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Chi deve pulire una strada privata e sanzioni se non si fa in base ad attuali normative

di Marianna Quatraro pubblicato il
Pulizia strada privata normativa

La pulizia delle strade private solleva spesso dubbi sulla responsabilità. Obblighi e competenze di proprietari e amministrazioni locali

Le responsabilità legate alla pulizia delle strade private costituiscono un argomento complesso, regolamentato da normative che distinguono chiaramente tra utilizzo pubblico e privato. In base alla destinazione d’uso della strada, le obbligazioni di manutenzione possono ricadere sui proprietari privati o sulla Pubblica Amministrazione. 

Responsabilità di pulizia e manutenzione delle strade private

Nel caso di strade private a uso puramente privato, la responsabilità ricade interamente sui proprietari, che devono provvedere sia alla manutenzione ordinaria che straordinaria, come specificato dall’articolo 2051 del Codice Civile. Detto obbligo include la rimozione di foglie, neve, detriti e riparazioni strutturali atte a prevenire pericoli o danni.

Per le strade private gravate da uso pubblico, la situazione si modifica in modo sostanziale. In questo caso, la Pubblica Amministrazione, prevalentemente il Comune, può assumere la responsabilità della manutenzione, se la strada serve esigenze collettive, come il collegamento con edifici pubblici o aree urbane di rilievo. Secondo quanto stabilito dalla Corte di Cassazione in diverse sentenze, l’uso continuato e pubblico di una strada privata attribuisce al Comune gli obblighi di pulizia e manutenzione, specialmente in caso di condizioni che mettano a rischio la sicurezza.

Particolare attenzione va dedicata alle strade vicinali, che possono essere classificate come private o a uso pubblico. Le strade vicinali a uso pubblico, secondo il Codice della Strada, sono gravate da una servitù di transito per la collettività. Anche in questo caso, pur essendo strade di proprietà privata, il Comune può essere tenuto a intervenire economicamente nella loro manutenzione o a svolgere attività di vigilanza per garantire il corretto utilizzo.

Infine, i danni derivanti dalla cattiva manutenzione delle strade private, sia a uso esclusivo che pubblico, restano a carico esclusivo del responsabile della strada stessa. 

Sanzioni per inadempienza

In caso di strade private a uso esclusivo, se i proprietari non provvedono alla manutenzione, il Comune potrebbe emettere ordinanze specifiche imponendo interventi obbligatori, pena ulteriori misure coercitive. Tali azioni possono includere multe pecuniarie o l’intervento forzato con addebito delle spese ai responsabili.

Nel caso delle strade private a uso pubblico, omettere la manutenzione o non garantire la sicurezza può comportare gravi implicazioni legali per la Pubblica Amministrazione. Infatti, secondo l’articolo 14 del Codice della Strada, l’ente competente è obbligato ad assicurare le condizioni di sicurezza per il transito pubblico. Un’inosservanza può sfociare in responsabilità civile o in contenziosi legali per risarcimento danni agli utenti della strada.

Per le strade vicinali, la mancata manutenzione da parte dei proprietari frontisti può causare rischi per la circolazione e, di conseguenza, sanzioni. Ai sensi del Codice Civile, i proprietari possono essere tenuti a risarcire eventuali danni causati per omessa custodia. Analogamente, per le strade vicinali a uso pubblico, il Comune può intervenire non solo stabilendo obblighi di manutenzione condivisa, ma anche applicando sanzioni a carico dei responsabili diretti dell’inadempienza.

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