Chi puņ fare domanda per ricevere la pensione IO: come funziona, regole in vigore, procedura per fare domanda e chiarimenti
Chi ha diritto e come fare domanda per la pensione IO? La pensione IO altro non è che l’assegno ordinario di invalidità lavorativa (IO), trattamento economico che viene riconosciuto dall’Inps a specifiche categorie di persone e che soddisfano specifici requisiti. Vediamo di seguito nel dettaglio chi può richiedere la pensione IO.
I requisiti per ottenere la pensione IO non sono di tipo reddituale o relativi al valore Isee, singolo o familiare, ma dipendono unicamente dal riconoscimento di una certificazione medico-legale che accerta la riduzione permanente della capacità lavorativa a meno di un terzo per cause di infermità fisica o mentale, e da un requisito contributivo.
La pensione IO viene, infatti, riconosciuta se, a parte la certificazione medica accertante l’infermità fisica e mentale, il soggetto interessato ha maturato almeno 5 anni di contributi all’Inps, di cui 3 nel quinquennio precedente la data di presentazione della domanda per avere la prestazione. Se, per esempio, un lavoratore del settore privato viene riconosciuto invalido in una determinata percentuale a causa di un rene policistico e ha versato 10 anni di contributi all’Inps può avere la pensione IO.
Per ricevere la pensione IO bisogna presentare domanda all’Inps o direttamente in via telematica sul sito Inps, o contattando il numero verde Inps, o rivolgendosi a patronati e intermediari dell’Istituto, allegando tutta la documentazione richiesta e la certificazione medica con modello SS3 (certificato medico) compilato dal medico curante.
Una volta presentata e accettata la domanda, l’assegno ordinario di invalidità lavorativa (IO) viene riconosciuto dall’Inps al soggetto dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda e ha una durata di tre anni. Trascorso tale periodo, se la riduzione della capacità lavorativa persiste, bisogna presentare una nuova domanda per continuare a ricevere il trattamento.
Dopo tre riconoscimenti consecutivi, l’assegno diventa definitivo, ma l’Inps ha la facoltà di sottoporre l’assegno a revisione. Al compimento dell’età pensionabile, l’assegno ordinario di invalidità si trasforma, d’ufficio, in pensione di vecchiaia, calcolata secondo le leggi vigenti.