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Chi e come dovrà cambiare le caldaie a gas per direttiva Ue, con quali nuove tipologie ed entro quanto

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
Cambiare caldaie ue

Entro il 2040, molte delle attuali caldaie a gas dovranno essere sostituite o adeguate per rispettare nuovi standard severi in termini di emissioni e consumo energetico. Vediamo insieme cosa prevede la Direttiva EPBD.

L'Unione Europea ha recentemente introdotto la direttiva EPBD, nota anche come Direttiva Case Green, che preveda la sostituzione graduale delle vecchie caldaie a gas con modelli più efficienti e rispettosi dell'ambiente. Questa mossa mira a ridurre le emissioni di gas serra e promuovere un futuro più sostenibile per il riscaldamento domestico.

Nuove tipologie di caldaie più ecocompatibili

Le caldaie a condensazione rappresentano una delle alternative più promettenti alle tradizionali caldaie a gas. Queste caldaie sfruttano il calore latente dei fumi di combustione, aumentando l'efficienza energetica fino al 90-98%. Inoltre, le caldaie a pompa di calore, che non richiedono combustibili fossili, stanno guadagnando popolarità come soluzione a basse emissioni di carbonio.

Altre opzioni ecocompatibili includono le caldaie a biomassa, che utilizzano combustibili rinnovabili come pellet o cippato di legno, e le caldaie a idrogeno, alimentate da idrogeno verde prodotto da fonti energetiche rinnovabili. 

Obbligo sostituzione caldaie a gas e scadenze per direttiva UE

L'Unione Europea ha stabilito scadenze precise per la sostituzione delle vecchie caldaie a gas poco efficienti:

  • Entro il 2025, le caldaie con un'efficienza energetica inferiore all'85% dovranno essere sostituite.
  • Entro il 2030, questa soglia sarà ulteriormente alzata al 92%.
  • Dal 1° gennaio 2040, non sarà più possibile installare nuove caldaie a gas metano e GPL negli edifici residenziali e non residenziali di nuova costruzione.
  • Sempre dal 1° gennaio 2040, i produttori di impianti di riscaldamento non potranno più immettere sul mercato caldaie a gas metano o GPL, anche se a condensazione o in classe energetica elevata, se non sono "green gas ready".
Per gli edifici esistenti, è previsto un obbligo di sostituzione graduale delle caldaie a gas con sistemi di riscaldamento alternativi più efficienti e sostenibili, secondo le seguenti tempistiche indicative:
  • Dal 2027: obbligo di sostituzione delle caldaie a gas con classe energetica inferiore a G
  • Dal 2030: obbligo di sostituzione delle caldaie a gas con classe energetica inferiore a F
  • Dal 2035: obbligo di sostituzione delle caldaie a gas con classe energetica inferiore a E
Queste scadenze consentiranno una transizione graduale verso soluzioni di riscaldamento più sostenibili. Sono previste alcune deroghe per edifici storici o vincolati, edifici situati in zone non raggiunte da reti di distribuzione di energia alternativa e per edifici che utilizzano sistemi di cogenerazione ad alta efficienza.

Incentivi per la sostituzione delle caldaie a gas

Per facilitare la sostituzione delle caldaie a gas, saranno previsti incentivi statali e finanziamenti a tassi agevolati. Attualmente, sono disponibili le seguenti detrazioni fiscali per chi sostituisce la vecchia caldaia a gas, ma solo fino al 31 dicembre 2024:

  • Ecobonus 65%: detrazione fiscale con sostituzione della caldaia con una in classe A e installazione di strumenti evoluti di termoregolazione
  • Ecobonus 50%: detrazione fiscale con la sola sostituzione della caldaia con un modello almeno in classe A
  • Bonus Ristrutturazioni 50%: detrazione fiscale senza vincoli sulla classe energetica, applicabile nell'ambito della ristrutturazione di un immobile
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