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Chi sarà soggetto a controlli fiscali nel 2024-2026 e su cosa saranno. Ecco il nuovo piano anti-evasione

di Chiara Compagnucci pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
La strategia anti-evasione

L'Agenzia delle entrate ha avviato il processo di incrocio delle banche dati al fine di identificare i contribuenti a rischio di evasione fiscale. Spiegazioni e chiarimenti

L'Agenzia delle entrate intensifica la lotta all'evasione fiscale con una serie di azioni mirate e una promessa di garantire un processo di efficace contraddittorio prima dell'invio degli atti di accertamento ai contribuenti. Questi principi fondamentali, derivanti dalla riforma governativa, trovano posto nel nuovo Piano Integrato di Attività dell'Agenzia, presentato ai sindacati.

Nei prossimi anni, l'Agenzia delle entrate prevede di condurre almeno 320.000 controlli sostanziali all'anno, riguardanti imposte dirette, Iva, tasse di registro e bonus. Il documento sottolinea un potenziamento delle attività di controllo, accompagnato da una migliorata selezione preventiva delle posizioni soggette ad accertamento, al fine di aumentarne l'efficacia.

L'arsenale a disposizione dell'Agenzia delle entrate comprende numerosi strumenti tra cui l'anagrafe tributaria con informazioni sui conti correnti e le carte di credito, oltre alla fatturazione elettronica. 

Contribuenti nel mirino del Fisco, chi sarà oggetto di verifiche

L'Agenzia delle entrate ha avviato il processo di incrocio delle banche dati al fine di identificare i contribuenti a rischio di evasione fiscale, i cui nomi sono protetti da pseudonimi ma costituiscono la base per i successivi accertamenti fiscali.

Il Piano prevede il monitoraggio dei comportamenti dei contribuenti a elevata pericolosità fiscale, utilizzando analisi selettive potenziate mediante l'impiego dei dati derivanti dalla fatturazione elettronica, incrociati con quelli dei conti correnti.

Oltre alle misure punitive, viene adottato un approccio di confronto preventivo con il contribuente, che sarà coinvolto nel processo di accertamento attraverso un efficace contraddittorio con l'Agenzia, sia nella fase istruttoria prima dell'irrogazione delle contestazioni, sia nei confronti degli istituti definitori, dove saranno proposte somme e sanzioni per risolvere il contenzioso.

Focus specifico sulle multinazionali

L'Agenzia focalizzerà inoltre la sua attenzione sulle multinazionali con un fatturato annuo superiore a 750 milioni di euro, sottoponendo il 93% delle posizioni incluse nello scambio di informazioni con altri Paesi a controlli. Questo significa che nove multinazionali su dieci saranno oggetto di verifica.

Questa intensificazione dei controlli sulle grandi imprese rientra nella strategia di contrasto ai fenomeni di erosione della base imponibile e trasferimento degli utili in giurisdizioni a fiscalità privilegiata (BEPS - Base Erosion and Profit Shifting), in linea con le direttive dell'OCSE.

Strategie e metodologie del nuovo piano anti-evasione

Un aspetto chiave affrontato nel Piano dell'Agenzia delle entrate è la tax compliance, ossia il rispetto spontaneo degli obblighi fiscali da parte dei contribuenti. Questo rappresenta uno degli obiettivi prioritari inseriti nel Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Saranno inviate circa 3,01 milioni di lettere di compliance, che rappresentano una sorta di avviso bonario attraverso il quale l'Agenzia delle entrate informa i contribuenti di errori od omissioni riscontrati nelle loro dichiarazioni tramite controlli automatizzati, invitandoli a correggere eventuali irregolarità. Inoltre, l'Agenzia si impegna a mantenere sotto il 5% i falsi positivi ovvero richieste di versamenti non dovuti.

Tecnologie avanzate per l'identificazione delle incongruenze

L'Amministrazione finanziaria utilizzerà algoritmi e sistemi di intelligenza artificiale per analizzare i dati provenienti da diverse fonti, tra cui:

  • Fatturazione elettronica
  • Informazioni bancarie
  • Dati catastali
  • Transazioni immobiliari
  • Spese significative
Questo approccio tecnologico permetterà di individuare con maggiore precisione potenziali incongruenze tra redditi dichiarati e tenore di vita effettivo dei contribuenti.

Contrasto alle frodi sui bonus edilizi

Un altro obiettivo dell'Agenzia è quello di ridurre al minimo le frodi legate ai bonus edilizi. Ci si propone di verificare in maniera preventiva l'82% delle comunicazioni di cessione del credito e la stessa percentuale di comunicazioni di sconto in fattura, con l'intenzione di aumentare questa soglia all'87% negli anni successivi.

I controlli in questo settore si sono resi necessari dopo il rilevamento di numerose irregolarità nelle pratiche di cessione del credito, particolarmente per quanto riguarda il Superbonus. Secondo i dati della Guardia di Finanza, le frodi in questo ambito hanno raggiunto cifre considerevoli, rendendo indispensabile un monitoraggio più stringente.

Misure di controllo preventivo

Per prevenire abusi nei bonus edilizi, l'Agenzia delle Entrate implementerà:

  • Verifiche sulla congruità dei prezzi dichiarati
  • Controlli sull'effettiva esecuzione dei lavori
  • Monitoraggio dei soggetti che effettuano multiple cessioni di credito
  • Analisi del profilo di rischio degli operatori nel settore edile
Queste misure mirano a garantire che gli incentivi fiscali raggiungano effettivamente i loro obiettivi di riqualificazione del patrimonio immobiliare, senza essere deviati verso operazioni fraudolente.

Il ruolo del contraddittorio nei nuovi accertamenti fiscali

Un elemento distintivo del nuovo Piano è l'enfasi posta sul contraddittorio preventivo con il contribuente. Questo approccio si inserisce nel contesto della più ampia riforma fiscale che mira a trasformare il rapporto tra Fisco e cittadini, rendendolo più collaborativo e meno conflittuale.

Il contraddittorio preventivo permetterà ai contribuenti di esporre le proprie ragioni e fornire documentazione prima che vengano formalizzati gli atti di accertamento, con l'obiettivo di:

  • Ridurre il contenzioso tributario
  • Migliorare la qualità degli accertamenti
  • Aumentare la compliance volontaria
  • Rafforzare la percezione di equità del sistema fiscale
Questa procedura non rappresenta solo una garanzia per il contribuente, ma anche uno strumento per l'Agenzia delle Entrate per affinare la propria azione di controllo contro evasione fiscale, concentrandosi sui casi di effettiva irregolarità.
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