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Cedolare secca 2024, per quali case in affitto aumenta e di quanto ufficialmente

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
aumenta cedolare secca

E' aumentata l’aliquota di tassazione della cedolare secca per alcune categorie di immobili: i chiarimenti

Per quali case in affitto aumenta la cedolare secca nel 2024 e di quanto? La cedolare secca come regime di tassazione agevolato sui redditi di locazione alternativo al regime ordinario prevede generalmente due aliquote, una al 10% per contratti a canone concordato (3+2) e una al 21% per i contratti a canone libero (4+4) e riunisce in un’unica imposta l'Irpef, le addizionali comunali e regionali e le imposte di registro e di bollo.

I proprietari di case che scelgono la cedolare secca per l’affitto decidono il costo del canone di locazione che gli inquilini devono pagare e non possono modificarlo nel corso del tempo per adeguamento ai valori Istat fino alla scadenza del contratto.

Per chi e di quanto è aumentata la cedolare secca nel 2024

La cedolare secca è aumentata, passando del 21% al 26%, dunque di ben 5 punti percentuali, ma non per tutte le case.

Le modifiche interessano, infatti, solo le case in affitto breve, le casa vacanze e anche i bed&breakfast.

Si tratta di un importante aumento che, secondo le stime, interessa milioni di italiani e soprattutto le principali grandi città, come Roma, Milano, Firenze e Venezia, e località turistiche sia di mare che di montagna dove tutto l’anno arrivano moltissimi turisti.

Le modifiche alla cedolare secca non riguardano poi tutte le case che vengono affittate per brevi periodi di tempo, inferiori ai 30 giorni, ma solo chi ne affitta più di una.

Se un proprietario da una sola casa in affitto per un breve periodo, allora paga l'aliquota al 21%. Se ne affitta più di una, due o tre, allora sul primo immobile calcola l'aliquota al 21% mentre sul secondo e il terzo deve applicare l'aliquota più alta al 26%.
 

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