I soggetti beneficiari del bando Pacchetti Integrati di Agevolazione (MiniPIA) sono le micro e piccole imprese regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle Imprese.
Il bando Pacchetti Integrati di Agevolazione (MiniPIA) rivolto alle micro e piccole imprese è parte integrante del quadro del Programma Regionale FESR-FSE+ 2021-2027. Questo avviso è concepito con l'obiettivo di promuovere la competitività, l'innovazione e la transizione verso un'economia sostenibile, allineandosi agli obiettivi strategici dell'Unione europea. Nel momento in cui scriviamo, questa possibilità può essere colta in Puglia e in Basilicata-
Il principale obiettivo di questo avviso è quello di fornire un sostegno alle micro e piccole imprese, incoraggiando gli investimenti in diversi settori chiave. Tra questi, si evidenziano l'innovazione tecnologica, la digitalizzazione, la transizione energetica ed ambientale, e lo sviluppo delle competenze aziendali. Queste aree di intervento sono fondamentali per migliorare la competitività delle imprese e promuovere una crescita economica sostenibile nel contesto regionale.
I beneficiari non devono aver ricevuto aiuti illegali o incompatibili dalla Commissione europea e non essere considerati un’impresa in difficoltà secondo le definizioni dell’Unione europea. È richiesto che i soggetti non abbiano effettuato delocalizzazioni negli ultimi due anni e si impegnino a non farlo nei successivi due anni.
Per quanto riguarda il bando Pacchetti Integrati di Agevolazione (MiniPIA) destinato alle micro e piccole imprese, le spese agevolabili sono soggette a specifici criteri e limiti finanziari, che definiscono l'entità degli investimenti ammissibili. I programmi di investimento devono avere un importo compreso tra 30.000 euro e 5 milioni di euro. Per gli investimenti produttivi, le spese ammissibili non devono superare il 90% del progetto integrato. Gli investimenti in innovazione dei processi e dell’organizzazione non possono superare 1 milione di euro, mentre gli investimenti a favore delle PMI sono limitati a 1 milione di euro.
Le spese per la formazione non possono eccedere i 500.000 euro, mentre gli investimenti per la tutela dell’ambiente sono limitati a 3 milioni di euro. Le spese per servizi di consulenza e internazionalizzazione, così come quelle per la partecipazione alle fiere, non possono superare i 500.000 euro. Questi limiti riflettono l'obiettivo del bando di sostenere un'ampia gamma di iniziative, dalla digitalizzazione e sostenibilità ambientale all'innovazione organizzativa, garantendo nel contempo la diversificazione e l'adeguatezza degli investimenti proposti dalle imprese.
I progetti devono integrare investimenti produttivi che si concentrano sulle tecnologie abilitanti e l’innovazione correlata alla digitalizzazione e all'ecosostenibilità, integrati con progetti di innovazione tecnologica, strategica, organizzativa e gestionale; progetti formativi per la qualificazione delle competenze, la trasformazione digitale, la transizione industriale sostenibile, la transizione ecologica, e la riconversione green; investimenti per la tutela ambientale; acquisizione di consulenze specialistiche, programmi di internazionalizzazione e partecipazione a fiere.
Le spese ammissibili includono una vasta gamma di investimenti, quali: