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Pensioni per i 40-50enni attuali, scatta un grave allarme già ora ancora prima che per i giovani. Le soluzioni e gli interventi

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Si prospettano sempre più bassi gli importi delle pensioni per i 40-50enni di oggi prima e per i giovani poi: cosa fare per aumentarli

Le pensioni degli attuali 40-50enni saranno davvero basse e quali soluzioni possono esserci per risolvere il problema? Si va verso un calcolo della pensione finale davvero basso. Colpa del sistema puramente contributivo con cui saranno determinate le prestazioni pensionistiche dei prossimi anni, colpa dei redditi bassi, colpa delle carriere precarie e saltuarie che non permettono ai soggetti di accumulare un montante contributivo sufficiente per ottenere una pensione dignitosa. Cosa si può fare allora?

  • Scatta l’allarme per il calcolo delle pensioni non solo dei giovani ma anche dei 40-50enni di oggi 
  • Cosa si può fare per aumentare le pensioni e gli interventi allo studio

Scatta l’allarme per il calcolo delle pensioni non solo dei giovani ma anche dei 40-50enni di oggi 

I 40-50enni di oggi di avviano a percepire pensioni decisamente basse e scatta un allarme prima ancora che per i giovani.

Il problema principale nasce dalla combinazione di calcolo della pensione finale esclusivamente con sistema contributivo e stipendi relativamente bassi percepiti.

Il sistema contributivo prevede il calcolo dell’assegno che si riceverà a fine carriera esclusivamente basato sui contributi effettivamente versati nel corso della propria vita lavorativa che vanno a costituire il montante contributivo individuale su cui si applica poi il coefficiente di trasformazione. 

A fine anno la contribuzione ottenuta si rivaluta al tasso di capitalizzazione, dato dalla variazione media del Pil del quinquennio precedente, calcolato dall’Istat. La rivalutazione avviene al 31 dicembre di ogni anno con effetto sulle pensioni con decorrenza primo gennaio dell’anno successivo. 

La pensione contributiva già attualmente risulta molto più bassa dello stipendio percepito. Simulando il calcolo dei una pensione finale di un 45enne di oggi, se oggi percepisce uno stipendio lordo di circa 1.200 euro avrà una pensione di circa 500 euro. Una cifra davvero irrisoria per vivere dignitosamente dopo aver lavorato una vita intera.

E’ chiaro, dunque, che qualcosa si deve fare.

Cosa si può fare per aumentare le pensioni e gli interventi allo studio

La soluzione più sicura oggi per riuscire a costruirsi una buona pensione è certamente affidarsi alla previdenza complementare, integrando con un fondo la propria pensione pubblica, che, però, dovrebbe essere semplificata e agevolata. 

Versare soldi in un fondo pensione permette, infatti, di accumulare soldi che potrebbero poi servire per accrescere il proprio trattamento finale.

Tuttavia, è prevista la liquidazione della somma negli anni versata solo al momento del raggiungimento dell’età pensionabile.

L’ideale sarebbe, invece, decidere di prendere i propri soldi quando si vuole o si ha necessità, o come riceverli rendita senza dover aspettare necessariamente l’uscita. Oggi per i versamenti alla previdenza complementare sussiste solo la deduzione fiscale.

Un’altra soluzione per aumentare l’importo della pensione è riscattare anni in più di contributi che possono risultare vantaggiosi, considerando che, se l’importo della pensione finale si basa sull’ammontare dei contributi versati, è chiaro che più alto è il montante contributivo e più aumenta la pensione finale. 

Si attendono, nel frattempo, anche interventi da parte del governo che possano sostenere calcoli delle pensioni finali più ricche per permettere a tutti di vivere dopo anche dopo il lavoro.