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Cedolare secca affitto e 730 2025, perchč si riducono le altre detrazioni e agevolazioni e cosa si puņ fare

di Marianna Quatraro pubblicato il
cedolare secca 730

Qual č il motivo per cui l’applicazione della cedolare secca sugli affitti riduce le detrazioni nel modello 730 2025 per la dichiarazione dei redditi

Perché si riducono le detrazioni del 730 2025 se si applica la cedolare? La cedolare secca è un regime fiscale agevolato che si applica sulle locazioni di immobili a uso di abitazione, comprese le pertinenze (come il box auto) affittate insieme all’immobile principale ma anche sulle locazioni brevi, vale a dire di durata inferiore ai 30 giorni.

Nel 2025, le principali novità della cedolare secca riguardano la conferma delle aliquote del 10% per i contratti a canone concordato, del 21% per i contratti a canone libero e del 26% per gli affitti brevi a partire dal secondo immobile. Vediamo di seguito qual è l’impatto della cedolare secca in dichiarazione dei redditi.

  • Perché se si applica la cedolare secca si riducono le altre detrazioni?
  • Cosa si può fare 

Perché se si applica la cedolare secca si riducono le altre detrazioni?

Per chi affitta una casa optando per il regime della cedolare secca, il reddito che ottiene si somma a quello complessivamente percepito derivante da attività lavorativa.

Questo aumenta il reddito totale percepito, riducendo di conseguenza i bonus e le agevolazioni che possono essere riconosciuti nel 730 per i familiari a carico, i figli e i canoni di locazione e per il riconoscimento del trattamento integrativo di 100 euro.

Per applicare la cedolare secca, bisogna per prima cosa comunicare la scelta all’inquilino. Tale comunicazione è obbligatoria, deve contenere la rinuncia esplicita all’aggiornamento del canone, derivante dalla variazione accertata dall'Istat dell'indice nazionale dei prezzi al consumo e può essere applicata sia nel caso di un nuovo contratto, in sede di registrazione, sia per contratti già in corso di validità, inviando una raccomandata all'inquilino per informarlo del cambio.

Entrando più nel dettaglio di come e quanto la cedolare secca incide sui bonus in dichiarazione dei redditi, precisiamo che i redditi assoggettati a tale tassazione hanno un impatto innanzitutto sulle detrazioni per i redditi, sia da lavoro che da pensione, in base all’importo complessivo percepito, al quale concorre anche la quota derivante dagli affitti tassati con l’imposta sostitutiva.

Le detrazioni, a seconda dei redditi percepiti, sono le seguenti:

  • di 1.955 euro, se il reddito complessivo si attesta entro i 15mila euro (l’importo minimo della detrazione riconosciuta è pari a 690 euro. In caso di lavoro a tempo determinato, non può essere inferiore a 1.380 euro);
  • 1.910 euro, aumentata del prodotto tra 1.190 euro e l’importo corrispondente al rapporto tra 28.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 13.000 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.000 euro ma non a 28.000 euro;
  • 1.910 euro, se il reddito complessivo è superiore a 28.000 euro ma non a 50.000 euro;
  • per chi percepisce un reddito compreso tra i 25.000 e i 35.000 euro è riconosciuto un importo aggiuntivo di 65 euro;
  • per i redditi sopra i 50.000 euro non è prevista alcuna detrazione.

Cosa si può fare

Se è stata applicata e dichiarata nel corso del 2024 la cedolare secca sui canoni di locazioni e si sono già riscossi i relativi affitti, poco si può fare.

Se, infatti, lo scorso anno sono state riconosciute detrazioni in busta paga senza considerare il valore della quota derivante dalle locazioni, nel modello 730 2025 si procede con il recupero dell’importo non spettante, il che significa effettuare delle trattenute, o in busta paga o sul cedolino della pensione, per cui si tratta di uno svantaggio.

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