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Che cos’è la Tcp che sostituirà la Tari e le differenze tra le 2 tasse per i rifiuti con diversi esempi

di Marianna Quatraro pubblicato il
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La Tcp, tariffa corrispettiva puntuale, sostituirà la Tari sui rifiuti e considererà la quantità di rifiuto indifferenziato conferito: ecco cosa cambia

Cos’è la nuova Tcp sui rifiuti che sostituirà la Tari? Si va verso un profondo cambiamento dell’imposta Tari sui rifiuti che il prossimo anno si prepara ad essere sostituita dalla cosiddetta tariffa corrispettiva puntuale. Vediamo di cosa si tratta e quanto si pagherà.

  • La tassa sui rifiuti Tcp, che sostituisce la Tari il prossimo anno, le differenze tra le 2 imposte e gli esempi
  • Da quando e dove sarà in vigore la nuova tariffa puntuale sui rifiuti

La tassa sui rifiuti Tcp che sostituisce la Tari il prossimo anno, le differenze e gli esempi

Cambia il prossimo anno l’imposta sui rifiuti. La Tari attualmente in vigore deve essere pagata da tutti coloro che occupano o detengono una qualsiasi area, coperta o scoperta, suscettibile di produrre rifiuti, indipendentemente dal reale utilizzo o dal fatto che una casa o un altro immobile sia abitato o meno

Pagano la Tari sui rifiuti anche i proprietari di case sfitte, anche non vengono prodotti i rifiuti.

Le regole di calcolo si basano sulla superficie della casa e sui costi fissi del servizio di smaltimento rifiuti, nonchè al numero di persone che formano il nucleo familiare e hanno la residenza in una determinata casa.

Dal 2025, però, la tassa sui rifiuti cambia con l’introduzione della tariffa corrispettiva puntuale e si pagherà in base alla reale produzione di rifiuti.

I Comuni inizieranno, infatti, a calcolare l’importo basandosi sull’effettiva produzione di rifiuti indifferenziati da parte dei cittadini, premiando chi ne produce meno con un minor importo da pagare.

Non cambia il presupposto impositivo della tassa: sarà, comunque, dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti.

Dunque, l’importo della nuova imposta sui rifiuti non si calcolerà più solo sulla superficie dell’immobile e sul numero di occupanti, ma anche sulla quantità effettiva di rifiuti indifferenziati prodotti, meccanismo che dovrebbe incentivare la raccolta differenziata e ridurre la produzione di rifiuti non riciclabili.

Inoltre, saranno introdotte nuove tecnologie e strumenti di tracciamento dei rifiuti, come tessere elettroniche e cassonetti intelligenti dotati di sistemi di apertura e conteggio tramite tessere personali.

Con la nuova tariffa, per esempio, chi produce più rifiuti pagherà di più, mentre i cittadini più virtuosi che riescono a riciclare quasi tutto pagheranno una cifra molto irrisoria pur abitando in una casa grande ed essendo magari tanti. 

Da quando e dove sarà in vigore la nuova tariffa puntuale sui rifiuti 

La nuova tariffa sui rifiuti sarà in vigore dal primo gennaio 2025 ma non in tutta Italia. 

La sua sperimentazione partirà solo in alcuni Comuni, come Ravenna e Cervia, e solo in un secondo momento sarà estesa a livello nazionale.