ampliare la platea dei beneficiari di bonus e agevolazioni, migliorando l’accesso a servizi e sostegni familiari. Il quadro degli interventi in materia fiscale si può sintetizzare come segue:
Misura | Descrizione |
Riduzione aliquota Irpef | Scaglione intermedio dal 35% al 33%, ampliato fino a 60.000 euro |
Esclusione prima casa dall’Isee | Nuove regole per il calcolo dell’indicatore della situazione economica equivalente |
Detassazione premi e rinnovi | Sgravi su componenti variabili della retribuzione, premi e welfare aziendale |