L'assegno unico universale rappresenta un sostegno economico importante per le famiglie italiane con figli a carico. Per continuare a beneficiare di questa prestazione nel 2025 è necessario seguire alcune procedure specifiche che variano in base alla propria situazione. Comprendere chi deve presentare una nuova richiesta e quando è necessario aggiornare i propri dati è essenziale per non rischiare di perdere il contributo.
Requisiti per l'assegno unico universale nel 2025
Nel 2025, l'assegno unico continua a spettare alle coppie con figli, incluse le coppie conviventi, che soddisfano determinati requisiti. Il sussidio è destinato alle famiglie con:
- Figli a carico di età inferiore ai 21 anni
- Figli che fanno parte dello stato di famiglia
- Figli conviventi con i genitori
- Figli a carico economicamente dei genitori
Per i figli maggiorenni tra i 18 e i 21 anni, l'assegno viene erogato solo se si trova in almeno una delle seguenti condizioni:
- Frequenta un corso di formazione scolastica, professionale o universitaria
- Svolge un tirocinio o un'attività lavorativa con reddito inferiore a 8.000 euro annui
- È registrato come disoccupato e in cerca di lavoro presso i servizi pubblici per l'impiego
- Svolge il servizio civile universale
Ricordiamo che l'assegno unico ha sostituito numerose misure precedentemente in vigore per le famiglie con figli, a eccezione del bonus asilo nido che continua a essere erogato separatamente.
Importi dell'assegno unico per il 2025
L'importo dell'assegno unico varia in base a diversi fattori, tra cui il valore dell'ISEE, il numero di figli e la presenza di particolari condizioni come la disabilità. Per il 2025, gli importi sono stati rivalutati in base all'inflazione.
La struttura dell'assegno prevede:
- Un importo base che diminuisce all'aumentare dell'ISEE
- Maggiorazioni per nuclei numerosi (dal terzo figlio in poi)
- Maggiorazioni per figli con disabilità
- Maggiorazioni per madri di età inferiore a 21 anni
- Maggiorazioni per nuclei con entrambi i genitori lavoratori
Per le famiglie con ISEE fino a 17.090,61 euro è previsto l'importo massimo, mentre per quelle con ISEE superiore a 45.574,96 euro o che non presentano l'ISEE, viene erogato l'importo minimo.
L'importanza del rinnovo ISEE per non perdere l'assegno unico
Sebbene non sia necessario ripresentare domanda per continuare a percepire l'assegno unico, è fondamentale rinnovare l'ISEE per il 2025. L'attestazione ISEE ha validità dal 1° gennaio al 31 dicembre di ogni anno, pertanto deve essere aggiornata annualmente.
Il valore dell'ISEE è determinante per calcolare l'importo dell'assegno unico che spetta alla famiglia. In assenza di un ISEE valido, l'Inps eroga l'importo minimo previsto, che potrebbe essere significativamente inferiore rispetto a quello spettante in base alla situazione economica effettiva del nucleo familiare.
Tempistiche per il rinnovo ISEE 2025
Per garantire la continuità dell'importo corretto dell'assegno unico, è necessario rispettare precise scadenze per il rinnovo dell'ISEE:
- Entro il 29 febbraio 2025: per evitare riduzioni dell'importo a partire da marzo
- Entro il 30 giugno 2025: per ottenere il ricalcolo retroattivo da marzo e ricevere gli arretrati delle mensilità da gennaio
- Dopo luglio 2025: l'importo viene ricalcolato solo per le mensilità successive senza diritto agli arretrati
Effettuare il rinnovo dell'ISEE nei tempi indicati è quindi cruciale per non subire riduzioni nell'importo dell'assegno e per evitare di dover richiedere successivamente il recupero delle somme spettanti.
Quando non è necessario rifare la domanda per l'assegno unico 2025
La buona notizia per la maggioranza delle famiglie è che l'assegno unico per figli si rinnova automaticamente per chi già lo percepisce. Non è quindi necessario presentare una nuova richiesta nel 2025 per continuare a ricevere il beneficio mensile.
L'Inps ha infatti implementato un sistema di rinnovo automatico che consente alle famiglie già beneficiarie di continuare a ricevere il sostegno economico senza dover ripresentare documentazione aggiuntiva. Questa procedura semplificata permette di garantire continuità nell'erogazione del contributo, riducendo gli oneri burocratici per le famiglie.
Chi deve fare domanda per l'assegno unico nel 2025
Sebbene la maggior parte dei beneficiari non debba ripresentare richiesta, esistono situazioni specifiche in cui è necessario fare domanda per l'assegno unico nel 2025:
- Nuovi genitori: chi ha un figlio per la prima volta deve presentare domanda per accedere al beneficio
- Genitori in attesa: è possibile richiedere l'assegno unico già dal settimo mese di gravidanza
- Famiglie che non hanno mai richiesto il sussidio: chi non ha mai usufruito dell'assegno unico ma possiede i requisiti necessari
In questi casi, la domanda non scatta automaticamente ma deve essere presentata dai diretti interessati. Il diritto all'assegno unico spetta infatti per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, decorre dal settimo mese di gravidanza. Il sussidio è riconosciuto anche per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età, e per ogni figlio maggiorenne a carico fino al compimento dei 21 anni, purché soddisfi determinate condizioni.
Come presentare la domanda per l'assegno unico 2025
Per chi deve presentare domanda per la prima volta nel 2025, esistono diverse modalità per inoltrare la richiesta all'Inps:
- Online: accedendo direttamente al sito ufficiale dell'Inps utilizzando le proprie credenziali SPID, CIE (Carta d'Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi)
- Telefonicamente: contattando il numero verde dedicato dell'Inps
- Tramite intermediari: rivolgendosi a CAF o patronati autorizzati
Indipendentemente dal canale scelto, è necessario presentare tutta la documentazione richiesta per completare correttamente la procedura.
Documentazione necessaria per la domanda
Per presentare la domanda di assegno unico per figli nel 2025, è necessario preparare in anticipo i seguenti documenti:
- Documento di identità e codice fiscale del genitore richiedente
- Codice fiscale del minore o dei minori per cui si richiede la prestazione
- Codice fiscale dell'altro genitore
- ISEE in corso di validità
- IBAN del genitore richiedente su cui verrà effettuato il pagamento
È importante verificare che tutti i documenti siano aggiornati e che l'IBAN fornito sia corretto per evitare ritardi nell'erogazione del beneficio.
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