A sorpresa, i lavoratori italiani sono tornati a risparmiare, riuscendo a mettere da parte soldi e investirli: i dati recenti
Chi lavora riesce davvero a risparmiare? Gli ultimi anni sono stati molto complessi e delicati dal punto di vista economico e hanno messo a dura prova la tenuta finanziaria di tutte le famiglie italiane.
C’è chi, durante il periodo pandemico, ha speso gran parte, se non tutti, i risparmi da parte per riuscire a vivere bene, e c’è chi continua ad affrontare difficoltà.
Eppure, a sorpresa e nonostante le condizioni economiche difficili, molti italiani sono tornati a risparmiare. Vediamo cosa riportano i dati aggiornati.
Se è vero che, considerando tutte le spese quotidiane e mensili da affrontare, spesso i soldi di uno stipendio non bastano, è anche vero che da recenti statistiche è emerso che i risparmi degli italiani sono tornati a salire, sfiorando complessivamente i seimila miliardi.
Secondo Unimpresa, è la chiara dimostrazione che l'inflazione e la corsa dei prezzi non hanno intaccato la capacità di accumulo delle famiglie.
Dai dati statistici della Banca d'Italia è emerso nel primo trimestre del 2024 i risparmi e gli investimenti degli italiani ammontano a 5.732,7 miliardi di euro, 270,9 miliardi in più dello stesso periodo del 2023.
Dagli altri numeri riportati, è emerso che gli italiani possiedono un patrimonio di oltre 10.000 miliardi di euro, una cifra importante considerando che il Pil nel 2023 è stato di 2.085 miliardi di euro.
Il patrimonio dei cittadini del Belpaese comprende una significativa quota immobiliare, seguita da investimenti in azioni, obbligazioni, fondi comuni di investimento e fondi pensione.
Ma la maggior parte dei risparmi è rappresentata dalla liquidità, e soprattutto dai depositi bancari.
Probabilmente, come accennato, il ritorno al risparmio, o meglio alla capacità di farlo, è uno dei risultati della pandemia. Del resto, per mettere qualcosina da parte basta essere oculati.
E’, innanzitutto, necessario calcolare quanti soldi entrano e si spendono ogni mese, in modo da fare un bilancio familiare e capire quanto si deve necessariamente spendere per le spese obbligatorie, come quelle per il mutuo o il canone d’affitto, le bollette, la spesa, l’eventuale scuola dei figli, e quanto resta, da dividere poi tra soldi che si possono spendere per le cosiddette spese extra, per esempio cene fuori, abbigliamento o simili, e soldi che si possono mettere da parte.
E’, inoltre, sempre opportuno tenere da parte un po' di liquidità, che si possa usare nell’immediato, nel caso in cui sopraggiungano importanti spese impreviste, e il resto di ciò che si riesce a risparmiarlo magari investirlo in prodotti finanziari che possono anche garantire rendimenti, in modo da aumentare il proprio capitale.
Dalle recenti indagini è emerso che se fino a qualche anno fa si preferiva risparmiare puntando sulla liquidità e i depositi, nel 2024 si registra un importante ritorno verso strumenti finanziari più redditizi, e con qualche rischio.
A marzo 2024, infatti, i risparmi investiti in azioni valevano il 29,1% contro il 27,3% della liquidità e il 19,6% delle polizze assicurative. Si tratta di una scelta che riflette una rinnovata fiducia nei mercati, nonostante si tenda sempre a preferire strumenti a basso rischio e a lungo termine.
Cala, dunque, la liquidità, cioè i biglietti e i depositi (1.564,2 miliardi, -2,30% rispetto al 2023) e aumentano gli investimenti in titoli e azioni. I primi salgono del 52% sul 2023, a 458,9 miliardi, guadagnando ben 157 miliardi.
Raddoppiano i titoli a breve termine (33,3 miliardi nel 2024 rispetto ai 15 miliardi del 2023, registrando +121,52%), di cui 31,3 miliardi di titoli pubblici (+120,94%) e raddoppiano anche gli altri emittenti stranieri (2 miliardi nel 2024 rispetto a 0,9 miliardi del 2023).
Crescono, invece, meno i titoli a medio-lungo termine: 425,6 miliardi contro i 286,9 miliardi del 2023 (+48,36%), mentre i prestiti restano stabili a 9,3 miliardi.