Debutta la nuova tassa sui vasi dei fiori e scoppia l’ira dei florovivaisti: cosa prevede la decisione del Conai
Cos’è la tassa sui vasi dei fiori al via da Marzo? E' entrata in vigore il primo marzo la nuova tassa sui vasi in plastica di fiori e piante. Se ne discuteva ormai da tempo e ora è diventata realtà.
A introdurre la novità è stato il Conai, Consorzio nazionale sugli imballaggi. Vediamo nel dettaglio cosa prevede la nuova tassa e chi deve pagarla.
Ma si tratta di una novità ha scatenato l'ira dei florovivaisti. Massimo Fontana, presidente di Confagricoltura Verona, ha chiarito che i vasi non sono imballaggi ma sono elementi imprescindibili per lo sviluppo e la crescita delle piante, sia in fase di produzione che nelle fasi successive.
Seguendo tale spiegazione, la nuova tassa non avrebbe motivo di essere calcolata, considerando che graverebbe ancor di più sui costi di produzione, visto che tutto, dalle piantine da orto ai fiori, si vende in vasi.
Del resto, Confagricoltura ha sempre sostenuto e ribadito che i vasi in plastica per i fiori e le piante non rientrano nella definizione di imballaggio, non essendo esclusivamente usati per il trasporto e la commercializzazione dei prodotti, come previsto dalla definizione comunitaria di imballaggio.
L’auspicio è che si faccia un passo indietro sulla nuova tassa, soprattutto considerando che le spese già elevate che i produttori devono sostenere, dal gasolio al metano per il riscaldamento delle serre, all’elettricità per l’illuminazione degli spazi interni, ai fertilizzanti, al terriccio, alle scatole, le cassette e i trasporti.