Quali sono le difformità formali che si potranno regolarizzare con la nuova sanatoria edilizia del Salva Casa 2024: i chiarimenti
Quali sono le difformità formali che si potranno regolarizzare con la sanatoria del Salva Casa? Sono diversi gli abusi edilizi e le piccole irregolarità che rientreranno nel nuovo Piano Casa 2024 del ministro Salvini, per agevolare la regolarizzazione di lievi difformità permettendo ai cittadini, come spiegato dallo stesso ministro, di poter acquistare e vendere case più facilmente e liberare, al tempo stesso, gli uffici tecnici dalla mole di carte di cui sono sommersi.
Ma vediamo di seguito nel dettaglio quali sono le difformità formali che si potranno sanare con il Salva Casa.
Si tratta di quegli interventi realizzati senza il permesso di costruire o senza la Scia ma che avrebbero potuto essere legittimamente realizzati sia nel momento della costruzione, sia presentando la domanda di accertamento di conformità (doppia conformità).
Le difformità formali che si potranno regolarizzare con la nuova sanatoria edilizia del Piano Casa 2024 riguardano, per esempio, gli immobili datati il cui titolo edilizio non è reperibile, o, ancora, i lavori fatti prima del 1977 quando non esisteva il concetto di variante in corso d'opera.
Può, infatti, accadere, soprattutto per gli immobili datati, che manchi l'ultimo titolo edilizio che costituisce lo stato legittimo dell'immobile.
Il Salva Casa dovrebbe semplificare l'accertamento dello stato legittimo dell'immobile.
Ora, infatti, per sanare le costruzioni senza permessi o in difformità serve la conformità sia alle norme vigenti al tempo della realizzazione e sia a quelle della richiesta di sanatoria, perchè solo con la doppia conformità si può avere la Scia o il permesso in sanatoria.
Il Salva Casa punta a eliminare questo doppio requisito, accettando la conformità in uno solo dei due momenti, per velocizzare la regolarizzazione.